Abolizione feste patronali (e sant'ambrogio)

[avc]

per me è un ca...a assurda, Sant'Ambrogio è una tradizione di Milano!!!

[Trullo]

Il santo patrono non è nè festa religiosa (non è di precetto, come del resto anche S. Stefano, S. Rocco e Lunedi di Pasque che sono comunque giustificati come festa "allungando" Natale, Pasqua e ferragosto) nè civile
Se ci sono motivi per spostare feste alla domenica, direi che la prima da sacrificare è proprio il patrono
Personalmente, non mi dispiace lavorare un giorno in più in settimana e prendere più soldi in busta paga
Andando esclusivamente secondo la mia sensibilità personale distinguerei
- Feste dove non vorrei mai lavorare e lo farei solo se costretto: Natale, capodanno, ferragosto, 1 maggio, 25 aprile, lunedi di Pasqua, S. Stefano, 16 agosto (le ultime tre perchè se non esistessero non potrei spostarmi per Pasqua, Natale e Ferragosto)
- Feste che se ci sono sono contento, ma se devo lavorare non è una tragedia: epifania, 1 novembre, 8 dicembre
- Feste per me insignificanti: 2 giugno, santo patrono
- Giorni che non sono festivi ma dove cerco di non lavorare (prendendo ferie o permessi): viglia di Natale, S.Silvestro, Venerdi Santo

[jumbo]

a parte che non si eliminerebbe la festa, ma il riposo dal lavoro. la festa (che è una festa religiosa, trullo) rimane dov'è.

comunque in molte realtà italiane la festa patronale è uno dei giorni più importanti dell'anno, con sfilate, palii e robe del genere. a milano forse è meno sentita, ma comunque c'è la prima della scala, la consegna degli ambrogini ed altre iniziative. io sono contrario all'abolizione. poi se devo andare a vedere, cade in un periodo in cui ho spesso molto da fare e il più delle volte negli ultimi anni ho lavorato ugualmente.

[Trullo]

Ma la celebrazione del patrono con quanto ne consegue (messa solenne, fiera, sfilate, palii, ecc.) non si svolge la domenica successiva?
Ormai da molti anni non frequento regolarmente la mia parrocchia, ma ricordo che le celebrazioni della natività della Madonna, a cui la chiesa parrocchiale è dedicata, si svolgevano sempre la domenica successiva (o la più vicina?)

[jumbo]

la messa di sant'ambrogio è il 7 dicembre. il giorno dopo è l'immacolata e la domenica più vicina, dato il periodo, è sempre una domenica d'avvento.

[S-Bahn]

Vi dirò, questo laico furore nell'eliminare le (poche) feste religiose infrasettimanali ancora presenti mi ricorda una cosa. Mi viene in mente la rivoluzione francese che aveva ristrutturato il calendario sostitiuendo la settimana con le decadi, così il riposo spettava 3 volte al mese invece di 4.

Il giorno del Signore tra le altre cose è sempre stato un baluardo contro l'abbruttimento della povera gente che almeno un giorno alla settimana poteva fermarsi a riposare.
Ma vedo che in forma soft questi tentativi ritornano ed è comprensibile in un periodo in cui molti pensano che licenziando gli operati senza giusta causa si risolvono i problemi del mondo...

[serie1928]

Il santo patrono è una festa importante in molte località ma in questi tempi è sicuramente sacrificabile. Laddove è molto sentita, p.e.Napoli, nulla vieta di accordarsi diversamente, anche perchè lo spostamento alla domenica è solo agli effetti civili, la festa religiosa rimane alla data canonica, come lo si è fatto per Ascensione di Cristo, Pentecoste e Corpus Domini.

[Trullo]

Pentecoste è sempre stata di domenica e lo è ancora
Corpus Domini e Ascensione sono celebrate anche liturgicamente la domenica (un tempo lo erano di giovedi)
San Giuseppe e San Pietro e Paolo sono celebrate alla data indicata (19 marzo, 28 giugno) e non sono più feste di precetto
A una veloce ricerca su wikipedia risulta che anche il patrono non è festa di precetto

[S-Bahn]

Magari lo si sapeva anche senza wiki...

[EuroCity]

Ma i Santi avrebbero fatto un c... così agli "economisti-affaristi" formali di oggi (à la il tempo è denaro) - forse, chissà, mah...

Il calendario rivoluzionario almeno cercava di rendere parzialmente decimale il mese: ancora parziale, ma almeno qualcosa.

Poi, magari c'erano anche altri obiettivi nascosti, di tipo affarista: ma l'idea di base era comunque buona, sebbene parziale.

A proposito, un calendario completamente decimale forse dovrebbe fare a meno della ciclicità dei mesi*: sarebbe fattibile?

Comunque, Sant'Ambrogio, ovunque tu sia: lancia uno strale ai subdoli (sub-)governanti iper-affaristi di oggi!!!

* Mesi che attualmente in un anno sono 12, non 10.

[S-Bahn]

Mi sfugge cosa ci sarebbe di buono nel rendere "decimale" il mese.
Se poi si vuole continuare per secoli col mito della revoluzione francese che sta dalla parte del bene e tutto il resto che non rientrava nello schema sta dalla parte del male, allora tutto fa brodo, capisco...

[EuroCity]

Perché nel sistema metrico decimale il tempo è l'unica "unità" di misura che sfugge alla decimalizzazione, per così dire.

Non misuriamo il tempo in kiloore, o megasecondi, o robe del genere: quindi, è comunque un'eccezione, nell'ambito del SI.

Teoricamente parlando: poi, dal punto di vista pratico spesso bisogna sempre scendere a compromessi (a volte troppi)...

Mi chiedevo, giustappunto: è possibile un tempo completamente decimale, simile a come misuriamo la distanza (lo spazio)?

Rivoluzione francese a parte: non è essenziale, qui (anche se ci ha dato delle belle cose, come il sistema metrico, appunto).

Sarebbe interessante, come argomento di discussione...

Sant'Ambrogio - che avrebbe forse a ragione disprezzato sommamente i politici di oggi - è un'altra questione, ovviamente...

[Trullo]

Non è nè possibile nè sensato, un tempo decimale
I cicli annuale, mensile, settimanale, associati inizialmente alle stagioni e alle fasi lunari, sono molto anteriori al cristianesimo (basta vedere i nomi dei mesi e dei giorni della settimana) e sono talmente interiorizzati e legati ai ritmi umani che qualsiasi riforma sarebbe inutile e stupida
In particolare il ciclo settimanale è adottato da millenni ed è comune ai calendari cristiano, musulmano ed ebreo (con giorni di riposo diversi. Come sarebbe bello, su scala planetaria, riuscire a concentrare l'attività lavorativa da lunedi a giovedi, lasciando nei tre giorni di festa disponibili la possibilità di santificare la propria religione a chi vi appartiene)

S-Bahn. Attenzione però all'errore opposto (non tuo, naturalmente. Nulla nelle tue frasi fa pensare che sia così), di demonizzare la rivoluzione francese a prescindere arrivando a difendere lo status quo ante con relative enormi ingiustizie sociali. Bello poi pensare che nel motto "Libertè Egalitè Fraternitè" la prima parola può richiamare i valori laico-borghesi dello stato liberale, la seconda i principi socialisti di uguaglianza, la terza quello che ci dicono (per chi ci crede, naturalmente) la fede cristiana o islamica, cioò che gli uomini sono tra loro fratelli perchè figli di uno stesso padre

[EuroCity]

Appunto: quali sarebbero le conseguenze sociali, tecniche, economiche, ecc. ecc., se si rinunciasse alla ciclicità del tempo?

Qualcuno se lo è mai chiesto veramente? Non so: è una domanda, che sorge più o meno spontanea.

Un vantaggio potrebbe essere di non dover essere legati alla ripetizione continua delle stagioni (anche in senso figurato).

Insomma, tempi sempre nuovi, in perenne cambiamento.

Comunque, se e quando incontreremo delle civiltà extraterrestri, forse si porrà davvero il problema di una specie di data astrale o stellare (un po' alla Star Trek, volendo), condivisa tra tutti...

In quanto alle rivoluzioni, spesso ottimi i loro risultati iniziali (vedi sistema metrico, ideali umani, ecc. ecc.): ma disastrosi, a volte, quelli finali, quando la rivoluzione - malgrado gli ideali originari - si trasforma nel suo contrario, causa degenerazione nella banale difesa del potere (ri)costituito; ergo, il problema di base è il potere (ovvio, monsieur de Lapalisse, non le pare?).

[Trullo]

Un vantaggio potrebbe essere di non dover essere legati alla ripetizione continua delle stagioni (anche in senso figurato).

Non è che se smettiamo di contare le stagioni quelle smettono di ripetersi