BOB NOORDA e la segnaletica delle metro

Linee, mezzi e storia, dal 1964 ad oggi

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BOB NOORDA e la segnaletica delle metro

Postby markmi89 » Sun 13 January 2008; 18:05

CIAO RAGA....ho creato questo post per parlare sulla segnalita. ho scoperto che è stata fatat da un famoso design, forse uno dei + importanti al mondo e addirittura udite udite LA SOLUZIONE MILANO ( ovvero la striscia continua e ripetizione del nome delle fermate su tutto il perimetro della stazione) E' STATA COPIATA POI IN TUTTE LE METRO.
devo dire che come segnaletica è nettamente migliore quella della uno e ho fatto caso ke ora ke è stata sostituita, in alcune fermate è vero: la luce fa un po di casino nella lettura. Voi cosa ne pensate delle indicazioni in metro?

intanto vi allego due interviste del famoso design


da http://www.educational.rai.it/lezionidi ... OORDAB.htm

D: È STATO COSÌ PROFICUO QUELL'ESSERE ARRIVATO A MILANO, CHE INSIEME AD ALTRI DESIGNER REALIZZA LA SEGNALETICA DELLA METROPOLITANA DI MILANO, NEL 1962. GIUSTO? È TALMENTE IMPORTANTE QUELLO CHE FA, CHE RICEVE ANCHE IL ‘COMPASSO D'ORO’ PER QUEL LAVORO. MA HA ANCHE REALIZZATO QUELLA DI NEW YORK E QUELLA DI SAN PAOLO. COSA SIGNIFICA DARE UN SEGNO COSÌ PRECISE A CITTÀ COSÌ DIFFERENTI? COME SI FA?

R: BEH, LA STORIA DELLA SEGNALETICA DI MILANO, ERA UNA STORIA MOLTO INTERESSANTE, PERCHÉ LA METROPOLITANA ERA COMPLETAMENTE NUOVA. LA STRUTTURA ERA STATA FATTA E IN QUEL PERIODO LÌ L'ARCHITETTO ALBINI HA AVUTO L'INCARICO DELL'ARREDAMENTO DELLE VARIE STAZIONI. ANCHE LUI SI È TROVATO, DICIAMO ANCHE IN UN MOMENTO ABBASTANZA DIFFICILE, PERCHÉ LE STRUTTURE ERANO TUTTE DI UNA FINITURA IN CEMENTO MA NON ERA DISEGNATO. D'ACCORDO ERA TUTTO CALCOLATO PER IL FLUSSO DEL PUBBLICO ECC., MA NON COME UNA FINITURA, DICIAMO, CON UNA ESPRESSIONE GIÀ PERSONALIZZATA. ALLORA ALBINI HA TROVATO UNA SOLUZIONE MOLTO SEMPLICE DIREI, DI METTERE NELLE PARETI DI UN CERTO MATERIALE E RISOLVERE TUTTO QUESTO IN UN MODO DIREI DI GRANDE DESIGN. E IO HO AVUTO LA FORTUNA DI ESSERE STATO CHIAMATO DA ALBINI DAL PRIMO MOMENTO CHE LUI AVEVA INCOMINCIATO A FARE IL PROGETTO. E ALLORA, COSÌ ABBIAMO POTUTO LAVORARE BENE. DI SOLITO SUCCEDEVA INVECE COSÌ: UN ARCHITETTO FINIVA TUTTO IL SUO ARREDAMENTO E DICEVA: ‘BEH, ADESSO CI VOGLIONO UN PO' DI CARTELLI CHE DICANO LA SEGNALETICA. INVECE NO, QUESTO È STATA UNA STRETTA COLLABORAZIONE; ABBIAMO TIRATO FUORI UN NUOVO SISTEMA, DICIAMO, CHE È QUESTA FAMOSA FASCIA DELLA LINEA UNO, FASCIA ROSSA, E PER LA LINEA DUE LA FASCIA VERDE, CHE PORTA SOLO LE INDICAZIONI DELLA SEGNALETICA PER TROVARE LA STRADA IN QUESTI AMBIENTI E ANCHE SULLA BANCHINA. PER ESEMPIO UNA NOVITÀ: PRIMA DI ALLORA C'ERA IL NOME DELLA STAZIONE INDICATO UNA VOLTA SOLA, IN MEZZO NELLA BANCHINA. E INVECE IO HO PROPOSTO DI RIPETERE IL NOME OGNI 5 METRI, IN MANIERA CHE UNO CHE ENTRA NEL TRENO, ANCORA IN MOVIMENTO, PUÒ SUBITO VEDERE QUAL È LA STAZIONE. QUESTO È STATO DIREI UNA NOVITÀ MONDIALE. INFATTI CI SONO ALTRE METROPOLITANE, QUELLA DI CANADA A MONTREAL CHE HANNO COPIATO, DICIAMO, QUESTA IDEA. A NEW YORK ERA COMPLETAMENTE DIVERSO. NEW YORK ERA UNA SITUAZIONE DI 430 STAZIONI GIÀ ESISTENTI, CON UNA SEGNALETICA CHE ESISTEVA, MA ERA FATTA DIVERSA PER OGNI STAZIONE, ERA DIVERSA ED ERA PROPRIO QUEL FATTO DI RIDONDANZA DI INDICAZIONI, CHE POI PERÒ FINIVANO ANCHE CON UN CARTELLO DI CARTONE O DI CARTA PER DARE ANCORA ULTERIORE INDICAZIONE. LÌ HO DOVUTO PULIRE TUTTO, FARE UN SISTEMA SEMPRE A FASCIA, APPLICATO SU UNA CERTA ALTEZZA. ABBIAMO POTUTO CAMBIARE IL NOME DELLE LINEE METTENDO IL NUMERO O IN LETTERE, LE LETTERE ESISTEVANO GIÀ, DANDO UN COLORE PER OGNI LINEA E TROVATO UN SISTEMA, MESSO IN UN MANUALE DI APPLICAZIONE, CHE FUNZIONA ANCORA, E IO PARLO DEL 72-73, FUNZIONA PERFETTAMENTE BENE. SAN PAOLO IN BRASILE È VENUTO DOPO. ANCHE QUELLO SU INDICAZIONI - COSÌ - DICIAMO DEL SUCCESSO DI MILANO, E INFATTI SAN PAOLO ERA TUTTA UNA SERIE DI STAZIONI NUOVE E LÌ, DEVO DIRE, ERA FINITA MOLTO BENE, PERCHÉ OGNI STAZIONE ERA STATA PROGETTATA DA UN ARCHITETTO CHE HA POTUTO DARE FORMA ALLA STAZIONE. PERÒ QUANDO SONO ARRIVATO IO, QUANDO HANNO CHIESTO LA CONSULENZA PER LA SEGNALETICA, MI SONO TROVATO DELLE STAZIONI INFINITE, SOPRATTUTTO PERCHÉ A SAN PAOLO SONO TUTTE IN CEMENTO FINITO. ALLORA LÌ NON SI POTEVA PRATICAMENTE DIRE ‘APPLICHIAMO UN PO' DI CARTELLI’. E HO RISOLTO QUESTO FATTO COMBINANDO L'ELIMINAZIONE DELLA STAZIONE CON LA SEGNALETICA. UNA BANDA DI LUCE SI INTERROMPE OGNI TANTO, DOVE SI AVEVA BISOGNO, CON UN CARTELLO UN PO' PIÙ GRANDE DI COLORE CON LA SCRITTA IN MANIERA CHE ERANO ANCHE LUMINOSE.

D: NEL SUO LAVORO DI GRAFICO, ESISTE UN CARATTERE, COME DIRE, CHE LEI AMA IN PARTICOLARE? ESISTE UN CARATTERE TIPOGRAFICO CHE LEI AMA IN PARTICOLAR MODO?

R: NON UNO, DIVERSI. PERÒ CI SONO DIVERSI CARATTERI SECONDO IL TIPO DI USO CHE SI HA BISOGNO. PER LA SEGNALETICA PER ESEMPIO DELLE METROPOLITANE, NON DOVEVO PENSARE TROPPO A UN CARATTERE, TIPO GARAMOND OPPURE BODONI, PERCHÉ POCO LEGGIBILI A DISTANZA. INVECE PER I LIBRI HO UNA SERIE DI CARATTERI ALLA QUALE SONO ANCORA AFFEZIONATO, E CHE È SENZ'ALTRO BODONI, GARAMOND, BEH SARANNO UNA DECINA MA SONO SEMPRE DEI CARATTERI MOLTO CLASSICI.

D: ESISTE UN CARATTERE NOORDA, UN CARATTERE CHE PORTA IL SUO NOME?

R: QUELLO DELLA METROPOLITANA DI MILANO. HO DISEGNATO LETTERA PER LETTERA, SEGUENDO UN CARATTERE ESISTENTE, HELVETICA, CHE ALLORA ERA ANCHE ABBASTANZA NUOVO. PERÒ IO DOVEVO USARE QUESTO CARATTERE BIANCO SU ROSSO, CIOÈ IN NEGATIVO. ALLORA UTILIZZANDO L'HELVETICA SU QUESTO FONDO, IL CHIARO ERA TROPPO CHIARO, IL NERO DIVENTAVA TROPPO CHIARO, PERCHÉ L'EFFETTO IN NEGATIVO È SEMPRE DI AMPLIFICAZIONE: IL CARATTERE SI ALLARGA OTTICAMENTE. IN PIÙ, HO ACCORCIATO TUTTI I DISCENDENTI E ASCENDENTI DELLE LETTERE, IN MANIERA CHE L'OCCHIO DEL CARATTERE È PIÙ GRANDE. QUESTO PROPRIO SULLA BANDA CONTINUA FUNZIONAVA MOLTO MEGLIO. PER QUELLO CHE HO DOVUTO DISEGNARE, NON C'ERA ANCORA IL COMPUTER, DISEGNAVO A MANO 64 CARATTERI.


da http://www.ministerodellagrafica.org/ne ... .php?id=20


La sottile linea Rossa, intervista a Bob Noorda

Bob Noorda, ha visto il regalo di natale di MM a milanesi..la linea metropolitana rossa è tutta scintillante, peccato che non si legga più nulla..

Si vede che l'azienda oggi sta un po’ meglio ma io non so chi ha deciso di fare questa cosa, ho provato ma non riesco arrivare ad una persona, al responsabile, probabilmente hanno dato in mando tutto ad una ditta che ha tolto, pulito un po' e riverniciato i pannelli (in realtà è stato sovrapposto un adesivo).


-Ma non è meglio lucida che opaca come una volta?

Nel 63, abbiamo fatto anche noi una prova con un bel rosso lucido, ma ci siamo accorti che con l'illuminazione che per forza di cose era parallela ai binari il riflesso sarebbe stato terribile, inoltre il lucido avrebbe evidenziato tutte le imperfezioni della posa dei singoli pannelli, e optammo per l'opaco, infatti ora si vede lo spessore delle scritte precedenti, tutto questo è spaventoso.
Inoltre hanno usato un carattere leggermente diverso senza considerare le spaziature originali del manuale, il tutto senza chiamarmi, forse pensano che io non ci sia più.

-Perché si lavora e si progetta così oggi?

C'è una mancanza delle parte pubblica, di chi è responsabile, non c'è una preparazione vera...
forse non si sono accorti che erano lucide le nuove insegne, o che questo fosse diverso.
Se prendiamo l'identità grafica e di comunicazione del governo italiano non c'è nulla. Io sono olandese, e li tutti i ministeri hanno un'identità perfetta, sono molto avanti,quasi maniacali
c'è sempre una volontà di essere nuovi, qui no.
Comunque sia, è un peccato buttare via delle cose che hanno ancora un valore come questa segnaletica che è stata premiata con il compasso d'oro.

Milano è considerata la città del design, ma soprattutto grazie alla moda, e al salone del mobile,milano era importantissima negli anni sessanta, tutte le cose più importanti sono nate in quel periodo, il grosso problema è che nella amministrazione pubblica non sono preparati e non so perché. ma anche per le imprese siamo in un periodo difficile anche per le grandi società italiane, le banche continuano a fondersi e sono evidenti i contraccolpi sulla cultura dell'immagine aziendale e per tutta quella grafica che deve durare nel tempo.

-ci racconti com’è nato il progetto della metropolitana

era il 63, quando Albini ha avuto l'incarico di progettare gli interni della metropolitana e le stazioni erano già finite al cemento ruvido, lasciando molti problemi di comprensione dei percorsi.
Abbiamo deciso di fare tutto marrone scuro, per nascondere le strutture ed essere poco sporchevole,
le pareti perimetrali vennero ricoperte con i pannelli modulari, alla moda di allora.
Per la segnaletica abbiamo inventato la linea rossa continua perimetrale per tutta la stazione,
questa idea nuova è stata progettata a Milano e ripresa alle metropolitane di tutto il mondo,
questa fascia era ottima per la visibilità, e abbiamo avuto l'idea di ripetere il nome della stazione ogni cinque metri. in modo che vedi subito dove sei, il nome era previsto anche sulle colonne che oggi ospitano la pubblicità.

una volta stabilita questa fascia continua allora dovevamo pensare alle scritte, la committenza voleva un carattere alto,ma era poco leggibile poiché la vista è quasi sempre in prospettiva,
allora si è optato per l'helvetica personalizzato, creando una versione apposita con le aste ribassate e le curve semplificate ed il peso ottimale per la natura della metropolitana.

così realizzammo anche la seconda linea con lo studio albini, mentre la linea tre è stata progettata da un altro architetto (dinni?), che poi è diventato presidente della società metrolpoitana.
mi ha chiamato per la segnaletica che però si è basata su un progetto diverso,
con la scritta ricavata dalla lamiera, alternata con il porfido degli arredi.

La prima linea era pensata per una massima durata, nella seconda linea si è voluto risparmiare sostituendo i pannelli con della lamiera.. arrivati alla terza linea si è passati a marmo e contro soffitti sulla banchina, facendo di tutto per alzare i costi.

Dal suo punto di vista, cosa non va a Milano oggi?

è abbastanza difficile, ma per la capitale del design e dell’architettura, di certo Malpensa non è un buon biglietto da visita, la segnaletica è un disastro.. posso immaginare uno che arriva dall'America o da qualsiasi parte del mondo immaginando il nuovo aeroporto di Milano e trova qualcosa di imbarazzante, poi arriva a Cadorna e trova la statua di holfemburg messa su un angolo nascosta tra pali, luci tram, perché non è stata messa dove c'è la fontana? Ma questi sono solo alcuni esempi..
l'amministrazione orami ha sette anni e avrebbe avuto tempo di fare le cose,
adesso cambierà e allora si potrà organizzarsi un pochino meglio, io non vedo ancora l’ organizzazione, la cultura è stata tagliata (l'assessorato non ha soldi).

è difficile senz'altro e abbiamo vissuto con rotazione di responsabili e assessori che non hanno avuto o messo il giusto tempo per fare, inoltre c'è anche la tendenza a scavare il terreno sotto i piedi a chi vuole fare qualcosa, quindi chi ha le idee non viene valorizzato. Ma le capacità credo che ci siano ancora.


che consigli darebbe ai giovani milanesi?

credo che comunque convenga sperare e andare avanti,
ci sono sempre delle nicchie in cui entrare e sperare che diventino autostrade
non tirarsi indietro, volere la perfezione anche quando non è richiesta, lavorare tanto
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Postby markmi89 » Sun 13 January 2008; 18:45

Ah e sul sito http://www.lsgraphicdesign.it/?p=475 ke ha fatto alcuni interessantissimi reportage sulla metropolitana di milano, ho trovato anche questo post di risposta di metropolitane milanese

"Solo in data odierna ci è stato segnalato che vi siete occupati del cosiddetto restyling della segnaletica, e non solo, della linea 1 della metropolitana di Milano. Condividiamo , e non potrebbe essere diversamente, le riflessioni ed i commenti che sulla questione vengono riportati.
Desideriamo pertanto portare a Vostra conoscenza che non si è trattato di una iniziativa della scrivente Società bensì dell’ATM, Società che gestisce l’esercizio della rete delle linee metropolitane.
Metropolitana Milanese Spa, Società interamente posseduta dal Comune di Milano e costituita per progettare e realizzare in particolare linee di metropolitana a Milano, affidò, come correttamente riportato, al maestro della grafica e del design Bob Noorda in collaborazione con Massimo Vignelli l’elaborazione della segnaletica della linea 1; non avrebbe pertanto potuto “culturalmente” scostarsi da questo indirizzo in caso di un eventuale necessario rifacimento della segnaletica stessa.
Avevamo peraltro già avuto occasione di sottolineare la nostra estraneità a questa operazione alla Sovraintendenza ai Beni Architettonici che sottolineava il mancato rispetto ai progetto originario, peraltro valorizzato ed apprezzato negli anni da tante qualificate pubblicazioni in Italia e nel mondo, e l’attuale inadeguatezza dell’intervento.
Rimane inoltre lo sconcerto per il restyling di alcune stazioni, che anche in questo caso si discosta completamente dal progetto firmato allora da un altro grande dell’architettura italiana dell’epoca Franco Albini.
RingraziandoVi per l’attenzione, vogliate ricevere cordiali saluti.
Metropolitana Milanese Spa"
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Postby giolumi » Fri 18 January 2008; 19:58

eh eh, io ne parlo da quasi due anni di bob noorda, sono mesi che programmo un incontro diretto, sono perfino stato al suo studio ma non c'era

mi fa piacere sapere che non sono l'unico a fare caso a queste cose
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Postby markmi89 » Fri 18 January 2008; 20:29

io ne ho letto l'intervista proprio domenica scorsa......
since sono un ingnorante.......nn avrei mai detto ke la linea continua sulla metro per il nome della fermata fosse un invenzione milanese......
è una cosa stupenda.....e since ora che l'ho scoperta rimpiango la vecchia scritta che penso doveva essere conservata.......
cavolo è un pezzo molto importante della storia del design e un idea rivoluzionaria.....bisognava restaurarla..........
e lo dice uno ke era d'accordo con il rinnovamento delle strisce........
solo che non sapevo di tutto ciò.....
penso ke bisognerebbe far conoscere meglio alle persone ciò che abbiamo di grande.........


giolumi wrote:eh eh, io ne parlo da quasi due anni di bob noorda, sono mesi che programmo un incontro diretto, sono perfino stato al suo studio ma non c'era

mi fa piacere sapere che non sono l'unico a fare caso a queste cose
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Postby giolumi » Fri 18 January 2008; 22:12

nel "libro bianco dei trasporti" che feci per il CTPC nel gennaio 2007 inserii un capitolo sulla devastazione degli arredi e della segnaletica proprio riferendomi ad albini e noorda

ora quel capitolo, è entrato a far parte della mia tesi (magari futuro libro)
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Postby stefralusi » Sat 26 January 2008; 3:06

deva-stazione, un termine molto azzeccato. e riguardo alla segnaletica a fasce... mi domando ancora quale sia stato il motivo che portò qualcuno ad eliminarla, lasciando solo qualche scarna indicazione, nome di fermata, uscita. Intanto, per la M1, rimentterei il vecchio schema di fermata della linea .
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Postby giolumi » Sat 26 January 2008; 13:53

sono scelte povere queste

anche perchè ammesso che fosse necessario il rifacimento (cosa discutibile), perchè non rivolgersi, anche in modo risparmioso, ad uan scuola di design, anzichè fare quelle porcate?

per lo meno pare che ATM incominci ad usare un po di grafica per le sue nuove comunicazioni (vedi gli avvisi per i callualri in metro o simili) una speranza o un caso?
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Postby msr.cooper » Sat 26 January 2008; 14:14

Sì ma questa grafica continua a non essere coordinata. Va per fasi, per interventi sparsi...
Ci vuole un progetto grafico completo, dallo stile degli orari in palina alle segnalazioni in metropolitana (nuove o ripristinate che siano, ma lo si deve decidere...)
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Postby giolumi » Sat 26 January 2008; 14:45

era appunto la mia domanda...

comunque il progetto di fondosembra esseci, specia dal lancio dei simboli dei mezzi, manca però un'applicazione rivolta anche all'esistente

per adesso si applica solo alle cose nuove, restiamo in attesa

poi sul merito estetico ne parleremo, ma già che ci fosse da parlarne sarebbe un bel segno
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Postby markmi89 » Sun 27 January 2008; 13:43

giolumi wrote:sono scelte povere queste

anche perchè ammesso che fosse necessario il rifacimento (cosa discutibile), perchè non rivolgersi, anche in modo risparmioso, ad uan scuola di design, anzichè fare quelle porcate?

per lo meno pare che ATM incominci ad usare un po di grafica per le sue nuove comunicazioni (vedi gli avvisi per i callualri in metro o simili) una speranza o un caso?



è quello ke mi chiedo i.........
ma xkè nn darlo alle scuole di design il compito di trovare una soluzione?
a me personalmente è piaciuto il modo di ristrutturare il passante affidata a gente giovane.......
anke se cmq di risultati se ne vedono pochi......nemmeno un lavoro.....come mai?????

belal domanda
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Postby S-Bahn » Sun 27 January 2008; 19:56

Almento non usare la vernice lucida su cui si rifelttono i neon e che non fa leggere le scritte.
Come siamo andati indietro... :shock:
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà

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Postby Francis » Sun 27 January 2008; 20:00

Devo dire che non ci avevo mai fatto molto caso.

Ma davvero il logo della metropolitana è cambiato con quelle due "emme" sbilenche?
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Postby giolumi » Sun 27 January 2008; 22:02

S-Bahn wrote:Almento non usare la vernice lucida su cui si rifelttono i neon e che non fa leggere le scritte.
Come siamo andati indietro... :shock:


se ne sono accorti in moltissimi, e nelle relazioni del progetto questo concetto era ben espresso

tuttavia ATM non se ne è accorta...

per la soluzione vedi la mia proposta nel post sulle poste (orrido semigioco di parole)
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Postby S-Bahn » Sun 27 January 2008; 22:19

Ovvero ha a che fare con l'intestino 8--)

Questo comunque, deducibile da 100 sintomi, è il livello di attenzione ai problemi, il livello di professonalità che c'è oggi nel campo del trasporto pubblico, e ATM non è l'ultima e non è la messa peggio (non è nemmeno la messa meglio, chiaro).

In parole più semplici, è l'ennesima dimostrazione di come si lavora male.

Se sbagliamo la segnaletica (tornando indetro da una situazione positiva acquisita oltre 40anni fa) come facciamo a fare bene tutto il resto (orari, informazioni, coincidenze)?

Qualcuno per giustificare tutto dice che fare gli orari non è facile perchè bisogna tenere conto dei turni del personale e di altri vincoli ecc...

Versissimo, non è facile. Ci vuole della professionalità, e qui ce n'è sempre meno.
Se fosse facile si potrebbe prendere gente a caso e fargli fare gli orari. Invece gli orari (dei bus, dei treni, di tutto) li fanno giustamente i professionisti, che dovrebbero avere una preparazione e alcuni chiari obiettivi. Evidentemente la preparazione lascia a desiderare e gli obiettivi del servizio sono spariti.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà

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Postby Francis » Mon 28 January 2008; 2:09

Oramai siamo in mano ai devoluzionisti. :cry:
Ecco i risultati ... le solite porcate.

Un restailing doveva partire da una valorizzazione di quello che è stato il simbolo che contraddistingueva la MM dalle altre, non svalorizzare tutto. Eppure ATM è un'azienda che ha sempre tutelato la sua immagine, chissà perchè adesso lascia fare di queste cose.
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