trambvs wrote:Il dibattito etico sull'assimilazione a persona di un feto sotto le 12 settimane (in legislazioni diverse da quella italiana è ammesso fino alla 24°) è tuttora aperto e insoluto, quindi non mi avventurerei nella questione.
Solo una precisazione. La legge italiana sull'aborto, la 194, oltre a consentire l'aborto nei primi 90 giorni, lo consente anche (in casi ben più rigidamente individuati) anche dopo i 90 giorni
Infatti l'articolo 6 dice che
L'interruzione volontaria della gravidanza, dopo i primi novanta giorni, può essere praticata:
a) quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna;
b) quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna. Mentre l'articolo 7 afferma che
Quando sussiste la possibilità di vita autonoma del feto, l'interruzione della gravidanza può essere praticata solo nel caso di cui alla lettera a) dell'articolo 6 e il medico che esegue l'intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto. Personalmente, condivido anche questa parte della legge. Si noti che
- In caso di pericolo per la vita della donna, l'aborto è sempre ammesso dalla legge
- In caso la vita della donna non sia in pericolo, l'aborto di fatto è consentito solo in caso di gravi malformazioni del nascituro, se queste portano a un grave pericolo per la salute psichica della donna. Non viene esplicitamente citato un limite in giorni, ma si fa riferimento alla "vita autonoma del feto", il che lo colloca attorno ai 180 giorni.