GLM wrote:... se ci si sa organizzare, o meglio se si fanno orari fissi (e compatibili), la frequenza non ha importanza.
Beh, insomma....
Anche se tutti fossero puntualissimi, persone e treni il che non e', avere una soluzione al giorno e averne 50 non e' la stessa cosa.... Ma a sfondare una porta aperta si rischia di farsi piu' male che se fosse chiusa
Soprattutto per il lavoro avere un orario secco a cui devi uscire per prendere il treno e non poter ritardare un po' quando serve significa un crollo verticale del livello di servizio.
Per me esistono due tipi di trasporti:
- con orario da rispettare (peggio ancora se con orario irregolare non facile da mandare a mente o peggissimo con prenotazione obbligatoria)
- con frequenze e regole tariffarie tali per cui l'orario non importa, prendi il primo che passa
Sono due mondi diversi.
I suburbani ogni 15 sono sulla linea di confine tra i due mondi: mia personale statistica, la mia azienda e' servita ogni 15 e vedo molti colleghi che cercano di sincronizzarsi con il treno, altri forse la maggioranza che invece vanno senza badare piu' di tanto all'orario e prendono il primo che passa. Un servizio irregolare ma frequente ti spinge maggiormente al secondo approccio: se sono spesso in ritardo ma ce ne sono tanti, allora non cerco di essere puntuale nemmeno io, tanto e' inutile.
Sul ramo sud est il raddoppio di frequenza serve proprio.