Nel paradiso degli ingegneri non dovrebbe consumarsi proprio né l'una né l'altra perché la ruota dovrebbe rotolare senza strisciare, ma, sfortunatamente, questo non avviene mai...
I due acciai devono avere caratteristiche un po' diverse: la ruota dovrebbe essere indeformabile, mentre, suppongo, che nella rotaia sia tollerata e anzi apprezzata una maggiore "flessibilità" e quindi dei due dovrebbe essere il più tenero.
Per di più per le rotaie e per le ruote si adottano due procedimenti di realizzazione completamente diversi, le rotaie si ottengono per laminazione (che le rende più "flessibili"), mentre le ruote mi sembra siano fatte per fonderia.
Detta così sembrerebbe che le rotaie si usurino più facilmente delle ruote, invece non credo proprio sia così: la rotaia, infatti, entro certi limiti può anche deformarsi irreversibilmente (tant'è che in alcune nomenclature per identificare gli acciai per rotaie si associa un valore che indica il carico di rottura e non quello a cui l'acciaio inizia a deformarsi irreversibilmente), invece la ruota deve appunto essere il più circolare possibile e, quindi, anche se, magari, rispetto alla rotaia, ha subito delle deformazioni minori la si tornisce.
Spero di non essere stato troppo contorto!!
P.s. se tu parlando di acciaio "tenero" volevi sapere qual'era la differenza (numerica) tra le percentuali di carbonio presenti, questo proprio non te lo so dire, a occhio direi che l'acciaio delle rotaie ha meno carbonio di quello delle ruote, ma bisognerebbe scoprire che acciaio è e andare a vedere sulla letteratura!