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Re: Ius soli: sì o no?

PostPosted: Fri 23 June 2017; 11:31
by Trullo
In realtà la burocrazia inefficiente e umiiliante che descrivi si applica nella vita lavorativa alo straniero almeno come all'italiano, se non di più-. E nella vita non lavoratica si accanisce in occasione del rinnovo del permesso di soggiorno come descritto da Ulk

Re: Ius soli: sì o no?

PostPosted: Fri 23 June 2017; 21:43
by indaco1
Per molte cose hai ragione, ma tieni conto che se uno vuole vivere ai margini della legalita' (leggi: lavorare in nero e ignorare i permessi e gli adempimenti) essere nullatenente in Italia, avere un altro passaporto e non essere nel mirino di studi di settore ed Equitalia aiuta. Semplicemente non possono essere puniti, non per quel tipo di infrazioni. Molti stranieri che conosco, peraltro onestissimi e di cui mi fiderei ciecamente, lavora solo in nero, gli sbatti e le tasse non li considerano proprio. Inoltre sono in Italia per scelta, evidentemente per loro le condizioni sono migliori che le alternative... probabilmente la vita altrove non gli offrirebbe molto, me ne rendo conto. La vita e' complicata, non so quale sia la cosa giusta, ma non mi sembra neanche del tutto giusto che un artigiano italiano che deve pagare tutto e diventare matto con gli sbattimenti sia esposto alla concorrenza di chi non lo devo fare. E, preciso, la soluzione non dovrebbe essere tartassare anche gli stranieri, semmai il contrario, rendere la vita piu' semplice agli Italiani. Spesso quello che uccide non e' neanche il totale delle cifre pagate e le aliquote, ma proprio la burocrazia, gli ostacoli insormontabili, le persecuzioni.

Va inolte osservato che anche gli stranieri ricchi vengono favoriti. Ormai tutte le nazioni del mondo si stanno contendendo i ricchi a suon di agevolazioni e sconti da cui i locali sono esclusi. Anche in piccolo, le esenzioni fiscali che il Portogallo accorda ai pensionati del resto d'Europa, che i portoghesi non hanno. Essere uno con un piede fuori ti mette in una posizione di forza rispetto invece chi ha radici e resta sul posto, a farsi gonfiare di botte.

Jacques Attali, che per chi non lo sapesse e' il mentore di Macron ed e' stato il consigliere di Mitterand, ha preconizzato un mondo che sara' percorso da nomadi ricchi e da nomadi poveri. Il sistema di normative e trattati internazionali favorisce i nomadi. Sara' sempre di piu' cosi'.

Ok, mi rendo conto che ho enunciato un po' di problemi e nessuna soluzione.

Re: Ius soli: sì o no?

PostPosted: Thu 06 July 2017; 19:20
by Trullo
Leggo dalla pagina facebook di un mio contatto

Ieri ho dato trenta a un ragazzo con un forte accento locale. Nome tipicamente arabo ma nato qui. Finito l'esame (ottimo) mi permetto di domandargli dello Ius soli. Mi spiega che ha preso la cittadinanza italiana a 18 anni perché non si è mai mosso. Per il fratello invece, nato anche lui qui ma che ha fatto l'esperienza di un anno di liceo all'estero... invece nulla, nessun diritto. La cittadinanza come una gabbia.

Re: Ius soli: sì o no?

PostPosted: Wed 17 October 2018; 12:05
by Trullo
Con il recente "decreto sicurezza" passa da 2 a 4 anni il tempo necessario all'istruttoria per il conseguimento della cittadinanza italiaana, rendendo ancor più diffiile il suo ottenimento (che già prima era il più difficile fra i grandi paesi occidentali)
Vi riporto una lettera di una cittadina peruviama, che vive e lavora da parecchi anni in Italia ed esprime la sua rabbia per le ifficoltà recentemente aggiunte al processo, e le conseguenze sulla sua vita professionale

https://raiawadunia.com/ministro-lei-me ... RL3vjHjFpc

Re: Ius soli: sì o no?

PostPosted: Wed 17 October 2018; 14:07
by skeggia65
Sempre peggio.