RU-486

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RU-486

Postby friedrichstrasse » Sun 02 August 2009; 13:10

La Santa Sede: «scomunica per chi la usa e per chi la prescrive»

La Ru486 arriva in Italia
Dura condanna del Vaticano


Via libera a maggioranza dall'Agenzia del farmaco
alla commercializzazione della pillola abortiva


ROMA - La Ru486 arriva in Italia. Dopo una riunione durata più di quattro ore, è arrivato giovedì in tarda serata il via libera a maggioranza (quattro contro uno) dall'Agenzia italiana del farmaco alla pillola abortiva. Il Consiglio di amministrazione dell'Aifa ha infatti approvato l'immissione in commercio nel nostro Paese del farmaco già commercializzato in diverse altre Nazioni. Nel Cda dell'Aifa hanno votato a favore della pillola il presidente Sergio Pecorelli e i consiglieri Giovanni Bissoni, Claudio De Vincenti e Gloria Saccani Jotti. Ad esprimersi negativamente è stato invece Romano Colozzi, assessore alle Risorse e Finanze della Regione Lombardia. La Ru486 potrà essere utilizzata in Italia solo in ambito ospedaliero, così come la legge 194 prevede per le interruzioni volontarie di gravidanza. Nelle disposizioni, ha spiegato l'assessore Bissoni, c'è un «richiamo al massimo rispetto della legge 194 e all'utilizzo in ambito ospedaliero. Dopo una lunga istruttoria è stato raccomandato di utilizzare il farmaco - ha aggiunto - entro il quarantanovesimo giorno, cioè entro la settima settimana». Entro questo termine, infatti, le complicanze per l'uso del farmaco sono sovrapponibili a quelle dell'aborto chirurgico, ha concluso l'assessore.

LA CONDANNA DEL VATICANO - Ancora prima che l'Aifa si pronunciasse, il Vaticano era tornato all'attacco contro la pillola abortiva. L'Osservatore Romano aveva affrontato in mattinata il nodo della Ru486 riportando le preoccupazioni espresse dalla sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella. «La decisione dell’Aifa a favore della commercializzazione - secondo il sottosegretario, non è scontata, alla luce delle 29 morti tra donne in vari Paesi del mondo causate dalla Ru486. Sulla sicurezza della pillola, dunque, "persistono molte ombre"», ha scritto il quotidiano vaticano. È stato poi monsignor Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Academia pro Vita, a spiegare che l'uso della pillola in questione comporta la scomunica per le donne che vi fanno ricorso così come per i medici che l’hanno prescritta perché la sua assunzione è analoga a tutti gli effetti dell’aborto chirurgico. «Dal punto di vista canonico è come un aborto chirurgico» sottolinea il vescovo. «L’assunzione della Ru486 equivale ad un aborto volontario con effetto sicuro, perché se non funziona il farmaco c’è l’obbligo di proseguire con l’aborto chirurgico. Non manca nulla. Cosa diversa è la pillola del giorno dopo, che, pur rivolta ad impedire la gravidanza, non interviene con certezza dopo che c’è stato il concepimento. Per la Ru486, quindi, c’è la scomunica per il medico, per la donna e per tutti coloro che spingono al suo utilizzo». «Rimango allibito dall'atteggiamento dell'Aifa (agenzia italiana per i farmaci)» ha anche detto Sgreccia e « spero - ha aggiunto - che ci sia un intervento da parte del governo e dei ministri competenti» perché la pillola abortiva RU486 «non è un farmaco, ma un veleno letale».

«L'AGGRAVANTE DEL RISCHIO PER LA MADRE» - La pillola«ha effetto abortivo, quindi valgono - prosegue Sgreccia - tutte le considerazioni che valgono quando si parla di aborto volontario. C’è, inoltre, un’aggravante che dovrebbe far riflettere anche chi appoggia la legalizzazione dell’aborto chirurgico, ed è il rischio per la madre. Più di venti donne sono morte per effetto della somministrazione di questa sostanza. Questo farmaco assume, quindi, la valenza del veleno. È una sostanza non a fine di salute, ma a fine di morte. Si va contro la regola fondamentale della vita della madre. Bisognerebbe, per questo motivo, sospendere tutto. Inoltre - prosegue il vescovo - si cerca di scaricare sulla donna sola la responsabilità della decisione. Si torna a una forma di privatizzazione dell’interruzione di gravidanza. All’inizio si è legalizzato l’aborto proprio per toglierlo dalla clandestinità, ora il medico se ne lava le mani e il peso di coscienza ricade sulla donna».

«SULL'AIFA PRESSIONI POLITICHE ED ECONOMICHE» - Sgreccia poi non ha dubbi sulle cause che spingono l’Aifa alla liberalizzazione del farmaco: si tratta, secondo il presule, di «pressioni politiche ed economiche».

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Re: RU-486

Postby trambvs » Sun 02 August 2009; 13:44

Ma la scomunica arriverà solo alle cittadine italiane che ne faranno uso, dal momento che in altri paesi europei al RU486 è già utilizzata da tempo senza protesta o intimidazione alcuna? :?
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Re: RU-486

Postby jumbo » Sun 02 August 2009; 14:14

se sei così interessato all'argomento, fatti una ricerchina su internet su cos'è la scomunica e su qual è la posizione della chiesa sull'aborto, e avrai rapidamente una risposta.
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Re: RU-486

Postby trambvs » Sun 02 August 2009; 14:39

Veramente la cosa che mi fa più pensare, indipendentemente dalla posizione più che legittima della Chiesta sul tema, è questa levata di scudi in occasione dell'introduzione della RU486 nel caso italiano, come se in altri paesi europei, cristiani, occidentali non fosse stata introdotta... :roll:
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Re: RU-486

Postby jumbo » Sun 02 August 2009; 14:42

quando è stata introdotta negli altri paesi, sono sicuro che i vescovi locali avranno fatto analoghi commenti, ma non credo che la notizia abbia avuto chissà quale rilevanza sui media italiani, al punto da ricordarcelo noi ad anni di distanza.
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Re: RU-486

Postby Trullo » Sun 02 August 2009; 14:44

.. suppongo (almeno negli altri paesi cattolici) con la stessa opposizione della Chiesa (edit: post contemporaneo con Jumbo).
In ogni caso, il farmaco in questione causa l'aborto. E' del tutto comprensibile che chi non ammetta l'aborto "chirurgico" non lo ammetta nemmeno in forma "farmacologica", scomuniche comprese.

A proposito di scomuniche, non ho capito se quella che colpisce gli appartenenti al partito comunista e ai partiti o organizzazioni ad esso legati è ancora formalmente in vigore.
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Re: RU-486

Postby trambvs » Sun 02 August 2009; 14:54

Quindi i vescovi in Francia, Spagna, Germania, ecc. hanno criticato i rispettivi governi perché non si sono sufficientemente impegnati per bloccare il via libera dell'Aifa, se è così ne prendo atto, ma qualche dubbio ce l'ho... 8--)

Non a caso il cardinale Bagnasco sostiene che è "pretestuoso" invocare l'allineamento all'Europa per giustificare la scelta della pillola abortiva: gli "obiettivi" indicati dagli organi sovranazionali vanno considerati "solo quando sono orientati al bene, all'ordine morale. Diversamente, un Paese membro deve discostarsi, dando il buon esempio agli altri e diventando capofila di una inversione di marcia".
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Re: RU-486

Postby jumbo » Sun 02 August 2009; 14:58

a me quello che sembra pretestuoso è il tuo "interesse" verso la posizione della chiesa in materia
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Re: RU-486

Postby friedrichstrasse » Sun 02 August 2009; 15:13

trambvs wrote:Quindi i vescovi in Francia, Spagna, Germania, ecc. hanno criticato i rispettivi governi perché non si sono sufficientemente impegnati per bloccare il via libera dell'Aifa, se è così ne prendo atto, ma qualche dubbio ce l'ho... 8--)


In Francia e Spagna non so; in Germania i vescovi hanno la bocca come da noi, e la usano per parlare come da noi.
Ovviamente.
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Re: RU-486

Postby Trullo » Mon 03 August 2009; 15:37

Su alcuni siti che si pongono a favore della libertà di scelta e contro le posizioni della Chiesa cattolica in tema di aborto, ho letto alcune affermazioni su Sant'Agostino d'Ippona (Padre della Chiesa) e San Tommaso d'Aquino (Dottore della Chiesa)
Secondo questi siti (per esempio qui http://www.avvenimentionline.it/content/view/2562/660/) entrambi i santi avrebbero sostenuto che l'anima non entra nell'embrione al momento del concepimento, ma dopo quaranta giorni dal concepimento stesso. Il passaggio da vita a vita umana quindi sarebbe avvenuto non al momento del concepimento (come sostiene l'attuale posizione della Chiesa) ma quaranta giorni più tardi.
Sarebbe interessante che qualcuno con una preparazione maggiore della mia spiegasse se i siti in questione hanno preso un colossale granchio, oppure se e perchè la posizione della Chiesa nei confronti dell'inizio della vita è mutata nel tempo
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Re: RU-486

Postby brianzolo » Mon 03 August 2009; 15:49

la notizia che forse è sfuggita è che il 70% dei medici si è definita "obiettore" sull'argomento, quindi se si volesse utilizzare la pillola in questione bisognerà cercare tra restante 30%.

una delle mie solite domandine idiote: ma un medico testimone di geova può rifiutarsi di fare trasfusioni o verrebbe licenziato in tronco?
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Re: RU-486

Postby Trullo » Mon 03 August 2009; 15:52

Se la percentuale degli obiettori è la stessa dell'aborto chirurgico, non ci vedo niente di strano.
A meno di non voler mettere in discussione la legge sull'obiezione di coscienza...
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Re: RU-486

Postby jumbo » Mon 03 August 2009; 19:41

trullo, sarebeb bello leggere da qualche parte in modo dettagliato le teorie di sant'agostino e di san tomaso.
dette teorie, comunque, erano sviluppate dai due sulla base delle conoscenze di secoli fa a riguardo dello sviluppo dell'essere umano a partire dal concepimento.
utilizzare quelle teorie oggi, avendo a disposizione conoscenze più precise, non sarebbe molto scientifico.
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Re: RU-486

Postby trambvs » Mon 03 August 2009; 20:34

Da quando la Chiesa basa i propri dogmi sui progressi scientifici? 8--)
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Re: RU-486

Postby jumbo » Mon 03 August 2009; 20:48

1. questo di cui stiamo disputando non è un dogma (parola di cui immagino conoscerai a menadito il significato)
2. che la chiesa e il progresso scientifico siano di per sè in contrapposizione è falso
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