Padre Pio

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Padre Pio: santo o ciarlatano?

Santo
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Re: Padre Pio

Postby giolumi » Mon 05 May 2008; 16:06

brianzolo wrote:nessuna scienza potrà mai rispondere alla domanda PERCHE' tutto esiste, questo non implica però che obbligatoriamente esista un PERCHE' plausibile compatibile con le tue teorie :wink:

sulle altre cose non ti seguo, troppo mistiche per i miei gusti :)

Ma ci sono domande apparentemente semplici a cui la scienza a tutt'ora non puo' rispondere; ad esempio in tema di gravitazione universale di Newton, viene spontaneo chiedersi: come fa la massa a capire che c'è vicino altra massa? come fa a sapere di che dimensioni è? come fa ad accelerare senza che nessuno la spinge?
cosa presupporrebbero queste domande secondo le tue opinioni?


è quello che vorrei far capire anche io, la scienza, man mano che progredisce, continua a trovare il vuoto dietro la domanda perchè. ma intanto a già risposto, anche solo in parte, a tante altre domande. quindi nessuno vieta di pensare che il perchè semplicemente non esista

poi ricordiamoci che fino a quale secolo fa ci si chiedeva anche come e perchè il pane ammuffisse, oggi si sa benissimo il come, ma se nel chiederti il perchè tu intenda sapere quale sia la motivazione della nascita della muffa sul pane, anzichè di una margherita o nulla, potresti correre il rischio di porti una domanda che non ha risposta alcuna
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Re: Padre Pio

Postby Federico_2 » Mon 05 May 2008; 16:28

giolumi wrote:è quello che vorrei far capire anche io, la scienza, man mano che progredisce, continua a trovare il vuoto dietro la domanda perchè

Spesso, come già detto, non ha risposto alla domanda perchè, ma alla domanda come. Riprendiamo il pendolo, che è l'esempio tipico che si fa in tema di scienza. Si è scoperto come si muove (tempo oscillazione, l'isocronismo, il rapporto con la lunghezza, la trasformazione dell'Ec in Ep e viciversa, ecc..) ma ha risposto ben poco ai perchè: come fa il pendolo ad essere attratto dalla Terra? Perchè l'Ec non è direttamente proporzionale alla velocità ma al quadrato della velocità? Perchè per calcolare il tempo di oscillazione serve una radice, quando nei dati non appare nè un quadrato nè un'altra radice?

Comunque, tu intendi in ogni caso che a mano a mano che la scienza progredisca continua a colmare vuoti di sapere, giusto?

Ma questo è ovvio. E' invece interessante come molti pensano che la scienza a mano a mano colmerà TUTTI i vuoti di sapere (in un tempo imprecisato), ossia che tutto sarà spiegato dalla scienza e non ci sarà la necessità di un essere superiore. Ma questo va contro il pensiero spontaneo, e quindi deve essere dimostrato.
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Re: Padre Pio

Postby brianzolo » Mon 05 May 2008; 16:31

passerò il resto del pomeriggio a chiedermi perchè il pendolo è attratto dalla terra così come la mela dalla testa di newton :lol: :lol: :lol:
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Re: Padre Pio

Postby S-Bahn » Mon 05 May 2008; 19:40

brianzolo wrote:nessuna scienza potrà mai rispondere alla domanda PERCHE' tutto esiste, questo non implica però che obbligatoriamente esista un PERCHE' plausibile compatibile con le tue teorie :wink:
Importantissima riflessione, che sinceramente condivido ma che andrebbe completata con "... e ugualmente tutta la scenza del mondo potrà mai negare che un PERCHE' possa esistere".

Viceversa una certa mentalità positivista, di stampo prettamente ottocentesco, ha la pretesa di dire che la scienza spiega o spiegherà tutto, è solo questione di tempo.
I positivisti di ormai due secoli fa, inebriati dalla prima rivoluzione industriale, quella del carbone e del vapore, erano convinti che mancassero ancora solo poche caselle al mosaico che tutto doveva spiegare. In realtà è una pretesa che, vista con gli occhi odierni, fa sorridere per ingenuità, anche perchè in quel periodo le conoscenze scentifiche e tecnologiche erano ben limitate rispetto ad oggi.
Ciò non di meno con rozza semplificazione in quegli anni vararono le equazioni: scienza=ateismo e religione=ignoranza, e qualcuno ancora oggi su questo mena il torrone. :roll:
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Re: Padre Pio

Postby friedrichstrasse » Mon 05 May 2008; 19:42

"Perché" significa due cose opposte: la causa, e lo scopo.

"Perché viaggi in treno?" "Perché così risparmio tempo" -> CAUSA
"Perché viaggi in treno?" "Per risparmiare tempo" -> SCOPO

Intendetevi su questa cosa, se no è un dialogo fra sordi.
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BASTA CENSURE!!!
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Re: Padre Pio

Postby S-Bahn » Mon 05 May 2008; 20:03

Come "perchè", in questo caso, si intende non il "come", ma il "significato" delle cose.

Se vogliamo farci un'idea possiamo leggere il "canto notturno di un pastore errante dell'Asia", di Leopardi, un non crendente, ma dotato di uno straordinario senso religioso:
Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
di mirar queste valli?
Somiglia alla tua vita
la vita del pastore.
Sorge in sul primo albore
move la greggia oltre pel campo, e vede
greggi, fontane ed erbe;
poi stanco si riposa in su la sera:
altro mai non ispera.
Dimmi, o luna: a che vale
al pastor la sua vita,
la vostra vita a voi? dimmi: ove tende
questo vagar mio breve,
il tuo corso immortale?
Vecchierel bianco, infermo,
mezzo vestito e scalzo,
con gravissimo fascio in su le spalle,
per montagna e per valle,
per sassi acuti, ed alta rena, e fratte,
al vento, alla tempesta, e quando avvampa
l'ora, e quando poi gela,
corre via, corre, anela,
varca torrenti e stagni,
cade, risorge, e piú e piú s'affretta,
senza posa o ristoro,
lacero, sanguinoso; infin ch'arriva
colà dove la via
e dove il tanto affaticar fu vòlto:
abisso orrido, immenso,
ov'ei precipitando, il tutto obblia.
Vergine luna, tale
è la vita mortale.
Nasce l'uomo a fatica,
ed è rischio di morte il nascimento.
Prova pena e tormento
per prima cosa; e in sul principio stesso
la madre e il genitore
il prende a consolar dell'esser nato.
Poi che crescendo viene,
l'uno e l'altro il sostiene, e via pur sempre
con atti e con parole
studiasi fargli core,
e consolarlo dell'umano stato:
altro ufficio piú grato
non si fa da parenti alla lor prole.
Ma perché dare al sole,
perché reggere in vita
chi poi di quella consolar convenga?
Se la vita è sventura,
perché da noi si dura?
Intatta luna, tale
è lo stato mortale.
Ma tu mortal non sei,
e forse del mio dir poco ti cale.
Pur tu, solinga, eterna peregrina,
che sí pensosa sei, tu forse intendi,
questo viver terreno,
il patir nostro, il sospirar, che sia;
che sia questo morir, questo supremo
scolorar del sembiante,
e perir dalla terra, e venir meno
ad ogni usata, amante compagnia.
E tu certo comprendi
il perché delle cose, e vedi il frutto
del mattin, della sera,
del tacito, infinito andar del tempo.
Tu sai, tu certo, a qual suo dolce amore
rida la primavera,
a chi giovi l'ardore, e che procacci
il verno co' suoi ghiacci.
Mille cose sai tu, mille discopri,
che son celate al semplice pastore.
spesso quand'io ti miro
star cosí muta in sul deserto piano,
che, in suo giro lontano, al ciel confina;
ovver con la mia greggia
seguirmi viaggiando a mano a mano;
e quando miro in cielo arder le stelle;
dico fra me pensando:
a che tante facelle?
che fa l'aria infinita, e quel profondo
infinito seren? che vuol dir questa
solitudine immensa? ed io che sono?
Cosí meco ragiono: e della stanza
smisurata e superba,
e dell'innumerabile famiglia;
poi di tanto adoprar, di tanti moti
d'ogni celeste, ogni terrena cosa,
girando senza posa,
per tornar sempre là donde son mosse;
uso alcuno, alcun frutto
indovinar non so. Ma tu per certo,
giovinetta immortal, conosci il tutto.
Questo io conosco e sento,
che degli eterni giri,
che dell'esser mio frale,
qualche bene o contento
avrà fors'altri; a me la vita è male.
O greggia mia che posi, oh te beata,
che la miseria tua, credo, non sai!
Quanta invidia ti porto!
Non sol perché d'affanno
quasi libera vai;
ch'ogni stento, ogni danno,
ogni estremo timor subito scordi;
ma piú perché giammai tedio non provi.
Quando tu siedi all'ombra, sovra l'erbe,
tu se' queta e contenta;
e gran parte dell'anno
senza noia consumi in quello stato.
Ed io pur seggo sovra l'erbe, all'ombra,
e un fastidio m'ingombra
la mente, ed uno spron quasi mi punge
sí che, sedendo, piú che mai son lunge
da trovar pace o loco.
E pur nulla non bramo,
e non ho fino a qui cagion di pianto.
Quel che tu goda o quanto,
non so già dir; ma fortunata sei.
Ed io godo ancor poco,
o greggia mia, né di ciò sol mi lagno.
se tu parlar sapessi, io chiederei:
- Dimmi: perché giacendo
a bell'agio, ozioso,
s'appaga ogni animale;
me, s'io giaccio in riposo, il tedio assale? -
Forse s'avess'io l'ale
da volar su le nubi,
e noverar le stelle ad una ad una,
o come il tuono errar di giogo in giogo,
piú felice sarei, dolce mia greggia,
piú felice sarei, candida luna.
O forse erra dal vero,
mirando all'altrui sorte, il mio pensiero:
forse in qual forma, in quale
stato che sia, dentro covile o cuna,
è funesto a chi nasce il dí natale.
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Re: Padre Pio

Postby giolumi » Mon 05 May 2008; 21:00

friedrichstrasse wrote:"Perché" significa due cose opposte: la causa, e lo scopo.

"Perché viaggi in treno?" "Perché così risparmio tempo" -> CAUSA
"Perché viaggi in treno?" "Per risparmiare tempo" -> SCOPO

Intendetevi su questa cosa, se no è un dialogo fra sordi.


il perchè a cui si fa riferimento indica la volonta di chi/cosa sta dietro alla determinazione delle leggi della natura. è un perchè filosofico, non pratico/letterale


S-Bahn wrote: "... e ugualmente tutta la scenza del mondo potrà mai negare che un PERCHE' possa esistere".


anche perchè dimostrare la non esistenza resta alquanto improbo e francamente inutile, sta di fatto che man mano che si scava chissà perchè quella resta l'unica domanda senza mai nemmeno la più pallida risposta. alla fine può darsi che sommando l'assoluta conoscienza si possa affermare che non c'è nient'altro da scoprire e il perchè non esiste, ma questa sarebbe la perfezione e la perfezione essendo divina farebbe dell'onniscente umano, che tutto a scoperto, un dio
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Re: Padre Pio

Postby jumbo » Mon 05 May 2008; 21:11

giolumi wrote:per i difetti evolutivi (denti del giudizio su tutto) per esempio. questo non mette in discussione l'esistenza di entità non definita in cui crede un agnositco ma devasta qualsiasi concezione della divinata perfetta e onnipotente come quella cristiana.

perchè un dio onniscente crea 4 denti che servivano un alla scimmia ma non all'uomo, suo discendente? dov'è in questo il disegno intelligente?

e poi ci sono altre analoghe analisi su casi molto più specifici.

poi c'è il contrasto filosofico per eccellenza: se l'uomo è immagine e somiglianza di dio allora anche dio era una scimmia qualche milione di anni fa?

diciamo che far coincidere evoluzionismo e fede, modifica radicalmente il sistema divino su cui le religioni si basano.

l'evoluzionismo fa tanta paura alle religioni in quanto più di ogni altra teoria scientifica va a rispondere alle domande canoniche che di solito le religioni si prefiggono di risolvere

ancora più semplicemente: non credo che al credente freghi sostanzialmete qualcosa dei fotoni o dei quark, ma di essere una casuale evoluzione di una scimmia a sua volta causale evoluzione di un topo, a sua volta casuale evoluzione di un micromostriciattolomarino fa paura, molta paura

1a cosa: frase in neretto
io credo che sia segno di chiusura mentale (non prenderla sul personale, intendo in senso "teoretico") negare qualcosa in base al fatto che non la si comprenda all'interno della propria logica
oltre che di chiusura mentale, trovo che sia segno di una grande superbia: si pretende di poter capire tutto, e quel che non si capisce vuol dire che non esiste o è una truffa.
se gli uomini delle caverne avessero avuto questo atteggiamento, non avrebbero mai potuto capire come utilizzare il fuoco.

2a cosa: io sono credente, ed in forza di una curiosità innata ed una passione per le scienze, fin da piccolo mi sono studiato vari volumi (alcuni adattati ai ragazzi, altri no) sulla storia della terra e della vita sulla terra, affascinato da eventi quali la deriva dei continenti, la novità della vita sulla terra, dominio ed estinzione dei dinosauri ecc. ecc.. allo stesso modo sono sempre stato affascinato dal micro e dal macro, nel senso dell'atomo e dell'universo.
mai ho trovato contraddizione tra tutto questo e l'essere cristiano. mai.
sono sempre stato reputato un bambino intelligente, ed in forza del 100 e lode preso all'università, credo di avere la fortuna di essere rimasto tale anche da adulto.

quindi hai torto tu.
delle due l'una: o non conosci a sufficienza la religione di cui sparli, o non conosci a sufficienza la teoria scientifica che usi per sparlare della religione.
ops, ce n'è una terza: non conosci a sufficienza nessuna delle due.
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Re: Padre Pio

Postby S-Bahn » Mon 05 May 2008; 21:14

il filo del discorso scorre logico giolumi, anche se sfugge qualche particolare come "saremo mai proprietari del tempo?", solo che portato alle estreme e logiche conseguenze sfocia nel ridicolo.
L'uomo un dio? Ma guardiamoci attorno, anzi guardiamoci allo specchio...
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Re: Padre Pio

Postby Federico_2 » Mon 05 May 2008; 21:28

giolumi wrote:alla fine può darsi che sommando l'assoluta conoscienza si possa affermare che non c'è nient'altro da scoprire e il perchè non esiste, ma questa sarebbe la perfezione e la perfezione essendo divina farebbe dell'onniscente umano, che tutto a scoperto, un dio

mai sentito parlare di dimostrazioni dell'esistenza di Dio?
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Re: Padre Pio

Postby giolumi » Mon 05 May 2008; 21:54

S-Bahn wrote:il filo del discorso scorre logico giolumi, anche se sfugge qualche particolare come "saremo mai proprietari del tempo?", solo che portato alle estreme e logiche conseguenze sfocia nel ridicolo.
L'uomo un dio? Ma guardiamoci attorno, anzi guardiamoci allo specchio...


beh ma l'ipotesi era il raggiungimento dell'onniscenza, ovviamente questo preclude l'esistenza della barbarie in ogni sua forma (salvo che non sia questa la chiave del tutto, sarebbe il paradosso assoluto :D :D :D :D :D :D )

Federico_2 wrote:
giolumi wrote:alla fine può darsi che sommando l'assoluta conoscienza si possa affermare che non c'è nient'altro da scoprire e il perchè non esiste, ma questa sarebbe la perfezione e la perfezione essendo divina farebbe dell'onniscente umano, che tutto a scoperto, un dio

mai sentito parlare di dimostrazioni dell'esistenza di Dio?


guarda le dimostrazioni dell'esitenza del dio cristiano sono state abbandonate già nel medioevo, pertanto evita di cadere anche te nella tiritera da padre della chiesa che mai nulla a portato a sostegno della tua teoria

PS, jumbo, adesso ti sei vantato di aver preso 110 e lode, bene, siccome mi avete importunato per una misera laurea triennale adesso mi sento in dovere di punzecchiarti il tuo 110 e lode per almeno 6 mesi

il resto faccio finta di non averlo letto, dato che contiene un paio di simpatici insulti come al solito basati su tue opinioni e non su fatti
Last edited by giolumi on Mon 05 May 2008; 22:08, edited 1 time in total.
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Re: Padre Pio

Postby Federico_2 » Mon 05 May 2008; 21:59

jumbo wrote:sono sempre stato reputato un bambino intelligente, ed in forza del 100 e lode preso all'università, credo di avere la fortuna di essere rimasto tale anche da adulto.


solo a titolo statistico: in cosa laureato con 100 o 110 e lode?
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Re: Padre Pio

Postby jumbo » Mon 05 May 2008; 22:02

ti sbagli, non ho insultato nessuno.
sul resto, non mi vergogno di quanto ho preso, nè me ne vanto.
prima di tutto, non è nemmeno un merito: è un fatto.
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Re: Padre Pio

Postby giolumi » Mon 05 May 2008; 22:09

jumbo wrote:ti sbagli, non ho insultato nessuno.
sul resto, non mi vergogno di quanto ho preso, nè me ne vanto.
prima di tutto, non è nemmeno un merito: è un fatto.


nessuno dice che ti devi vergognare, dico solo che subirai prese per il naso come volonta di fatto di questo forum
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Re: Padre Pio

Postby S-Bahn » Mon 05 May 2008; 22:18

Detto da chi, da quando si è laureato, gira per il forum col biglietto da visita incollato ad ogni post... :lol: :lol: :lol:
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
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