by serie1928 » Thu 07 April 2022; 12:29
A forza di aver paura a toccare la rete tramviaria perché possa essere presa a pretesto per abolirla è un "non problema": la rete tramviaria deve essere rifatta da capo a piè ogni 30 anni, pezzo per pezzo. La si volesse abolire basta smettere di farlo.
Ma conservare semplicemente lo status quo come fa ATM non è la soluzione, neanche con aggiunte qua e la di nuove linee.
Si tratta di individuare gli interventi ponendosi l'obbiettivo (20 km/h di velocità commerciale ideale) da raggiungere e trovare il modo di avvicinarsi il più possibile, fosse anche per singole tratte. In centro è difficile, ma questo non significa che non ci siano margini per massimizzare tale indicatore.
Si sono "sprecati" gli ultimi 20 anni a rifare i binari dov'erano, com'erano, salvo piccole eccezioni. Siamo lontani anni luce da una rete tramviaria moderna, anni se non secoli. Non si può andare avanti così, è una spesa troppo inefficiente, ed solo una ovvietà che il cittadino pensi che la soluzione sia la metropolitana (salvo poi lamentarsi che costa troppi sacrifici, e costa in termini economici).
Ciò non toglie che ovunque, nell'abitato di Milano, si pensi di mettere una stazione di metropolitana, c'è comunque sufficiente domanda. Il problema è come collegare tale fermata alle altre.
S-Bahn: a quale costo? Se dico che il rapporto C/B possa essere pari o migliore alla soluzione tramviaria con rottura di carico, è ovvio che si tratta di un costo sostenibile. Ovviamente deve essere maggiore di "1", e deve essere dimostrato. Ma non mi sorprenderei che fosse così, per i motivi che ho detto, ed anche, aggiungo, perché la domanda di trasporto "tangenziale/trasversale" è ampiamente sottostimata.
Del tratto di M3 ho parlato in termini relativi. Non importa se nel 2030 è alto come previsto o più basso, quello che conta è che la M2 può drenare parte di quel carico, alto o basso che sia, per alleviare il nodo di Duomo, magari quel tanto che serve da non doverci mettere mano nei prossimi 20-30 anni in maniera pesante, come capita già altrove. Lo studio di fattibilità serve proprio a questo.
Se poi quel ramo in un futuro lontano venga distaccato da M2 per diventare parte di una M6, lo dirà la storia. E forse non ci sarò più per testimoniarlo.
Abbiamo tutti fretta, e mai siamo puntuali!