Tornelli sui bus di Torino

Trasporti urbani in altre citta'

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Tornelli sui bus di Torino

Postby teo » Thu 20 September 2007; 20:50

Oggi mentre scorreva la rassegna stampa del TG5 ho notato su un quotidiano l'intenzione di mettere i tornelli sui bus di Torino. Sarei curioso di vedere che ne viene fuori (macello)
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Postby S-Bahn » Thu 20 September 2007; 20:52

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Postby janmnastami » Sun 23 September 2007; 2:00

io ho sempre il terrore che il tornello sia bloccato, di arrivare di fretta e di schiantarmi contro quello! per me è assurdo mettere i tornelli sui bus, ci vorrebbero minuti per far passare tutti durante le ore di punta
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Postby teo » Sun 23 September 2007; 8:33

L'unica cosa sarebbe fare una specie di mini mezzanino alla fermata del bus o del tram con tornelli. Idea troppo fantasiosa forse? :roll:
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Postby Coccodrillo » Sun 23 September 2007; 9:55

Lo fanno a Istambul su una tranvia tradizionale e in molti sistemi di BRT (Curitiba, Bogotà, Quito, ...).
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Postby The Boss » Sun 23 September 2007; 10:39

Sarebbe un'ottima idea mettere i tornelli sui bus, o creare una linea sperimentale con i minimezzani (molto bello quello di vetro della prima foto che s'è nel collegamento di Coccorillo). O altrimenti fare con su alcune linee di NY, dove aprono solo la porta anteriore per far salire i passeggeri, e li devono obliterare sotto il controllo dell'autista; renderebbe tutto più lungo, ma serebbe molto bello avere un sistema del genere!
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Postby Coccodrillo » Sun 23 September 2007; 10:48

Pessima idea. Meglio 3 porte banalizzate per bus e controlli frequenti.

Non come in Germania, dove al contrario dell'Italia le metropolitane sono senza tornelli ma sui bus l'autista controlla i biglietti.
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Postby EuroCity » Sun 23 September 2007; 10:51

Mi ricordo che quando abitavo in Danimarca, da bambino, c'era il sistema opposto, per così dire: si mettevano direttamente le monete per pagare la corsa in un contenitore a lato dell'autista, prima di scendere; originale, a dir poco.

Idem per gli abbonati: si faceva vedere il tesserino prima di scendere, non prima di salire.

Insomma, forse, un sistema più basato sulla fiducia; non esistevano nemmeno i controllori, se ricordo bene...
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Postby skeggia65 » Sun 23 September 2007; 23:15

^^ E' una variante del sistema nato con le PW, e cioè il pagamento al passaggio (PAYS, Pay As You Pass), che permetteva una maggiore velocità rispetto al sistema di pagamento all'entrata (PAYE, Pay As You Enter). Resta a vedere se l'autista controlla che sia effettivamente effettuato il pagamento, ma se è l'autista stessoa dover gestire la cosa le perdite di tempo sono identiche.
La fiducia non c'entra. Sulle PW, in origine, pagavi all'esattore posto appena prima della porta centrale. Salivi davanti e ti spostavi verso il dietro. Se dovevi fare una tratta lunga passavi dall'addetto, pagavi e ti accomodavi sui divanetti posteriori, altrimenti pagavi e poi scendevi.
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Postby S-Bahn » Mon 24 September 2007; 10:08

Come curiosità:
Sulla Clelere MI-MZ (la linea che mi ricordo, ma penso su tutto l'extraurbano), salivi e ti sedevi tranquillamente. Poi arrivava il bigliettaio con la sua borsa di cuoio a farti il biglietto.

Certo che la comodità di non aver nessun problema di rivendite, acquisti a terra, macchinette è di un livello qualitativo incredibile.
Ogni autobus aveva biglietteria e ufficio informazioni aperti sempre! Possiamo surrogare finchè vogliamo, ma è un'altra cosa, anche se la situazione attuale non è una scelta, è una necessità economica.
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Postby msr.cooper » Mon 24 September 2007; 21:12

Senza evocare i tempi antichi (scusa Marco :wink: ), tuttora a Londra sul DLR esiste il controllore (quasi) fisso, e sulle tranvie di Stoccolma il controllore c'è sempre (tanto che non ci sono obliteratrici, se non ricordo male).
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Postby Coccodrillo » Mon 24 September 2007; 21:27

Sugli autobus fra Chiasso e Mendrisio, una linea di fatto urbana, a volte c'è ancora il controllore, nelle ore di punta (nel resto della giornata i biglietti li fa l'autista). Sembra quasi assurdo vedere un moderno autobus Mercedes Citaro con 4 posti a sedere sacrificati per la presenza del tavolino del controllore...
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Postby EuroCity » Tue 25 September 2007; 17:47

skeggia65 wrote:E' una variante del sistema nato con le PW, e cioè il pagamento al passaggio (PAYS, Pay As You Pass), che permetteva una maggiore velocità rispetto al sistema di pagamento all'entrata (PAYE, Pay As You Enter). Resta a vedere se l'autista controlla che sia effettivamente effettuato il pagamento, ma se è l'autista stessoa dover gestire la cosa le perdite di tempo sono identiche.


Ad Århus, mi ricordo che il contenitore in questione era cilindrico e trasparente, con un'apertura alla sommità, che probabilmente faceva passare solo le monete di taglia adatta (un tot di corone, o giù di lì, non mi ricordo più); poi, una volte inserite, l'autista stesso premeva un pulsante alla base, che faceva andare giù l'importo nella "cassaforte" (se così si può dire).

Gli autobus, gialli (o quasi arancioni), erano costruiti dalla (British?) Leyland.

Certo, l'evasione era ridotta al minimo od addirittura inesistente: al massimo, si assisteva a qualche ragazzata; del resto, c'era anche una politica sociale ben più seria di oggi, per cui tutti si potevano permettere di andare in autobus, più o meno (inizio/metà anni '70).
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Postby skeggia65 » Wed 26 September 2007; 0:19

^^ Nel Pleistocene, più o meno. :wink:
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Postby EuroCity » Wed 26 September 2007; 12:45

Ma era tutto ben integrato nella "plancia" del conducente, anche da un punto di vista del design: certo, era sempre un sistema manuale, invece che automatico, questo sì.

Però, forse, c'erano anche ritmi di vita più rilassati, ai tempi; idem in Italia ed altrove: non eravamo ancora nel regno del virtuale!

A Gävle (in Svezia), la città di mia madre, invece si usava il sistema più tradizionale di entrare davanti, col conducente che espletava anche la biglietteria (nel senso proprio dell'acquisto): infatti, ai tempi mi sembrava molto meglio il sistema della capitale dello Jutland, anche più "ecologico", perché faceva comunque a meno della biglietteria cartacea (i "biglietti", in effetti, erano i contanti pagati, né più né meno); e molto più veloce, tutto sommato.

Il Pleistocene di ritorno lo vedrei, invece, nella forzata tornelleria e controlleria (in senso lato) odierna, dove incredibilmente si pensa prima ai soldi e poi al servizio offerto: vuol dire che certe garanzie - una volta forse date per scontate - di tipo economico-sociale sono poi cadute, purtroppo...
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