simix920 wrote:Repetita iuvant.
Quindi, secondo il tuo ragionamento, nonostante ammetti (non potendo fare il contrario) che Craxi abbia truffato lo Stato, ritieni comunque che si meriti l'intitolazione di una via, per gli indiscutibili meriti in qualità di statista.
Dunque, da una parte si adopera per il bene dello Stato, dall'altra lo logora. Sono questi gli eroi dei nostri giorni.
ho già scritto che:
- l'intitolazione di una via non indica automaticamente dei meriti per chi se la trova intitolata (anche se molte volte si sottintende questo);
- anche per quanto sopra fra parentesi, tutto sommato ci vorrebbe quanto meno ancora del tempo, poi ci si può ripensare a mente fredda tra 40 anni, quando di craxi non si ricorderà più quasi nessuno e ci sarà il problema di mettere il nome ad un anonimo giardinetto della periferia milanese in carenza di ispirazioni per la toponomastica.
quanto a chi si adopera per lo stato da una parte, e lo logora dall'altra, è il destino un po' di tutti noi, non solo con lo stato, ma un po' con tutto, ognuno con differenti sfumature e pesi in positivo e in negativo.
non sto parlando di responsabilità e non intendo con questa frase assolvere nessuno, è solo una constatazione dell'imperfezione umana che la tua frase (di buon effetto) mi ha suscitato.
posto che non mi pare proprio che possiamo paragonarci ad una situazione di regime totalitario, questa cosa del culto della personalità è enfatizzata secondo me da chi come simix non fa altro che riportare che s.b. ha detto questo, ha fatto quest'altro, ha starnutito, che piove ed è colpa sua ecc. ecc..
se si parlasse di meno di s.b. sarebbe meglio anche per l'opposizione.