Napoli-Portici

Trasporto ferroviario

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Re: Napoli-Portici

Postby Trullo » Fri 06 November 2009; 13:04

midlander wrote:Invece è vero che i 'piemontesi' hanno preso il modello di stato che era loro più vicino, quello centralizzato francese, e lo hanno impiantato pari, mentre probabilmente un modello svizzero o tedesco sarebbero stati migliori.

Pienamente d'accordo
midlander wrote:E' anche vero che svizzera e germania nascono per aggregazione, non per conquista, e senza il colpo di mano dei piemontesi non avremmo avuto l'unità d'italia.
Insomma, è un casino (si può dire insomma?)

Nì. Nel senso che il regno di Prussia ha svolto un ruolo molto simile a quello del Piemonte, nell'unificazione. E che questa unificazione, in Italia come in Germania, è stata accompagnata dalle conquiste militari.
Piuttosto, la differenza grossa che vedo è che gli stati e staterelli tedeschi preunitari erano divisi ma comunque indipendenti, mentre l'Italia scontava secoli di dominazione straniera (in Lombardia fino al 1859) che hanno creato, forse, la mancanza di senso dello stato e del pubblico, che esistono invece in quasi tutti i paesi europei (e che non esistono, esattamente come da noi, nelle repubbliche latinoamericane reduci dalla dominazione spagnola o portoghese, nonostante siano passati oltre due secoli)
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Re: Napoli-Portici

Postby midlander » Fri 06 November 2009; 13:07

Eurocity, sto solo dicendo che non c'erano le condizioni politiche economiche e neanche culturali perché si creasse una situazione come quella che intendi.
I tentativi di riforma a base regionale ("federalismo") stanno andando come sappiamo.

EuroCity wrote:* Alias predominanza fin troppo eccessiva di soldi e potere, ecc. ecc.: cioè il lasciarsi regredire, in altre parole.


tranquillo, ancora qualche decennio poi c'è il primo contatto con i vulcaniani e cambia tutto :wink:
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Re: Napoli-Portici

Postby EuroCity » Fri 06 November 2009; 13:16

Hehe - magari...! :mrgreen:

A parte gli scherzi, forse l'umanità diventerà davvero più libera ed unita allo stesso tempo quando si andrà nello spazio: sul serio, intendo, non con il ritmo ridicolo di oggi; ed eventuali contatti con alieni - se pacifici! - ovviamente potrebbero catalizzare meglio tutto ciò.

Ma anche restando sulla nostra cara e vecchia Terra ci potrebbero comunque essere nuove stagioni "rivoluzionarie", con i relativi salti di qualità...

(Scusate l'OT: ma questi discorsi mi appassionano...)

Riguardo al cosiddetto senso dello stato, se inteso come convivenza civile attiva, ovviamente potrebbe benissimo esserci anche in un contesto federale: anzi, sarebbe ben più partecipato e direttamente democratico, per così dire.
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Re: Napoli-Portici

Postby midlander » Fri 06 November 2009; 13:37

Trullo wrote:Piuttosto, la differenza grossa che vedo è che gli stati e staterelli tedeschi preunitari erano divisi ma comunque indipendenti, mentre l'Italia scontava secoli di dominazione straniera (in Lombardia fino al 1859) che hanno creato, forse, la mancanza di senso dello stato e del pubblico, che esistono invece in quasi tutti i paesi europei (e che non esistono, esattamente come da noi, nelle repubbliche latinoamericane reduci dalla dominazione spagnola o portoghese, nonostante siano passati oltre due secoli)

ma proprio la lombardia dovevi prendere come massimo esempio di mancanza di senso dello stato :lol:
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Re: Napoli-Portici

Postby Trullo » Fri 06 November 2009; 13:41

La mancanza (o carenza) di senso dello stato è una caratteristica italiana, non lombarda.
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Re: Napoli-Portici

Postby midlander » Fri 06 November 2009; 16:48

Trullo wrote:La mancanza (o carenza) di senso dello stato è una caratteristica italiana, non lombarda.

quello che volevo dire è che secondo me dominazione straniera e scarso senso dello stato c'entrano poco. Non cadiamo nella trappola della propaganda rinascimentale: le due sicilie erano indipendenti da almeno due secoli (a parte la parentesi napoleonica) ma non mi pare che questo abbia fatto differenza. la toscana era indipendente, e così pure lo stato pontificio, da roma alla romagna. E il piemonte.
Insomma, mi pare che hai preso l'unica regione che all'unità d'italia era "in mano allo straniero"
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Re: Napoli-Portici

Postby friedrichstrasse » Fri 06 November 2009; 16:52

Anche Norvegia, Finlandia, Cecoslovacchia sono state per secoli in mano a potenze straniere, fino a ben dopo l'unità d'Italia.
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Re: Napoli-Portici

Postby Trullo » Fri 06 November 2009; 16:55

Avete ragione entrambi. La dominazione straniera non spiega il fenomeno (controesempi che avete fatto voi) come non lo spiega l'unità politica recente (controesempio tedesco). Fatto sta che c'è una differenza abbastanza netta, su questo fenomeno, tra Italia da un lato e la maggior parte dei paesi europei (Spagna e Portogallo compresi) dall'altro
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Re: Napoli-Portici

Postby midlander » Fri 06 November 2009; 18:16

Trullo wrote:Avete ragione entrambi. La dominazione straniera non spiega il fenomeno (controesempi che avete fatto voi) come non lo spiega l'unità politica recente (controesempio tedesco). Fatto sta che c'è una differenza abbastanza netta, su questo fenomeno, tra Italia da un lato e la maggior parte dei paesi europei (Spagna e Portogallo compresi) dall'altro

nel mio piccolo posso dirti che sicuramente c'entra la cultura cattolica in confronto a quella protestante, che mette il focus molto più sulla responsabilità del singolo ed è più vicina al concetto moderno di cittadino. Poi sicuramente il campanilismo che sposta la responsabilità da enti più lontani e astratti tipo 'gli amministratori' alla famiglia e al gruppo sociale. Una volta su un forum ho proposto l'idea che al sud pesa una certa mentalità da spagna del '500 e ho ottenuto un certo riscontro da utenze del sud, ma è un discorso difficile da affrontare senza che finisca a insulti..
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Re: Napoli-Portici

Postby Trullo » Fri 06 November 2009; 18:22

Va detto che lo trovo lo stacco tra Italia del nord e del sud, pur innegabile, trascurabile da quello per esempio tra Spagna e Italia del nord
Insomma, in soldoni. Se da Milano vado a Madrid mi sembra (mediamente e senza parlare dei singoili, naturalmente) di fare un passo avanti, quanto a rispetto delle regole, convivenza civile, qualità e rispetto di ciò che è pubblico. Se vado a Bari mi sembra di fare un passo indietro 8sempre mediamente), ma di entità minore del passo avanti che faccio se vado a Madrid

E la Spagna è un paese mediterraneo e cattolico
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Re: Napoli-Portici

Postby midlander » Fri 06 November 2009; 18:43

Trullo wrote:Se vado a Bari mi sembra di fare un passo indietro 8sempre mediamente), ma di entità minore del passo avanti che faccio se vado a Madrid

E la Spagna è un paese mediterraneo e cattolico

ho visto madrid ed è una città splendida, mitteleuropea. bari la conosco solo per la stazione e per la fama quindi non so pronunciarmi.

la grossa differenza tra noi e la spagna è che la spagna ha una tradizione di stato unitario lunga 500 anni, paragonabile a quella di francia e inghilterra (ma non germania). E che è in pieno risveglio sociale dopo una lunga dittatura. Comunque la tua è un'ottima osservazione.
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Re: Napoli-Portici

Postby friedrichstrasse » Fri 06 November 2009; 22:05

C'è una gran differenza anche fra Milano e le altre città della Lombardia e del Norditalia, probabilmente dovuta al fatto che Milano ha attirato nei decenni passati, e continua ad attirare, gente da molte regioni d'Italia.
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Re: Napoli-Portici

Postby skeggia65 » Sat 07 November 2009; 0:25

Trullo wrote:........Se da Milano vado a Madrid mi sembra ..... di fare un passo avanti, quanto a rispetto delle regole, convivenza civile, qualità e rispetto di ciò che è pubblico. Se vado a Bari mi sembra di fare un passo indietro ......
E la Spagna è un paese mediterraneo e cattolico

Non credo c'entrino Cattolicesimo e mediterraneità (si dice così?), il senso civico è conosciuto più o meno ovunque, tranne che in Italia, dove manca, guarda caso, un'adeguata repressione dei comportamenti antisociali.
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Re: Napoli-Portici

Postby indaco1 » Sat 07 November 2009; 4:19

Tornando a parlare di treni antichi..... forse lo sapete gia' ma io l'ho scoperto recentemente.

La prima vera locomotiva elettrica moderna, e relativa linea elettrificata, e' stata ... indovinatedove....quella della Valtellina.

Quoto dalla Wikipedia in Inglese, per evitare qualunque dubbio campanilistico sulla cosa:

http://en.wikipedia.org/wiki/Locomotive#Electric
In 1894, a Hungarian engineer Kálmán Kandó developed high-voltage three phase alternating current motors and generators for electric locomotives; he is known as the father of the electric train.[13] His work on railway electrification was done at the Ganz electric works in Budapest. The first installation was on the Valtellina line, Italy, in 1902. Kandó was the first who recognised that an electric train system can only be successful if it can use the electricity from public networks. After realising that, he also provided the means to build such a rail network by inventing a rotary phase converter suitable for locomotive usage.


http://en.wikipedia.org/wiki/K%C3%A1lm% ... 3%B3#Italy
Under his leadership the Ganz factory began work on three-phase haulage for railways. Based on their design, the Italian Valtellina railway line was electrified in 1902 and became Europe's first electrified main railway line.


Image

Era gia' un vero coccodrillino preistorico!! :mrgreen:

Elettrificazione trifase e doppia catenaria, ma gia' moderna.

Ecco la pagina in italiano: http://it.wikipedia.org/wiki/Locomotiva_FS_E.430
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Re: Napoli-Portici

Postby EuroCity » Sat 07 November 2009; 16:24

[Modalità invettiva :twisted: ]

A proposito, anche agli albori - ottocenteschi - delle ferrovie e delle automobili, se non erro, c'era la propulsione elettrica come ottima alternativa: ma allora come mai poi non è diventata mainstream anche in campo automobilistico, invece che solo una nicchia? Forse banali "interessi" (non certo per il futuro dell'umanità) economico-finanziari in campo petrolifero? Beh, forse allora - ed alla buon'ora! - sarebbe davvero l'ora di cambiare le cose (ed anche finalmente, verrebbe da dire...)!

... Banali motivi di convenienza economica (alias capitalismo autoreferenziale passivizzante, per non dire di peggio)?

Peccato, perché si è perso un secolo o giù di lì andando dietro al vapore ed ai motori termici; quando invece, se ci si fosse impegnati sul serio nell'energia elettromagnetica, si poteva forse arrivare alle stelle (e non solo in senso figurato)...

Chissà che ne penserebbe Nikola Tesla (di un mondo che potrebbe essere ben più progredito di quel che purtroppo "è")...

[/Modalità invettiva :twisted: ]

P.S.: Beh, nel frattempo consoliamoci coi treni maglev: anche se poi non sono "futuribili" più di tanto...
Last edited by EuroCity on Sat 07 November 2009; 18:47, edited 1 time in total.
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