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PostPosted: Sun 06 April 2008; 21:47
by Federico_2
la manutenzione è minima, vengono lavati dalla pioggia e l'unica manutenzione che va fatta con operatore umano è l'asportazione degli eventuali oggetti indesiderati (i piu' comuni sono le foglie degli alberi).

Per quanto riguarda la produzione, mi risulta che la maggior parte delle imprese che producono pannelli solari fotovoltaici li producono usando energia prodotta dai loro pannelli solari fotovoltaici.

Nel lungo termine la sfida è quella di creare pannelli sempre piu' duraturi e al minor ingombro possibile, anzichè puntare sulla diminuzione di prezzo, che invece si spera che venga dal mercato

PostPosted: Sun 06 April 2008; 21:55
by S-Bahn
Federico_2 wrote:Per quanto riguarda la produzione, mi risulta che la maggior parte delle imprese che producono pannelli solari fotovoltaici li producono usando energia prodotta dai loro pannelli solari fotovoltaici.
Sono molto spiacente, ma questa non la bevo... 8--)

PostPosted: Sun 06 April 2008; 22:37
by scu
http://www.energoclub.it/doceboCms/page ... licio.html
spero sia affidabile
wiki conferma con un eroei attribuito al fotovoltaico tra 1 e 9

PostPosted: Sun 06 April 2008; 22:44
by S-Bahn
Ho capito poco il significato numerico dell'EROEI. E' un numero, cosa significa? Che in vent'anni una pannello fotovoltaico restituisce da 3 a 10 volte l'energia consumata? Cioè che un pannello va energeticamente in attivo dopo un periodo di 2-7 anni?

PostPosted: Mon 07 April 2008; 0:25
by scu
in poche parole indica il bilancio energetico nella vita di un prodotto tiene conto dell'energia grigia e dell'energia per la manutenzione e lo smaltimento e dell'energia che produce 1 equivale a pareggio tra energia spesa e consumata
qui lo spiega meglio di quanto possa fare io
http://it.wikipedia.org/wiki/EROEI

comunque nel link che ho postato prima per ogni tecnologia di fotovoltaico da una spiegazione di com'è fatto e indica la spesa energetica per produrre e mantenere un kW di fotovoltaico e l'energia che dovrebbe produrre (logicamente se posto in condizioni ottimali, se lo piazzo in verticale a nord dubito che possa arrivare ad un pareggio).
Quindi si possono fare considerazione riguardo il bilancio energetico indipendentemente dall'eroei che viene riportato nella tabella riassuntiva.
I dati sulle produzioni sono calcolati sul ventennio che è la porzione temporale incentivata, ma la vita utile dovrebbe arrivare ad un trentennio (anche se la produttività si riduce) e quindi i dati sarebbero in difetto rispetto a quelli reali

PostPosted: Mon 07 April 2008; 7:46
by GLM
tuttavia vi sono molti apparecchi in giro per lacittà dotati di questi pannelli, come colonnine SOS o segnali stradali dotati di led. questo credo sia dovuto al fatto che costa più fare un allaccio alla rete elettrica sottostante, che installare e manutentare un pannello fotovoltaico. o no?

PostPosted: Mon 07 April 2008; 12:20
by dedorex
Oggi il costo energetico dei pannelli si ripaga da 4 a 7 anni.
Questo è un valore che sta continuamente scendendo, solo qualche anno fa era + alto
I pannelli in vendita hanno rendimento tra il 10 e il 16 %
Le strategie di sviluppo sono sostanzialmente due: sviluppare pannelli a rendimenti maggiori (siamo al 40% e oltre) tendando di ridurre i costi, o sviluppare prodotti a bassa efficienza, ma con costi bassi.
Per la prima ci sono materiali speciali, con leghe sosfisticate, ma i prezzi per il momento non valgono la candela. Sul basso di gamma invece i risultati sono molto buoni, grazie ai film sottili, con costi in continua decrescita. Bisogna tenere presente cosa è successo nel passato nello sviluppo dei processori, per avere un'idea della riduzione costi preventivabile. L'anno scorso la produzione di silicio policristallino per pannelli ha superato per la prima volta quello per i processori
Ci sono allo studio anche tecniche intermedie: per esempio l'anno scorso è stata presentato un sistema a lenti che scompone la luce in 4 fasci di frequenza diverse che vanno su 4 strati di silicio a film sottile: rendimento molto alto, 40%, costi limitati perchè si usa poco silicio a costi limitati.
Uno dei problemi di costo è stato la carenza di silicio sul mercato nel recentemente, che ha portato a investimenti per aumentarne la produzione, con benefici che cominciano a vedersi adesso.
Le discussioni sull'utilizzo o meno dell'energia ha poco senso: la corrente prodotta deve "uscire" sulla rete per poter essere misurata e incentivata, poi conta quello che complessivamente viene consumato e come viene prodotto.
L'incentivo è fondamentale per spingere il mercato nella fase iniziale, quando i costi sono troppo alti, per aumentarne il consumo, far si che si industrializzi la produzione e scendano i costi, aumenti il vantaggio, aumenti l'installazione e così via.
Il sole sarà il futuro, senza alcun dubbio (vedi lettera di un migliaio di scienzati contro il nucleare). I problemi da risolvere sono invece legati all'accumulo per la notte e i giorni senza luce: se la produzione solare sarà in % molto elevata, si spegneranno gli impianti a combustibile fossile che non potranno essere riaccesi troppo velocemente. Per darvi un'idea del problema, poco tempo fa in germania il prezzo alla borsa elettrica è esploso perchè ci sono stati giorni di poco vento, e la componente da generatori eolici, che là rappresentano un buona fetta della produzione, non copriva + le necessità, e quindi scarseggiava disponibilità di corrente, con il risultato dell'esplosione temporanea dei prezzi. In pratica tanto solare, mentre strategicamente ti rende indipendente, ti espone a una fragilità congenita del sistema, a meno ovviamente di soluzioni adeguate

PostPosted: Mon 07 April 2008; 13:42
by S-Bahn
dedorex wrote: Oggi il costo energetico dei pannelli si ripaga in da 4 a 7 anni.
E' in accordo con i valori che ho trovato e ricavato da più di un documento.
dedorex wrote:...Bisogna tenere presente cosa è successo nel passato nello sviluppo dei processori, per avere un'idea della riduzione costi preventivabile.
Non è proprio la stessa cosa. Il prodotto finale del processore è l'informazione trattata per unità di tempo. Il costo scende non tanto perchè scende il costo di produzione del chip, ma perchè aumentano insieme la densità del chip e la frequenza di lavoro.
Per i pannelli c'è e ci sarà ancora una discesa del costo ed una aumento del rendimento, ma nulla di spettacolare, sarà un lento guadagno punto dopo punto, in quanto il prodotto finale non è l'informazione ma è una grandezza fisica.

PostPosted: Mon 07 April 2008; 15:21
by dedorex
Siamo d'accordo, non stiamo parlando di riduzioni di 1 a 100, ma 1 a 10 (sulla parte attiva del pannello) nei prossimi 10-15 sono previsti e prevedibili.
Quello che voglio dire è che parliamo di un'industria che fino a poco tempo fa aveva investimenti ridicoli e ricerca limitata a laboratori universitari e poco più. Con l'esplosione delle celle, avremo investimenti su aree dove le competenze non sono troppo distanti da quelle dei processori, e quindi in buona parte prevedibili

PostPosted: Mon 07 April 2008; 15:40
by S-Bahn
1:10 è ancora ottimistico (anche se sarebbe molto auspicabile).
Basterebbe 1:4 per diventare conveniente, oltre che per avere un bilancio energetico più velocemente in pareggio.

PostPosted: Mon 07 April 2008; 15:41
by Federico_2
S-Bahn wrote:
Federico_2 wrote:Per quanto riguarda la produzione, mi risulta che la maggior parte delle imprese che producono pannelli solari fotovoltaici li producono usando energia prodotta dai loro pannelli solari fotovoltaici.
Sono molto spiacente, ma questa non la bevo... 8--)


se non ci credi, vai a vedere la fabbrica della solar fabrik in germania o chiedi all'importatore di Milano (Stelvio sas)

PostPosted: Mon 07 April 2008; 15:58
by S-Bahn
Adesso capisco percè i pannelli fotovoltaici costano così cari. :wink:

PostPosted: Mon 07 April 2008; 21:58
by scu
se chi produce pannelli non ha un campo fotovoltaico consistente istallato chi lo dovrebbe avere?
Sono sicuramente un campo di ricerca e verifica dei loro prodotti, oltre che di pubblicità...
Ma anche qui, come per la metro, dire che i pannelli vengono prodotti con la corrente di altri pannelli non è vero, è invece molto probabile che le aziende producano una certa percentuale alta o bassa che sia con il fotovoltaico di quella corrente che utilizzano immettendola in rete.

PostPosted: Mon 07 April 2008; 22:23
by S-Bahn
Quello che scrivi tu è logico e credibile, diversamente da quanto ha scritto federico_2: la maggior parte delle imprese che producono pannelli solari fotovoltaici li producono usando energia prodotta dai loro pannelli che fa il paio col metrò che va ad energia solare

PostPosted: Mon 07 April 2008; 23:38
by skeggia65
dedorex wrote:
Il sole sarà il futuro, senza alcun dubbio (vedi lettera di un migliaio di scienzati contro il nucleare). I problemi da risolvere sono invece legati all'accumulo per la notte e i giorni senza luce: se la produzione solare sarà in % molto elevata, si spegneranno gli impianti a combustibile fossile che non potranno essere riaccesi troppo velocemente. Per darvi un'idea del problema, poco tempo fa in germania il prezzo alla borsa elettrica è esploso perchè ci sono stati giorni di poco vento, e la componente da generatori eolici, che là rappresentano un buona fetta della produzione, non copriva + le necessità, e quindi scarseggiava disponibilità di corrente, con il risultato dell'esplosione temporanea dei prezzi. In pratica tanto solare, mentre strategicamente ti rende indipendente, ti espone a una fragilità congenita del sistema, a meno ovviamente di soluzioni adeguate
D'accordo, ma tra quanto?
Nel frattempo, che si fa? Se il mondo scientifico (a giudicare dal migliaio no nuke) è contrario al termonucleare, si deve restare al termoelettrico, che significa fossile, ovvero inquinamento e incertezze sulle risorse disponibili (anche se personamente credo che le stime sulla durata del petrolio siano bufale, questo prima o dopo, inevitabilmente, finirà), e dipendenza dai capricci dell'OPEC, o del Putin di turno nel caso del gas.