Astro wrote:Da alumnus (come ora li chiama il Poli) penso che la sua nomea sia fortemente sopravvalutata.
Io penso proprio di no invece, che il Politecnico dia ai suoi laureati (o perlomeno era così una ventina di anni fa) una preparazione completa e ricca, non tanto tecnica quanto "culturale" in senso lato
Non saprei però se la specializzazione derivata anche dal 3 + 2 abbia ridotto e in che misura questa ricchezza
Faccio un esempio personale su un esame che reputo "formativo", scienza delle costruzizoni, obbligatorio ai miei tempi e ora non più (per gli ingegneri informatci beninteso)
Scienza delle costruzioni non serve direttamente alla carriera di un ingegnere infomatico. Ma per superare lo scritto occorre "allenaersi" a fare esercizi non difficilissimi, ma che richiedono attenzione e concentrazione in altissimo grado, e a farli velocemente. Le doti che alleni in questo modo assomigliano molto a quello che devi fare davvero quando lavori, anche se magari invece di calcolare gli sforzi di un'iperstatica stai modellando un database, debuggando un programma o progettando uno script di installazione