FS: Ma dov'è finita la libertà di viaggiare?!?

Trasporto ferroviario

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Postby fra74 » Tue 19 June 2007; 20:54

No, le cose sono più complesse e dipende dal tipo di tariffa.

Riassumo:
tariffa flexi: due cambi di prenotazione gratuiti prima della partenza, uno nelle 24 ore successive alla partenza del treno

tariffa standard: due cambi di prenotazione gratuiti prima, uno gratuito nelle 3 ore successive alla partenza

tariffa amica: un solo cambio di prenotazione gratuito, ma solo se ci sono disponibili posti alla tariffa amica, se non ci sono si paga la differenza rispetto al prezzo intero più un diritto di modifica pari al 20% dell'importo del biglietto (ma fino ad un max di 3 euro). Dopo la partenza niente cambi

tariffa socio: come la amica ma con due cambi di prenotazione.

Facile no?
:x
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Postby skeggia65 » Wed 20 June 2007; 0:21

brianzolo wrote:Fs: nostre tariffe piu' basse in Ue
Il Governo ha dato condivisione di massima a piano 2007-2011
19-06-2007 16:04


(ANSA) - ROMA, 19 GIU - Le tariffe delle Fs italiane sono inferiori dal 30 al 50 per cento rispetto agli altri operatori europei. Lo ha detto il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa annunciando che il governo ha gia' dato una condivisione di massima al piano industriale 2007-2011 delle Fs. 'Le tariffe sono ferme dal 2001 salvo un aumento recente'-ha aggiunto- Tra gli altri problemi annosi, anche regole di ingaggio particolarmente svantaggiate rispetto agli altri operatori europei'
:roll: recidivo
"REgole di ingaggio"? :shock:

Noto che il governo "amico" della gente aumenterà il costo dei biglietti...
Ovvio, Padoa Schioppa & Co han bisogno di danari......la quantità industriale di carta igienica e farmaci anti dissenteria stan minando i loro portafogli...
Articolo 21
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Postby brianzolo » Mon 25 June 2007; 13:53

Roma, 25 giu. (Apcom) - E' ripartita la circolazione dei treni alla stazione Tiburtina dopo il blocco causato dall'occupazione dei binari di un gruppo di pendolari, poi identificati dalle forze dell'ordine. I passeggeri senza biglietto non sono ripartiti, mentre gli altri sono stati fatti risalire su altri treni diretti alle destinazione prescelte.

Trenitalia sta smaltendo i pesanti ritardi dei treni sulla direttrice tirrenica, che hanno raggiunto punte fino a sei ore. Da questa mattina alle 4 circa 200 persone avevano bloccato i binari dello scalo causando fortissimi ritardi nel traffico ferroviario.

Da quanto si era appreso da fonti vicine a Ferrovie dello Stato, si sarebbe trattato di pendolari settimanali che la domenica notte partono da Salerno e da Napoli per andare a Milano. Ai controlli fatti a Napoli è risultato che molti dei pendolari avevano pagato il biglietto soltanto fino a Roma e arrivati alla stazione Tiburtina sono stati pregati di scendere o di pagare il biglietto per la tratta Roma-Milano. Dopo questa richiesta, le 200 persone sono scese dal convoglio bloccando i binari. In pratica, sembra che Ferrovie dello Stato fino al 2005 avessero un accordo con la Regione Campania per la riduzione del costo del biglietto per i pendolari. Scaduto questo accordo, si è aperto un contenzioso che va avanti da tempo


pendolari salerno-milano :roll: mah
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Postby friedrichstrasse » Mon 25 June 2007; 15:16

Dal sito del Corriere:
Sei mesi fa - spiegano i pendolari - il biglietto che da 3 anni ci permette di attraversare l'Italia a 15 euro invece di 40, non è stato rinnovato da Trenitalia. Inoltre il treno delle 23 da Napoli è stato eliminato».


«Io guadagno 500 euro al mese - ha spiegato uno di loro - ho bisogno del biglietto a prezzo ridotto. Ci hanno controllato tante volte - ha continuato - anche mentre dormivamo».


A sostegno della protesta dei pendolari interveniva anche una nota della Cgil Campania: «Aver eliminato le misure a sostegno della mobilità dei pendolari, adottate a suo tempo per alleggerire i costi di trasporto, è assurdo». Il sindacato ricorda che «le facilitazioni erano frutto di una convenzione tra la Regione Campania e Trenitalia» e chiede al vertice delle Ferrovie «che vengano al più presto riattivate le misure, anche con il sostegno della stessa Regione, come atto di giustizia e di solidarietà verso i pendolari».


Non commento, perché mi sono appena tagliato le vene e non riesco a scrivere... :evil: :evil: :evil:
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Postby msr.cooper » Mon 25 June 2007; 15:20

brianzolo wrote:pendolari salerno-milano :roll: mah

Scusa ma non lo sai? Io ho fatto il triennio a Lisbona e la specialistica la sto facendo a Kiev. Ovviamente andando avanti ed indietro tutte le settimane! Non capisco chi si ostina a dire che il corridoio 5 non serve!!!
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Postby brianzolo » Mon 25 June 2007; 15:24

follia pura
700km+700km la settimana per mangiarsi la pizza verace nel week-end?
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Postby danny1984 » Mon 25 June 2007; 17:03

Sarò cinico ma mi è stato insegnato che se qualcosa non posso permettermela, non posso averla.
Se non ci si riesce a pagare il viaggio tutte le settimane dal luogo di lavoro alla casa natìa, non si può farlo. Il diritto a poter stare con i propri cari non è garantito sulle spalle del resto della popolazione (anche se cmq in parte sovvenzionato). La vita è fatta di scelte e bisogna prendersi la responsabilità delle proprie.
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Postby EuroCity » Mon 25 June 2007; 19:37

C'è anche qualcosa che si chiama giustizia sociale, però: quindi, questi discorsi non dovrebbero nemmeno esistere, se le cose fossero andate diversamente.

Tutti dovrebbero essere liberi di viaggiare, indipendentemente dalle condizioni di partenza: infatti, tutti dovrebbero avere un reddito minimo garantito o qualcosa di simile.

Poi, tutto questo marketing fasullo che punta sulle tariffe, sulle classi ed i nomi stravaganti invece che sulle categorie "razionali" dei treni (S, R, IR, IC, EC, AV, ecc.), beh, lo trovo francamente ridicolo, ed anche alquanto retrogrado ed ignorante.

Fosse per me, sarebbe davvero l'ora di abolire la prima classe (o la seconda), come si fece a suo tempo per la terza: insomma, "classe" unica anche su treni ed aerei, esattamente come sulle metropolitane, i tram, gli autobus ed i taxi.

A pensarci bene, sembra incredibile che ciò non si sia ancora fatto!
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Postby friedrichstrasse » Mon 25 June 2007; 21:04

La giustizia sociale, sacrosanta, attiene a ben altri bisogni: è il diritto di tutti di avere cibo, salute, un lavoro, un tetto, un'istruzione.
NON FARE UN VIAGGIO DI PIACERE DI 800 KM ALLA SETTIMANA!!!
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Postby EuroCity » Mon 25 June 2007; 21:10

D'accordo: ma in un'ottica in cui i bisogni primari sono già soddisfatti, non ci sono motivi per cui non ci si possa anche muovere liberamente, finché il tutto è sensato ed ecologicamente/energeticamente sostenibile.

Il vero guaio, piuttosto, è che i bisogni primari non sono ancora soddisfatti, anzi le disparità ingiustificate sono in continuo aumento - altro che società "moderna", quindi!

(Poi, non è che mi riferivo a quell'episodio in particolare...)
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Postby serie1928 » Mon 25 June 2007; 23:16

^^ "Giustizia sociale"? La chiamerei concorrenza sleale di lavoratori verso lavoratori a spese del contribuente :!: :!:
Se fanno un lavoro da €500/mese vuol dire che si fanno pagare troppo poco!
Se a Milano e dintorni esiste qualcuno disposto a fare lo stesso lavoro per lo stesso stipendio, o anche per €600/mese perché far fare 1500km ad un campano?
E se questo invece non esiste, perché il campano non si fa pagare di piú, quel tanto che basta per pagarsi il viaggio a tariffa piena?

Insomma: il campano ha il lavoro perché si fa pagare €500/mese grazie alla tariffa sovvenzionata, mentre il lombardo che necessiterebbe il lavoro ma per i maggiori costi della vita non puó accettare meno di €600/mese, resta senza.

É ASSURDO :!: :!:

Capiamoci: chi ci guadagna é il datore di lavoro cha approfitta, legittimamente ben inteso, di una concezione sbagliata dello stato sociale.

Il problema é: da dove si comincia a mettere a posto le cose? Io una mezza idea ce l´ho, ma sarebbe poco "politically correct" :shock:
Abbiamo tutti fretta, e mai siamo puntuali!
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Postby skeggia65 » Tue 26 June 2007; 0:19

Un "reddito minimo garantito" farebbe fare a molti ciò che gia altri fanno con i sussidi di disoccupazione: incassare i soldi e fare un lavoro in nero (una delle vere cause del dissesto finanziario, altro che qualche caffè senza scontrino, cosa comunque sbagliata).
500€? O è un lavoro regolare, magari part time, visto lo stipendio, o è in nero (vedi discorso di prima, il datore di lavoro - in questo caso sfruttatore - non dovrebbe dartelo, tu non dovresti accettare).
Costa troppo il biglietto? Quoto Danny.
Oppure in nome di una delirante "giustizia sociale", mettiamo in condizione la mia dipendente Albanese di rientrare al Paese natio ogni settimana, con voli convenzionati a pochi €uro. O all'emigrante Calabrese di tornare al paesello ogni settimana. O al barista mio vicino di tornare a Shanghai.
Che razza di discorsi sono? Tutti possono muoversi liberamente, in base alle proprie disponibilità finanziarie.
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Postby EuroCity » Tue 26 June 2007; 7:37

Mah, direi che sono discorsi che vanno oltre lo status quo e la mentalità dominante: che vuoi farci, non tutti sono d'accordo col modo attuale - più subito che sentito con convinzione, direi! - di intendere le cose.

Ripeto: non mi rifferivo all'esempio in questione, ma a considerazioni di tipo generale ed etico!

Poi, se ognuno si fa solo i cavoli suoi, è ovvvio che nulla può funzionare, se non il distorto e formale sistema da homo homini lupus attuale.

Va bene, fine del fuori tema: tanto è inutile discutere qui di queste cose...
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Postby S-Bahn » Tue 26 June 2007; 9:34

friedrichstrasse wrote:La giustizia sociale, sacrosanta, attiene a ben altri bisogni: è il diritto di tutti di avere cibo, salute, un lavoro, un tetto, un'istruzione.
NON FARE UN VIAGGIO DI PIACERE DI 800 KM ALLA SETTIMANA!!!

Premesso che condanno quanto è successo, le cose non stanno esattamente così.
C'è gente che lavora a Milano ma non ha una casa vera e propria ma una branda su cui dormire, ed è una questione di soppravvivenza, almeno mentale, fare il fine settimana a casa.
E' gente cui questo (a torto o a ragione) è stato riconosciuto con un accordo, poi dopo che si era consolidato "un mercato" sono state cambiate le regole del gioco.
Per finire, la stessa Trenitalia che si mette a fare discorsi di "impresa che non fa servizio pubblico garantito" non ha nemmeno provato, a detta della Regione Campania, a recuperare la quota di indennizzo frutto dell'accordo.
Cioè TI non avrebbe mai nè chiesto nè incassato il contributo regionale che rendeva possibile lo sconto. Chissà se nel frattempo si sono anche dimenticati di dare la liquidazione a Catania?
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Postby brianzolo » Tue 26 June 2007; 9:52

parabola che pare OT, ma non lo è

domenica riunione condominiale per la mia casa in montagna
solito problema da 30anni la suddivisione delle spese di riscaldamento attualmente suddivise 60% a millesimi e il resto a consumo

proposta di alcuni condomini, dividiamo tutto a millesimi
io pagherei 400euro in più , praticamente il doppio, usando la casa solo in agosto e senza riscaldamente, la signora di fianco a me che si fa tutti i weekend in inverno lassù con 22 gradi in casa, (anzi lei ne vorrebbe 25 di gradi) pagherebbe la stessa cifra mia avendo la stessa metratura

fortunatamente la maggioranza la pensava come me......

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