by Trullo » Wed 07 November 2012; 10:47
Una tribù indiana si sta preparando per l'inverno. Il Grande Capo manda quindi i suoi uomini a tagliare la legna per il fuoco. Ma, per maggiore sicurezza fa chiamare un ragazzo e gli da l'incarico di andare dallo stregone che sta sulla montagna e di chiedergli se l'inverno sarà freddo.
Il ragazzo parte e, salito sulla montagna va in cerca dello stregone. Lo trova su una rupe intento in meditazione.
Allora gli chiede "Grande Stregone, il grande Capo vuole conoscere se quest'inverno farà freddo!"
E lo stregone, guardando in alto e poi in basso: "Si, farà freddo".
Tutto contento il ragazzo va a riferire al Capo la predizione dello stregone.
"Quest'inverno farà freddo!", e il capo: "Tagliare ancora legna!"
Qualche giorno dopo fa richiamare ancora il ragazzo e gli dice: "Ora sali di nuovo sul monte e fatti dire dallo stregone se quest'inverno farà molto freddo!"
Il ragazzo parte. Giunto dallo stregone gli chiede: "Grande Stregone, il grande Capo vuole sapere se quest'inverno farà molto freddo!"
E lo stregone, guardando di nuovo in alto e poi in basso: "Si, farà molto freddo".
Riferita la nuova predizione al Capo, egli ordina di nuovo "Tagliare legna!"
E di nuovo, qualche giorno dopo, il ragazzo viene mandato sul monte per sapere se l'inverno sarà freddo freddo.
Il ragazzo risale e, in vista dello stregone gli chiede "Grande Stregone, il grande Capo vuole sapere se quest'inverno farà freddo freddo!"
E lo stregone, guardando ancora una volta in alto e poi in basso: "Si, farà freddo freddo".
E di nuovo risuona nella vallata l'ordine del Capo "Tagliare legna!"
Quando il ragazzo viene mandato per l'ennesima volta dallo stregone per chiedere se farà freddo freddo freddo, egli non riesce più a trattenere la curiosità e domanda allo stregone: "ma come fai a sapere che quest'inverno farà freddo freddo freddo?"
E lo stregone: "Semplice deduzione, amico mio... Guarda laggiù, nella valle, quegli uomini là... so du settimane che tagliano legna!!!!!!!!!"
"Il comunismo ha sbagliato, ma non era sbagliato.“ (Rossana Rossanda)