boicottare

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boicottiamo i prodotti non fatti totalmente in italia?

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è solo demagogia e propaganda
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Re: boicottare

Postby friedrichstrasse » Wed 28 March 2012; 0:23

S-Bahn wrote:Vero, paghi 100 quello che pagaresti 80, ma la maggior parte del valore ricircola nel territorio e la ricchezza rimane.
Quando hai pagato 80 un bene prodotto tutto all'estero tutta la ricchezza è uscita ed è finita nelle mani a qualcun altro.
Non si dice di proteggere tutto e di proteggere a livelli tali da incentivare qualunque inefficienza, ma il divario di costo della manodopera, almeno su alcuni settori che si decide di non lasciar distruggere, andrebbe almeno parzialmente colmato.

Mi sembra molto stupido lasciarsi deindustrializzare in questo modo. Poi non bastano le risorse e allora studiamo il modo per combattere la disoccupazione giovanile e di fare lavorare i vecchi fino a 70 anni, quando il mercato del lavoro non riceve nussuno fino ai 30 (a meno che non lavorino gratis, allora va bene) e comicia ad espellere dopo i 40...

^^

brianzolo wrote:quindi se capisco bene non ci importa dove e come vengono prodotte le merci che acquistiamo, basta che costino meno, anche se si usano schiavi o materie prime a dir poco scadenti

Certo, è un principio liberale.
Viva il tram moderno

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Re: boicottare

Postby EuroCity » Wed 28 March 2012; 12:49

Per i prodotti informatici e simili - nell'ipotesi di soli prodotti italiani - ci vorrebbe la Etna Valley (buono in ogni caso)...

Ma, in un mondo globalizzato, non hanno senso i prodotti nazionali, ma casomai il produrre localmente a livello globale*.

Lo sfruttamento bisogna risolverlo con altri metodi (coscientizzazioni? rivendicazioni? riforme? rivoluzioni? ecc. ecc.)...

* Ovviamente, non nel (non-)senso di "delocalizzare" (sic!) solo per risparmiare e schiavizzare, ma invece nel senso (logico!) di creare reti di unità produttive che permettano di servire direttamente le aree locali e regionali (in senso globale), evitando così di spostare le merci per mezzo mondo: utopia, però, nel capitalismo neoliberista, a cui non frega niente del buon senso.
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Re: boicottare

Postby S-Bahn » Wed 28 March 2012; 14:18

Non propongo dazi nazionali su ogni prodotto, ma un dazio d'area (per esempio l'Europa) verso un numero selezionato di prodotti o settori di mercato provenienti da aree con un elevato differenziale nei costi della manodopera.
Questo dazio non dovrebbe compensare tutta la differenza, per non togliere la spinta competitiva, e dovrebbe essere disattivato qualora il differenziale dei costi dovesse scendere sotto una certa percentuale.

Non è per ingessare l'economia ma per impedire di farsi deindustrializzare in ogni settore.
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Re: boicottare

Postby brianzolo » Wed 28 March 2012; 14:25

http://www.liceoberchet.it/ricerche/geo ... cinesi.htm

http://www.melablog.it/post/16847/apple ... fornitrici
I dati raccolti a Febbraio indicato che la quota di lavoratori che rispetta il limite delle 60 ore è cresciuta, arrivando all’89% del totale. Gli operai, in media, lavorano per 48 ore alla settimana

http://ziogeek.com/denuncia-in-cina-lav ... cidentali/
Secondo quanto riportato esse vengono definite “condizioni disumane”. In nove delle dieci fabbriche in cui è stata condotta l’indagine gli operai non riescono a guadagnare un salario che consenta loro di vivere con solo le normali ore di lavoro , di conseguenza sono costretti a fare tante ore di straordinario per poter raggiungere tale obiettivo, sacrosanto oserei dire. Il numero di ore straordinarie lavorative oscilla tra le 36 e 160 e nessuna fabbrica è in linea con il diritto del lavoro in Cina, che fissa un tetto massimo di ore straordinarie lavorative di 36 ore al mese.

http://www.linkiesta.it/iphone-5
Guardate in faccia chi costruisce il vostro iPhone

http://www.ilgiornale.it/interni/cosi_s ... comments=1
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Re: boicottare

Postby EuroCity » Wed 28 March 2012; 14:42

Si dovrebbe attuare l'automazione della produzione (ed allo stesso tempo il superamento del capitalismo neoliberista).

Tornare ai prodotti solo nazionali non ha alcun senso, invece (poi, non è che qui stiano poi tanto bene, gli operai, no?).

Si cominci col risolvere i problemi localmente*, in ogni regione del mondo: poi, globalmente, i risultati si vedranno, eccome...

* Ma purtroppo è proprio questo che non avviene, è proprio questo che è la cosa più difficile da fare, e per tanti motivi.
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Re: boicottare

Postby brianzolo » Wed 28 March 2012; 15:00

fino a quando qualcuno troverà conveniente far lavorare gente per 48-60 ore alla settimana pagandoli un quinto degli italiani ci saranno poche alternative :evil:

se pago 100euro per un prodotto che , fatto qui, costerebbe 300 risparmio 200 euro, non ci piove

ma il risultato è esportazione di capitali e tanti saluti alla liquidità ai lavoratori italiani
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Re: boicottare

Postby Trullo » Wed 28 March 2012; 15:48

S-Bahn wrote:... e allora studiamo il modo per combattere la disoccupazione giovanile e di fare lavorare i vecchi fino a 70 anni, quando il mercato del lavoro non riceve nussuno fino ai 30 (a meno che non lavorino gratis, allora va bene) e comicia ad espellere dopo i 40...

Un vecchio slogan diceva "lavorare tutti, lavorare meno". Forse non era uno slogan così stupido come lo si considera adesso
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Re: boicottare

Postby skeggia65 » Wed 28 March 2012; 23:20

Pignoleggiando, era "lavorare meno, lavorare tutti". Ovvero, l'aumento dell'occupazione sarebbe conseguente al fatto che facendo fare meno ore agli occupati, si avrebbe un ammanco di produttività che renderebbe necessaria l'assunzione di altri lavoratori per compensare l'ammanco.
Tutto bello e suggestivo ma.......aumenterebbero i costi e diminuirebbe la competitività del prodotto, con conseguente aumento dei prezzi, calo di vendite..........
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Re: boicottare

Postby S-Bahn » Wed 28 March 2012; 23:30

Parzialmente vero.
Ma è ancora più vero che spremere pochi e poi dovere comunque trovare le risorse per non fare morire di fame gente che non lavora perché il lavoro manca, non è tanto più efficiente, anzi...

Il vero problema è che quando si fa concorrenza con livelli di costi incredibilmente bassi, addirittura di veri e proprio schiavi come fanno la aziende del "fashion", secondo l'articolo del Giornale che avrete letto, non c'è aggiustamento che tenga.
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Re: boicottare

Postby skeggia65 » Wed 28 March 2012; 23:46

Su quello, come hai giustamente detto, servono solo i dazi.
Ovvio che non salvi lo schiavo cinese, ma perlomeno tuteli la produzione nostrana (e quindi il lavoratore). E, sarò cinico, ma mi sta più a cuore il posto di lavoro di un Italiano che il trattamento migliore del cinese. Che si svegli e si ribelli lui.
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Re: boicottare

Postby S-Bahn » Thu 29 March 2012; 0:18

Cosa dovrebbe fare per svegliarsi e ribellarsi?
Poi il problema non è ormai solo degli schiavi cinesi in Cina (o in Vietnam) ma è degli schiavi del terzo mondo qui in Italia che lavorano in nero in condizioni di schiavitù, ed è difficile che la cosa non si allarghi anche ai "nativi", se già non avviene.

Mi ha molto colpito l'articolo del Giornale con la stora dell'imprenditore veneto del tessile. Difficile accusare di veterocomunismo l'accoppiata imprenditore-Giornale.
Dico una cosa che farà stracciare le vesti a molti ma quello che sta succedendo è il punto d'arrivo del più genuino ed estremo capitalismo liberista

1) Le azioni dell'azienda sono volte a massimizzare il profitto (vale sia per le aziende leader della moda che abbassano i costi e alzano i ricarichi, sia per i terzisti in nero). Questo, senza ironizzare, è il motore riconosciuto del capitalismo
2) Concorrenza tirata al centesimo di Euro, uno dei pilastri del liberismo
3) Nessuna regola artificiosa (intromissione dello stato, dei sindacati) nei rapporti di lavoro ma contrattazione pura e semplice. La manodopera viene pagata in base a quello che il mercato dice. Prendi 10 cent/ora e ti lamenti? Stai a casa che prendo un altro più disperato di te che lavora per 9 cent/ora. Varebbe a doppio senso, se scarseggiasse la manodopera salirebbe il compenso. Ma non scarseggia...
4) Minima o nulla ingerenza dello stato, tant'è che si vaggia in nero. Certo c'è il piccolo fastido che la violazione delle leggi potrebbe portare a qualche grana, ma pazienza. D'altra parte sono pratiche normali in mezzo mondo, solo da noi ci sono questi rimasugli obsoleti del passato, come le leggi sul lavoro, le tasse, i sindacati...
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Re: boicottare

Postby brianzolo » Thu 29 March 2012; 8:45

Solaro, 26 marzo 2012 - All'insegna del motto “lavorare meno, lavorare tutti”, i lavoratori della Electrolux di Solaro stanno sottoponendo in queste ore a referendum l’accordo strappato lo scorso fine settimana, dopo una maratona di trattative con l’azienda, per cercare di scongiurare l’uscita dal lavoro dei 136 esuberi annunciati.

L’ipotesi è quella di una riduzione d’orario per tutti i circa 1100 dipendenti della fabbrica di lavastoviglie di Corso Europa, inserendo ogni giorni 2 ore di cassa integrazione, in modo da poter evitare, almeno per l’anno 2012 il taglio dei lavoratori in esubero. La proposta formulata è finalizzata a garantire ancora un anno di attesa, nella speranza che sia sufficiente a far ripartire il mercato, prima di intervenire con la riduzione dei dipendenti legata al calo delle vendite e quindi dei volumi di produzione.

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Re: boicottare

Postby EuroCity » Thu 29 March 2012; 10:33

Lavorare meno e tutti mi sta bene: a patto, però, che l'obiettivo a lungo termine sia di automatizzare i lavori ripetitivi, liberandone così gli esseri umani (e tecnicamente, questo sarebbe fattibilissimo) - un po' di idee futuribili, diamine!

Il che, poi, vuol dire anche superare il capitalismo neoliberista ed il suo sfruttamento neoschiavista dell'uomo sull'uomo...
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Re: boicottare

Postby Trullo » Thu 29 March 2012; 10:55

skeggia65 wrote:..aumenterebbero i costi...

Anche lasciando diminuire i posti di lavoro aumentano i costi, perchè prepensionare e sostenere i disoccupati significa gravare di tasse e contributi i lavoratori rimasti attivi
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Re: boicottare

Postby EuroCity » Thu 29 March 2012; 12:43

A proposito di società "bancaria" (che impedisce anche i progressi di cui prima), gli ottimi Ficarra e Picone semper docent:

http://www.youtube.com/watch?v=cMJjNj9As7Q

Miiiiih...! Ma allòra, in una tale situazzziòne, perché poi la pubblicità faceste? :o :mrgreen:
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