Trasporti a Milano

In un sistema automatico qual è il reale risparmio dimezzando le frequenze in morbida, visto che i costi fissi e i costi di personale rimangono totalmente invariati al variare delle frequenza?

Non è tanto il macchinista che ti costa, ma quello del parco treni , usura, manutenzione e ovviamente energia.

Veramente è proprio il contrario. La voce principale nei costi di qualsiasi azienda di trasporto è proprio il costo del personale

Certo ferro84, lo so che non è gratis, osservavo però che la maggior parte dei costi (quanto, appunto?) sono costi fissi non dipendenti dalla frequenza.
N.B. quando rispondi al messaggio subito sopra basta "rispondi" invece di "citazione" per non riportare inutilmente tutto il testo che c'è pari pari poche righe sopra

Edit Contemporaneo a Fra

scusami

Comunque ripeto la mia non vuole essere una critica, anzi adoro la metro di Brescia, è fantastica ed efficente mi chiedevo solo se economicamente sostenbile, a quanto pare si, ottimo

Bisognerebbe avere un numero preciso per valutare, un'impressione saltuaria a occhio non basta.

Edit: qui si parla di 41mila pax al giorno, ovvero si sfiorano i 3mila pax per km di lunghezza.

Per fare un raffronto, secondo de.wikipedia, la metrò di Helsinki porta 174mila pax al giorno medi, ovvero 8.200 pax al chilometro.

@ferro84: praticamente tutti i servizi tpl sono sussidiati e non si mantengono da soli

Certo certo ma le economie esterne di un servizio dipendono dalla sua utilità, è nel complesso che si ammortizzano i costi.

Economicamente sostenibile non significa necessariamente in pareggio, cosa che difficilmente avviene.
Significa che si hanno soldi a sufficienza per finanziare il servizio e che si decide di farlo, specie se il servizio è efficace e apprezzato.
Poi certamente più è economicamente efficiente e più è sostenibile perché richiede meno risorse esterne.

No, nel senso che lo Stato quando costruisce un infrastruttura sa che crea delle economie esterne, una metro crea valore immobiliare nelle zone dove insiste, aiuta i trasporti e le attività commerciali (più commercio, più incassi più tasse), crea meno inquinamento (meno spese sanitarie), aiuta lo sviluppo cittadino aumentandone l'attrattività, eventualmente il turismo ecc.
SOno le economie esterne, quindi un'infrastruttura sebbene non possa da sola essere mai economicamente sostenibile, è nell'ampio raggio che ha la sua ragion d'essere, quindi il suo effettivo utilizzo è l'unico modo per attirare tutto quel circolo vizioso positivo che rende l'opera pubblica economicamente sostenibile.

Vero, almeno in parte, ma è difficile da calcolare e soprattutto da ripartire.
Sui vantaggi voglio fare un esempio cinico, ma concreto. Meno inquinamento significa meno spese sanitarie nel breve, ma significa anche più aspettativa di vista e quindi più spesa sanitaria nel lungo termine e più pensioni erogate. Dal punto divista meramente contabile non è evidentemente un vantaggio.

Falso, perché normativamente ormai l'età pensionabile è legata all'aspettativa di vita.

Peccato che la disponibilità dei posti di lavoro non sia legata anch'essa all'aspettativa di vita per cui se con una vita più lunga l'uscita dal mondo del lavoro si allunga in proporzione ci saranno ugualmente in proporzione più disoccupati che si contenderanno più o meno la stessa quantità di lavoro disponibile che viene liberato sempre più tardi.

Sono stato ieri per la prima volta nella metropolitan di Brescia.
Da un punto di vista tecnico è identica a M5 di Milano, sostanzialmente. Presa in piena punta sia all'andata sia al ritorno, ben frequentata senza essere sovraffollata attese molto ridotte. In compenso logo strano (perchè non uniformare la M in tutta Italia?), segnalazione carente partendo dalla stazione, profondità notevole in centro. Una curiosità: non è "tornellata" per cui il biglietto va obliterato in una macchinetta tipo quelle degli autobus, al livello del mezzanino