serie1928 wrote:Trullo wrote:S-Bahn wrote:Forse, e dico forse, di nuovo e di preoccupante c'è una maggiore accelerazione nelle variazioni climatiche.
Oltre a questo, c'è anche il fatto che contemporaneamente alle variazioni climatiche c'è un cambiamento nella composizione dell'atrosfera, causato dalle attività umane
I sistemi non lineari hanno la spiacevole proprietà di avere un comportamento difficile da modellare, e dove piccole variazioni nei parametri del modello causano variazioni anche notevoli nel suo comportamento. Tuttavia, la maggior parte dei climatologi riconosce da un lato la correlazione fra l'attività umana e la composizione atmosferica, e dall'altro la correlazione fra quest'ultima e il clima, del quale certamente non è l'unica causa di cambiamento ma verosimulmente una delle più importanti
Ogni essere vivente contribuisce a modificare l'ambiente, è nella natura stessa della vita. L'essere umano cambia il mondo in cui abita continuamente ed è un fallace "senso di colpa" a farci credere che ciò sia sbagliato. E' errato pensare vi sia un equilibrio "naturale", esso non esiste, ovvero l'essere umano ne è parte indipendentemente da quello che fa. L'unica variabile da considerare è il numero di esseri umani, e questa, in un modo o nell'altro, è destinato a ridursi... e qualcuno ne sarà infelice.
A meno che non troveremo nuove risorse da "consumare". A meno che l'essere vivente con le maggiori capacità adattive, l'essere umano, riesca ad adattarsi. Ma per questo serve scienza e razionalità, non certo reazioni emotive, ignoranza e settarismo.
Come dice giustamente serie, ogni essere vivente altera l'ambiente in cui vive.
Restando agli esseri umani, si crede che le popolazioni meno sviluppate vivano o abbiano vissuto "in armonia con la natura".
Questo è stato vero solo fino alla scoperta del fuoco.
Animali scavano tane, modificano corsi d'acqua, costruiscono nidi, si cibano gli uni degli altri e della vegetazione.
Esistono vegetali che prosperano col fuoco, proprio in Australia ci sono arbusti che "vogliono" bruciare, perché solo così fanno tabula rasa della vegetazione "rivale", mentre i loro semi, resistenti alle alte temperature, attecchiscono poi bene sul terreno bruciato.
Se guardiamo gli insetti le sole termiti sono responsabili del 2% del metano che finisce nell'atmosfera; e tutti gli insetti hanno un metabolismo che ha i suoi "sottoprodotti"
In soldoni, tutte le specie viventi emettono gas serra, i vegetali prosperano meglio se c'è anidride carbonica.
Nell'equazione bisogna inserire anche l'attività solare, vulcanica, le variazioni periodiche ENSO (che esistevano anche prima della rivoluzione industriale), i movimenti di precessione e nutazione dell'asse terrestre, le "perdite" di idrati di metano dal fondo dei mari.
E poi, come fa l'IPCC, fingere di riuscire a predire ciò che avverrà di qui a decenni.
Sbagliando, puntualmente e in modo colossale.
Eppure, se qualcuno mette in dubbio le divinazioni dell'IPCC è un povero deficiente.