Studio sugli effetti della galleria di base del Lötschberg sul modo di viaggiare
Ittigen, 21.09.2012 - Dall’apertura della galleria di base del Lötschberg nel 2007, in Vallese è aumentato sia il turismo giornaliero che quello su più giorni. L’apertura ha inoltre contribuito a una crescita dinamica nell’agglomerato di Briga-Visp-Naters. I temuti svantaggi per la Kandertal sono invece minimi. Questo è quanto emerge da uno studio commissionato dalla Confederazione e dai Cantoni di Berna e del Vallese, che conferma quanto dimostrato anche dall’esperienza, ovvero che le nuove infrastrutture di trasporto non invertono le tendenze esistenti, ma piuttosto le rafforzano.
«In che modo avrebbe viaggiato se non fosse stata costruita questa galleria?»: questa è una delle domande che sono state poste per capire gli effetti della nuova galleria di base del Lötschberg. Circa due terzi dei passeggeri intervistati hanno risposto che il loro comportamento in materia di viaggi sarebbe stato lo stesso; avrebbero infatti viaggiato comunque in treno, sulla vecchia linea. Il rimanente terzo avrebbe perlopiù scelto un percorso alternativo o rinunciato del tutto al viaggio. Circa 500 passeggeri su un totale di 12 000, infine, avrebbero preferito l’automobile al treno. La ricerca di ampio respiro è stata condotta su mandato della Confederazione e dei Cantoni di Berna e del Vallese tra l’inizio del 2011 e l’estate del 2012 dalla società di consulenza zurighese Ernst Basler + Partner.
Complessivamente, a seguito della costruzione della galleria di base del Lötschberg i vantaggi per i passeggeri sono aumentati. A trarne maggiori benefici è stato, secondo le aspettative, il Cantone del Vallese. Tuttavia, mentre ci si aspettava che la crescita si sarebbe limitata al turismo giornaliero, si è registrato un chiaro aumento anche del numero di pernottamenti. Come previsto, è aumentato anche il traffico pendolare tra il Vallese e la regione di Thun/Berna. Con circa 800 persone che percorrono giornalmente la nuova tratta per motivi di lavoro o di formazione, la loro quota rispetto al totale dei passeggeri è tuttavia rimasta relativamente contenuta.
Le ricadute più marcate si sono avute, come previsto, nell’agglomerato di Briga-Visp-Naters, dove la galleria ha contribuito alla crescita demografica e a un’intensa attività edilizia. Di tutti i nuovi residenti dell’agglomerato, tuttavia, non più del 15 per cento ha addotto motivi legati alla galleria di base del Lötschberg per spiegare il proprio trasferimento. Ciò conferma quanto già rilevato da precedenti analisi ex-post: l’effetto principale delle nuove infrastrutture di trasporto è il rafforzamento delle tendenze già in atto.
Il timore che nella Kandertal il nuovo collegamento avrebbe potuto avere ripercussioni negative sul turismo non ha trovato riscontro nella realtà, e secondo lo studio ciò è dovuto alle misure adottate. Il «Lötschberger», che circola a scadenza oraria, costituisce un’offerta attrattiva. Al contempo sono state rafforzate le misure di marketing e nuove offerte, come ad esempio la serra del Tropenhaus di Frutigen, hanno attirato nuovi visitatori.
L’impatto della nuova galleria di base sull’ambiente è relativamente contenuto. Gli interventi nelle zone dei portali sono stati attutiti grazie ad adeguamenti al progetto, e inoltre sono state adottate misure di compensazione. In prossimità del portale sud, ad esempio, è stato possibile trovare un modo di compensare i dissodamenti nelle aree boschive e, al contempo, creare un collegamento tra spazi vitali per la fauna fino a quel momento isolati. Grazie al trasferimento dei treni dalla tratta di montagna alla galleria di base è stato inoltre possibile ridurre il rumore e, sebbene in misura minima, favorire il passaggio dalla strada alla rotaia.
Lo studio non si è occupato degli effetti della nuova opera sul traffico merci. Questi ultimi vengono analizzati nel dettaglio nel rapporto sul trasferimento del traffico pubblicato ad anni alterni.
Alp Transit Sud Lugano-Chiasso
Il progetto AlpTransit Sud (ATS) concretizza la pianificazione dei raccordi a sud della Nuova ferrovia transalpina (NFTA) e della sua annessione alla rete ferroviaria italiana ad alta velocità.
Con il rapporto di sintesi riguardante il nuovo collegamento ferroviario Lugano-Chiasso si concludono gli studi preliminari sui raccordi a sud della NFTA. Sulla base dello studio di opportunità, che intendeva confrontare le varianti per evidenziarne e valutare i vantaggi e gli svantaggi secondo una serie di indicatori di sostenibilità per l'ambiente, l'economia e la società, le parti si sono così pronunciate sul mantenimento rispettivamente lo stralcio delle stesse e si sono accordate sui prossimi passi. Delle quattro varianti originarie, tutte tecnicamente fattibili, accolgono i favori del Gruppo di accompagnamento di Confederazione, FFS e Canton Ticino le varianti a minor impatto paesaggistico.
Alptransit verso Sud dal 2040
Il Consiglio federale risponde a un'interpellanza di Roberta Pantani (Lega)
BERNA - La prosecuzione di Alptransit verso Sud (ATS) non sarà realizzata prima del 2040. È quanto afferma il Consiglio federale, rispondendo a un'interpellanza della consigliera nazionale Roberta Pantani (Lega). La deputata ticinese chiede al Governo se si è pensato, prima di un'eventuale realizzazione del potenziamento dell'asse autostradale Chiasso-Lugano, a pianificare in modo efficiente e tempestivo la realizzazione dell'ultima tratta ferroviaria di AlpTransit fino alla cittadina di confine. Le previsioni di traffico ferroviario elaborate dall'Ufficio federale dei trasporti - afferma il governo - mostrano che la tratta Lugano-Chiasso riuscirà a smaltire l'aumento del traffico fino al 2030.
Infatti, la strategia per la rete ferroviaria elaborata nel quadro di AlpTransit prevede una ripartizione del traffico su tre assi (Lötschberg/Sempione, San Gottardo/Chiasso e San Gottardo/ Luino) di nove tracce merci per ora e direzione. Di queste, 3 attraverso il Lötschberg/Sempione, 2 sulla linea di Luino e 4 su quella di Chiasso. Con questa ripartizione, la capacità della linea è garantita fino al 2030. La realizzazione della prosecuzione ATS si renderà necessaria solo in caso di un ulteriore aumento di due tracce per ora e direzione sulla linea del San Gottardo via Chiasso. La fattibilità di una variante sotterranea della linea ATS - non realizzabile a tappe e comunque non prima del 2040 - è dimostrata da accertamenti geologici. I costi previsti ammontano a circa 5 miliardi di franchi.
14.02.2013 - 18:06
Viersieben wrote:Fantasiosi treni-navetta degli anni '60: http://retro.seals.ch/digbib/view?rid=s ... &id2=&id3=
AlpTransit a Sud di Lugano
Berna dovrà rivedere i suoi piani, quando esclude il completamento di Alptransit, prima del 2040, tra Lugano e Chiasso. È il commento di Marco Borradori. Insoddifazione anche da parte dei comuni toccati.
Return to Trasporto ferroviario
Users browsing this forum: No registered users and 9 guests