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Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Sun 19 January 2014; 3:10
by Federico_2
Mi domando pero' quali sono gli usi dell'uranio 238...

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Sun 19 January 2014; 18:11
by skeggia65
Da Wikipedia:
Anche 238U può trovare impiego nei reattori nucleari, dove è convertito in 239U per assorbimento di neutroni (fertilizzazione), il quale decade in 239Pu, fissile.


Oltre a tutti gli altri impieghi militari (corazze e proiettili anticarro) e civili (zavorre per aerei, elicotteri, navi, imbarcazioni da regata), dove si utilizza uranio impoverito, costituito perlopiù da U-238.

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Sun 19 January 2014; 21:07
by S-Bahn
C'è qualcosa che non torna.
Se fossero vere quelle percentuali di riciclo il problema dei siti di sotccatto non esisterebbe neppure, invece esiste, e le miniere di uranio le avrebbero chiuse almeno vent'anni fa, visto che la produzione negli ultimi trent'anni, nonostante qualche tentativo di ripresa dopo il 2000 è quantomeno in ristagno, e non mi pare che si siano chiuse le miniere, anzi quel che succede nell'Africa sahariana direbbe il contrario.

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Sun 19 January 2014; 21:42
by Federico_2
Qui pero' metti insieme due questioni diverse: miniere di uranio e stoccaggio materiale radioattivo.

Per le miniere di uranio, da quello che ho capito l'uranio 238 ha utilizzi ben diversi dalla formazione e arricchimento del combustibile, quindi viene utilizzato in tanti processi ma il combustibile andrà sempre ottenuto da miniere.

Per lo stoccaggio di materiale radioattivo, direi che lo schema riguarda sicuramente il combustibile esausto che viene estratto dal reattore, visto il contenuto indicato. Quantità assolutamente trascurabili (circa un metro cubo all'anno per una centrale elettrica) rispetto alla quantità di rifiuti radioattivi creati durante l'intero processo (produzione materiale fissile, stoccaggio, manutenzione e gestione dell'intero reattore e cosi' via) che sono numeri di gran lunga superiore al semplice combustibile esausto.

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Mon 20 January 2014; 14:43
by fra74
Insomma... gli utilizzi dell'uranio 238 sono dovuti soprattutto alla sua elevata disponibilità come materiale di scarto della lavorazione. Inoltre è possibile ottenere combustibile anche dal trattamento del combustibile esaurito, è il cosiddetto MOX Non è un'operazione che tutti fanno (per esempio negli USA non lo si fa) perché oltre ad essere particolarmente costosa è anche piuttosto rischiosa perché comporta il trasferimento di rifiuti altamente radioattivi dalla centrale al sito di ritrattamento-

Quanto alle scorie... il combustibile esaurito per una tipica centrale si aggira sui 10-30 m³/TW anno,un po' più di quanto affermavi, ma non è certo un problema di quantità. I "rifiuti" della lavorazione del combustibile sono poco radioattivi, l'uranio impoverito è molto meno radioattivo di quello naturale. Il combustibile esaurito ed ancora di più le cosiddette ceneri (cioè i prodotti della fissione) hanno livelli di radioattività di parecchi ordini superiori

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Mon 20 January 2014; 15:26
by skeggia65
Ecco l'intervento di chi aspettavo.
Fra, l'articolo che ho linkato è abbastanza veritiero o è molto "partigiano?

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Mon 20 January 2014; 15:30
by S-Bahn
Federico_2 wrote:Qui pero' metti insieme due questioni diverse: miniere di uranio e stoccaggio materiale radioattivo..
Sì, mettevo insieme, o meglio, consideravo due questioneìi.
Se fosse vero che il combustibile lo si ricicla quasi al 100%, e quasi tutto in nuovo combustibile, andrebbe a zero o quasi la necessità di estrarre nuovo uranio per le centrali e contemporaneamente si ridurebbe ad una frazione minima la quantità di scorie ad alto rischio da stoccare. Ma evidentmente non è proprio così.

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Mon 20 January 2014; 16:35
by fra74
@skeggia: direi che quell'articolo è molto di parte... Unisce ad alcune considerazioni sensate e condivisibili sul solare, altre abbastanza senza senso quando considera l'energia prodotta da un singolo evento (fissione nucleare piuttosto che cattura di un fotone) dimenticando però che il primo è un vento irreversibile, il secondo no. Ma poi se non dice delle vere e proprie frottole ci arriva vicino o quanto meno omette aspetti fondamentali quando parla del recupero dell'uranio 238.

In teoria è vero che l'U-238 può essere utilizzato come materiale fertile in reattori ed i reattori autofertilizzanti hanno un certo numero di vantaggi: scorie molto meno radioattive, possibilità di utilizzare l'U-238 che è molto più abbondante. Ma ci sono anche tutta una serie di problemi di non poco conto: rischi di incidenti per l'uso di metalli fusi (sodio) come refrigeranti (ed in Giappone un paio di incidenti ci sono stati, ma non solo lì) e per la continua necessità di rigenerare il combustibile per eliminare il Pu-240 instabile e a rischio di scissioni spontanee e per ripristinare l'U-238 consumato che si traducono in sostanza in costi elevatissimi che fanno si che al momento sia una soluzione che seppur teoricamente possibile è economicamente ben poco sostenibile...

Non è un caso se la Francia ha abbandonato anni fa il Superphoenix... In realtà proprio per i vantaggi l'idea di reattori autofertilizzanti non è del tutto abbandonata ma si devono cercare dei design tali da limitare i rischi e i costi per renderla una soluzione pratica e che possa essere competitiva

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Mon 20 January 2014; 20:43
by S-Bahn
Allora ci avevo visto giusto nell'86 quando al famoso referendum avevo votato a favore del nuclenare tranne sul quesito relativo alla continuazione della collaborazione con la Francia sul Superhpoenix, che mi era sembrata poco sensata e molto pericolosa.
Nel tempo le considerazioni legate soprattutto ai costi mi hanno fatto cambiare idea sul nucleare ma nell'86 ero stato tra i pochi italiani che l'avevano difeso. Menomale, nonsotante i costi di Caorso, che abbiamo abbandonato quello che attualmente è il modo più costososo di produrre energia, pur con una molto probabile sottostima dei costi stessi a lungo termine.

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Wed 22 January 2014; 20:36
by fra74
Mah non mi sentirei di definire in assoluto poco sensata la sperimentazione. I reattori autofertilizzanti hanno molti vantaggi che permettono di superare alcuni dei problemi più grossi del nucleare, riducendo di molto la quantità e la radioattività delle scorie oltre che utilizzare direttamente l'uranio 238 o addirittura il torio, ancora più comune e che produce scorie ancora meno radioattive. E per altro la minor necessità di arrichire il combustibile (anche se piccole quantità di materiale fissile servono come "seme" comporta anche meno rischi di proliferazione nucleare. Ci sono molti problemi da affrontare non lo nego e va studiato un nuovo design, il che di per se non è detto che sia un male, anche alla luce di incidenti che hanno dimostrato come alcune ipotesi alla base del design della maggior parte dei reattori erano ottimistiche... ma a questo serve la ricerca.

La verità è che fino a che il problema delle scorie non diventa un vero problema economico per chi produce energia non si investirà mai seriamente su soluzioni alternative ;)

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Sat 22 October 2016; 18:59
by Coccodrillo
Les jours des centrales nucléaires suisses sont-ils comptés? :arrow: http://www.swissinfo.ch/fre/votation-f% ... -/42492440

La Svizzera il 27.11 voterà se obbligare a fermare i reattori a 45 anni o no. Di conseguenza i tre reattori più vecchi dovrebbero essere spenti "subito", avendo già superato tale età, gli altri due seguirebbero nel 2024 e 2029.

Al momento il si (alla chiusura) è in vantaggio nei sondaggi, ma non abbastanza per dire quale fazione vincerà. Voi che votereste?

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Sat 22 October 2016; 19:43
by Viersieben
No.

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Sun 23 October 2016; 20:04
by skeggia65
Io voterei "NO".
Ma sono piscinin, brut e cativ.
E le centrali nucleari non mi fanno paura.

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Sun 23 October 2016; 23:48
by S-Bahn
La partita più che sulla sicurezza a lungo andare si gioca sui costi di produzione dell'energia elettrica e il nucleare non è messo molto bene, specie considerando i costi dell'intero ciclo di vita delle centrali.
Il grande sviluppo che si è avuto ai tempi della guerra fredda era dovuto al fatto che il nucleare pacifico era legato al nucleare militare. Chernobyl ha fatto il danno che ha fatto principalmente perché era costruita innanzitutto per produrre materiale per le atomiche, poi per produrre energia e la sicurezza era l'ultimo dei pensieri.
Poi questo della dismissione dei reattori svizzeri più vecchi di 45 anni, ovvero entrati in funzione prima del 1971, quindi progetti degli anni '60 che anche la Fornero manderebbe in pensione, mi sembra un piccolo episodio sulla partita energetica generale.

Re: Energia nucleare in Italia

PostPosted: Mon 24 October 2016; 18:09
by Viersieben
Tra l'altro bisogna che mi ricordi di scrivere alla EWB, della quale sono da poco cliente, per dirle di smetterla di fornirmi il non richiesto (ma più costoso) Ökostrom e di passare invece a fornirmi il buon vecchio (e più economico) "mix" (tanto che l'elettricità salti fuori dagli atomi di Mühleberg, dal gas di Chavalon o dalle acque del Grimsel mi importa relativamente...).