S-Bahn wrote:M3 (...) essendo a guida automatica con distanziamento non alterabile dei treni, sono omologate per la frenata automatica SENZA l'intervento dei pattini.
Pertanto (...) la frenata con i pattini è un problema solo in M1 e M2.
Scusa, non ti seguo.
Paragoni il segnalamento di M1 a quello di M2 oppure sono io che sto prendendo un granchio?
serie1928 wrote:Il problema non è nella fase di decelerazione costante (...) ma nel transitorio, nel tratto di ascesa a tale valore costante, dove la derivata in funzione del tempo non è "0".
Esattamente.
Ma, fissati velocità iniziale e spazio di frenatura, diminuire lo strappo (derivata dell'accelerazione) richiede per forza di cose un aumento dell'accelerazione massima che viene raggiunta.
Nei conti che ho buttato giù stamattina ho scelto un caso semplice, in cui la decelerazione iniziale è nulla, cresce linearmente fino all'arresto del treno, per poi diventare istantaneamente nulla. Insomma, un comportamento molto semplice da analizzare, che ho scelto perché nella sua semplicità riesce già a dimostrare ciò che mi interessava dimostrare, ossia ciò che ho scritto nel paragrafo precedente.
Con le modalità già descritte in questo ed in quel messaggio, mi risulta che l'accelerazione, che raggiunge un massimo di -4 ms^-2 (o, se preferisci, circa -0,4*g), aumenta di -0,843 ms^-3 (-0,843 ms^-2 ogni secondo), quindi dopo un secondo si ha una decelerazione simile alla massima accelerazione di una metropolitana, dopo due secondi si ha il doppio, dopo tre il triplo, etc.; insomma, uno strappo IMHO tollerabile, ma che comporta il fatto che verso la fine una persona, per poter stare in piedi, dovrebbe avere il proprio corpo non a 90° rispetto al pavimento, ma a 68°.
Questo nel caso semplificato in cui ignoriamo che, così come la decelerazione prima aumenta gradualmente, dopo dovrebbe anche diminuire con la stessa modalità e non istantaneamente, vanificando i nostri sforzi.
Tl;dr: non si può fare (almeno non del tutto) ciò che proponi, Serie.
Quale proposta?
Quella di far sì che la decelerazione non venga realizzata istantaneamente, ma gradualmente, quindi anche a costo di aumentarla molto.