I taxi collettivi esistono anche in certe parti d'Italia a livello sperimentale. Per esempio a Genova.
Qui un video che illustra il funzionamento, sostanzialmente si tratta di un tassametro multiplo su cui vengono attivate e disattivate le corse dei singoli passeggeri, e il sistema provvede a fare correre i tassametri con la velocità appropriata; la percentuale di sconto sulla tariffa normale, variabile a seconda del numero di passeggeri, è fissata in un
regolamento.
(È un sistema che, fatto così, non ha senso né una minima possibilità di successo perché è completamente aleatorio se trovo un taxi collettivo o meno, e quindi il mio tempo di viaggio è una variabile completamente casuale. Inoltre, anche il mio costo di viaggio è una variabile casuale. Ma se mi piace il caso, vado a giocare alla roulette al casinò piuttosto che prendere il taxi. Questi sistemi hanno una possibilità di funzionare se sono a buona frequenza, a percorso più o meno fisso e con tariffe prevedibili, solo allora c'è il terreno fertile perché possa anche prodursi una domanda, cioè gente che esce di casa andando esplicitamente alla ricerca di questo servizio. Aspetta aspetta: com'è che si chiama una cosa del genere? Linea urbana, può essere?
)
Per quanto riguarda la domanda di Trullo, cioè condividere un taxi classico, non so come siano le regole ufficiale ma credo che si debba tentare di accordarsi "in amicizia" col tassista. Di norma in Italia è vietato fermare un taxi al volo, ma questi vanno presi o ai parcheggi dei taxi o vanno ordinati presso un certo indirizzo. Quindi mi aspetto che ufficialmente non sia possibile caricare altri passeggeri a un certo punto del percorso.