Trasporti a Milano

Ho letto degli articoli di giornale sulla carenza di parcheggi all'iit di Genova e considerando che si tratta di un centro con un migliaio di ricercatori penso sia interessante risolvere il problema migliorando il tpl. Il centro è in via Morego che non è servita dal tpl, ma esiste una fermata servita a 200 m. L'iit invece organizza una navetta privata ma con orari di servizio troppo ristretti. Propongo utilizzare i soldi della navetta privata per estendere l'orario di servizio della linea tpl esistente e collegare il centro di ricerca tramite un ascensore inclinato. Vorrei il parere di esperti.

Ci avevano gia' pensato. Solo che AMT voleva 240.000 euro + i ricercatori dovevano farsi il biglietto; la navetta privata costa la meta' ed e' gratis per i ricercatori.

Azienda del TPL inefficiente e fuori mercato, comune che sta a guardare, istituto di ricerca che non ha programmato e previsto nulla (e meno male che sono scienziati che fanno ricerca...).

Un bel trio...

Bisogna fare qualcosa infatti, propongo di eliminare la navetta privata in Via Morego e potenziare la linea che passa in via Mercati Generali. Per 200 m da fare a piedi sopravviveranno e se è molto pendente si può fare un ascensore inclinato... Ma ho visto dopo che il centro iit non è lontano da una ferrovia con delle fermate simil suburbane, aggiungerne una in prossimità avrebbe senso?

Bisogna conoscere il contesto per dirlo. Se è fisicamente possibile aggiungere una fermata va valutato se con la somma dell'utenza dell'istituto più quella dei "locali", si raggiunge una soglia minima di traffico.

A parte queste valutazioni per cui bisogna essere seriamente attrezzati, il magro risultato col TPL all'ultimo posto ed esercito in forma di "navette" e i conflitti sulla sosta sono il tipico esempio italiano, e in particolare genovese, di mancanza di programmazione, criteri e serietà.

Che Cingolani li tiri fuori dagli accantonamenti
http://www.roars.it/online/430-mln-acca ... -gestione/
http://www.roars.it/online/sulla-necess ... a-delliit/
http://www.roars.it/online/documento-di ... -catteneo/
e in generale
http://www.roars.it/online/?s=IIT

Come si risolve? Poi ci provo io a spiegarglielo...

Osservazioni banali

1) Via Mercati Generali è a senso unico, al ritorno il bus su cui poi torno deve passare oltre il torrente in via Sardorella e c'è quindi anche il problema di dover attraversare il torrente ed i ponti esistenti non sono vicinissimi. Inoltre da via Mercati Generali il percorso è estremamente lungo. Quella che da Google Maps sembra una strada (indicata con Passo Morego) in realtà è inutilizzabile. A monte è così:
https://www.google.it/maps/@44.4748412, ... 312!8i6656 mentre a valle in realtà sembra dia accesso solo ad una proprietà privata ed è chiusa da un cancello. Il risultato è che provenendo da Bolzaneto bisognerebbe fare almeno 1400 m considerando di scendere proprio in corrispondenza del ponte percorrendo tra l'altro questa strada: https://www.google.it/maps/@44.4767164, ... 312!8i6656


2) Nello specifico del bus non vedo a cosa serva a potenziare una linea che collega Bolzaneto, senza per altro neppure servire la stazione visto che la fermata più vicina (e solo in senso discendente) è a circa 150 m dalla stazione con una frazione piccolissima. Inoltre è eufemistico parlare di potenziamento, considerato che attualmente la linea consta della bellezza di ben 4 coppie nella sola domenica pomeriggio, come del resto la 276 che passa proprio in via Morego

ci sono post in l'Italia che non ama i mezzi pubblici

Per inciso visto che ormai il IIT è lì questo potrebbe essere uno di quei casi in cui una funivia non sarebbe poi tanto campata in aria come idea...

Già...

Anche se potrei fare un ragionamento completamente diverso... si sta ipotizzando la realizzazione di un polo tecnologico in area Expo, quale miglior sede per l'Istituto Italiano di Tecnologia?

Lì c'è tutto lo spazio che si vuole per i parcheggi

in effetti cosa ci fa "l'istituto italiano di tecnologia" tra i boschi di una collinetta della periferia genovese?

La stessa cosa cosa che ci fanno numerose industrie lombarde, dove lavorano anche migliaia di dipendenti, in mezzo alla pianura completamente scollegate da ogni mezzo pubblico e che i dipendenti raggiungono grazie alle citate navette private o, ben più frequentemente, all'auto privata.