Eh no! L'usura non è stabilita dal tasso che infatti è un valore relativo, non assoluto, commisurato ad alcuni parametri, e
solo per la legge italiana.
E' solo tuo
sindacabile giudizio stabilire che alla Grecia siano stati applicati tassi "da usura", ma è privo di fondamento, è del tutto estraneo alla realtà.
Tassi del 20% ed oltre sono assolutamente legali anche per la legge italiana. Per esempio gli "affidamenti senza scoperto" hanno tasso annuo di soglia del 22,73%. Il credito "revolving" ha tassi di soglia del 24,65% e del 20,15%.
Non è possibile, sbagliato, scorretto ed, in ultima analisi, ipocrita, definire "d'usura" tassi stabiliti su mercati legali e soggetti a regolamentazione, qualsiasi sia la loro entità. E' lo stesso mercato dei tassi ad essere base per determinare il tasso di soglia. Se i mercati stabiliscono che è il 50% il tasso per determinati prestiti, allora il tasso di "usura" sarà relativamente più alto
La Grecia non è in grado di ripagare il debito? Forse, ma questo non le consente di non pagarne gli interessi. Sono i creditori a stabilire se e quando il capitale debba essere restituito, se diverso dalla scadenza pattuita, e solo nel momento che i creditori, di fronte ad una insolvenza reale, quindi non ipotetica, non ottenendo il richiesto che viene definito il "default". Fino a quel momento tutti i debiti sono "esigibili", per definizione. Nel frattempo si valuta solo il "rischio" che i debiti non vengano restituiti, e tale rischio e funzione anche dell'esigenza di rientro dei creditori stessi.
Se oggi la Grecia è a rischio, quanto di questo rischio si abbatte sui tassi e frutto solo dell'orizzonte temporale entro il quale ci si aspetta il rientro. Se c'è fiducia tale orizzonte temporale può essere anche "infinito" e di conseguenza bassi gli interessi. Ma se non c'è fiducia, anche un prestito "pronti contro termine" potrebbe avere tassi "esplosivi".
Ma dubito che il tasso medio del debito greco si avvicini al 20%. Non conta solo la percentuale, ma come il debito è strutturato. Può essere che la Grecia, in un determinato periodo, per rifinanziare il debito abbai dovuto accettare tassi enormi, ma questo non riguarda tutto il debito. E se non fosse intervenuta la BCE, lo FMI, e compagnia cantante...
Anzi, il tasso medio che la Grecia paga sul debito è di ca.2%, più basso di quello del Spagna (3%) e di quello dell'Italia (5%) (il Sole 24 Ore del 2.7.2015), e secondo altre fonti persino inferiore a quello tedesco (2,7%).
Chi paga il 20% di interessI? Quei "poveracci" che dovendo liquidare i titoli greci, acquistati magari prima del bubbone scoppiato, rivolgendosi al mercato se li trovano decurtati di quella percentuale. Se non decurtano, non liquidano (e nessuno li obbliga), se non liquidano non possono fare quello che volevano fare con tale liquidità. Questo è lo "spread" e rigurada solo una parte del debito, e solo "teoreticamente" potrebbe essere il tasso che una nuova emissione potrebbe scontare.
Quindi, per favore, evitiamo di scrivere ca§§ate su "tassi da usurai" o altro, raccontando veramente tutta la storia, e facendo almeno lo sforza di capirla