Rientri in deposito o limitazioni improvvise

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Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby Jack_A » Sat 08 January 2011; 17:34

Apro un thread nuovo per discutere di un fenomeno di cui ho notato la diffusione negli ultimi mesi.

Quello che mi è successo molte volte (intendo dire un numero statisticamente anormale) su diverse linee sia automobilistiche che tramviarie segue più o meno questo copione:

- dopo lunga attesa alla fermata arriva il mezzo; ci si incomincia subito ad insospettire per l'approccio "lumaca" alla fermata ed eventualmente l'ingiustificato ritardo nel chiudere le porte, che magari consente di far scattare un provvidenziale rosso;
- finalmente il mezzo riparte, ma si continua a notare un'andatura eccezionalmente lenta, non giustificata dalle condizioni del traffico, in particolare nell'approccio a semafori verdi, a cui si finisce inesorabilmente per fermarsi per il sopraggiunto rosso;
- dopo un'estenuante percorso a passo di lumaca, improvvisamente l'autista/tramviere incomincia a chiamare insistentemente la centrale tramite RCC; quando finalmente riceve risposta, dichiara di portare ritardo e chiede di poter terminare/limitare;
- ricevuto l'assenso, l'autista/tramviere cambia la veletta e improvvisamente la guida diventa eccezionalmente sportiva e la flemma precedente nella chiusura delle porte alle fermate scompare, sfociando talvolta in una fretta ai limiti della maleducazione;
- giunti al punto stabilito per la limitazione, l'autista/tramviere invita i passeggeri a scendere, dichiarando invariabilmente che un'altra vettura segue a breve distanza (spesso quest'affermazione si rivela poi falsa).

Questo copione si è ripetuto per me ed anche per miei conoscenti moltissime volte, più o meno a partire da Ottobre scorso, mentre in passato solo raramente mi era capitato.

Non voglio certo generalizzare riguardo alla categoria dei conducenti, ma ho la forte impressione che sia venuto meno negli ultimi tempi un po' di rigore nel controllo da parte dell'azienda, che ha favorito il proliferare di comportamenti scorretti da parte delle mele marce. Comportamenti di cui fanno le spese i conducenti (incolpevoli) della vettura che segue, che subiscono le ire dei passeggeri.

Ho più volte segnalato i singoli episodi ad ATM sia via web che al call center ma, scaduti la tempistica prevista per la risposta, non ho ricevuto nessun riscontro.

Mi piacerebbe saper se qualcuno ha notate lo stesso fenomeno... e se qualcuno ha qualche idea riguardo ai motivi che apparentemente ne hanno incrementato la portata da qualche mese a questa parte.
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby gabri mi tn » Sat 08 January 2011; 17:55

non è per caso lo sciopero bianco di cui qualcuno mi aveva parlato per protestare contro i tempi di percorrenza troppo stretti?
Il destino trova sempre il modo di correggere la rotta.
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby S-Bahn » Sat 08 January 2011; 18:01

La centrale operativa non sa nulla di quanto succede in strada, e quando lo sa l'omertà e il fancazzismo regnano sovrani.
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby Federico_2 » Sat 08 January 2011; 18:08

E complimenti sia ai dirigenti atm che ai manovratori che osano fare questi scioperi o atti illegali. Vergogna!
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby Slussen » Sat 08 January 2011; 22:00

Non voglio difendere nessuno e men che meno le mele marce. Aggiungo solo che per una valutazione complessiva occorre sapere anche quante soste di capolinea ha dovuto saltare quel conducente.
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby S-Bahn » Sat 08 January 2011; 22:03

Di cui dobbiamo tutti ringraziare ATM e Comune per le mancate corsie preferenziali, i mancati asservimenti semaforici, i mancati rispetti dei divieti di sosta, i rallentamenti...
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby Jack_A » Sun 09 January 2011; 1:35

Slussen wrote:per una valutazione complessiva occorre sapere anche quante soste di capolinea ha dovuto saltare quel conducente.


Non per niente ho precisato che si è trattato di comportamenti deliberatamente tesi ad accumulare ritardo per ottenere l'assenso della centrale operativa ad una limitazione. Non mi sognerei mai di criticare un autista che, giunto al termine del proprio turno, avendo fatto il suo lavoro con diligenza, chieda di rientrare; questo è sacrosanto.

Accumulare deliberatamente ritardo, invece, non è mai giustificabile, non importa quante soste abbia saltato. Se c'è qualche vertenza sulle condizioni di lavoro è opportuno che venga affrontata nelle sedi opportune, non scaricando il disagio sull'utente-cittadino-contribuente.
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby Slussen » Sun 09 January 2011; 3:08

Però il conducente potrebbe - senza bisogno di una vertenza - rispettare rigorosamente le soste e l'esito sarebbe lo stesso.
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby Federico_2 » Sun 09 January 2011; 3:14

Quello puo' farlo, non puo' fare invece tutto il resto, anche se rispettasse correttamente le norme sarebbe in violazione degli obblighi di buona fede previsti nel contratto di lavoro.
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby S-Bahn » Sun 09 January 2011; 13:30

Onestamente dal punto di vista del servizio sarebbe peggio rispettare tutte le soste con tutte le corse in ritardo ed accavallate piuttosto che una corsa limitata a fine turno.

Qui però c'è una condizione generale di inefficienza e di disordine nella gestione in cui chiunque si sente autorizzato a fare quello che vuole e in queste situazioni di solito ci sguazzano i furbi, anche perchè il personale è abbastanza fuori controllo.
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby linea 91 » Sun 09 January 2011; 13:55

S-Bahn wrote:Onestamente dal punto di vista del servizio sarebbe peggio rispettare tutte le soste con tutte le corse in ritardo ed accavallate piuttosto che una corsa limitata a fine turno.


da contratto sono concesse in qualunque caso, anche con un rit. 30, soste di 3 min. al capolinea
ore 00.35 del 15 Dicembre 2010 ultima partenza della 93 da P.le Loreto
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby drago » Mon 10 January 2011; 14:59

Purtroppo non si tratta di sciopero bianco.
Non si Tratta di Mele marce, ne menefreghismo verso l'utenza.
Come in ogni luogo quella piccola percentuale di mela marcia che esiste,danneggia tutte le altre mele buone.
Proviamo a Ragionare con calma, vi espongo solo alcune problematiche che creano queste conseguenze.
A Milano come accade da molti Anni, i Tranvieri vengono trattati male,umiliati. abbandonati e puniti spesso anche ingiustamente, l' utenza pretende sempre di più, ma diventa sempre più arrogante,offensiva,e a volte anche violenta.
Il ministero a tagliato i fondi per il Tpl, e qui a Milano in Atm si tratta di diversi milioni di euro in meno, che nessuno più tra regione,comune, provincia si volgliono accollare.
L'azienda e costretta a tagliare le corse, e diminuire i tempi di percorrenza nelle tratte, e la politica sbagliata in tutti questio anni,e stata ed e sempre quella di Tagliare i tempi e ridurre sempre di più le soste ai Capolinea.
Il parco macchine da gestire e enorme,e di guasti alle vetture ne troviamo quanti ne vogliamo.
Il conducente che corre di più del previsto, ma in sicurezza per ottimizzare i tempi, viene segnalato e punito perchè ha una guida troppo pericolosa.
Se passa un semaforo con il Giallo, o peggio ancora con il rosso, se viene visto da un Vigile o da altri Agenti, si becca la multa,se la paga, ed in più viene richiamato allontanato dalla guida per un periodo di tempo,e poi viene anche sospeso per punizione.
Peggio ancora se una telecamera di Striscia la notizia riprende tutto come e accaduto in passato!
I tempi semaforici sono insufficienti per garantire svolte ad autobus e soprattutto a Vetture tranviarie articolate, una questione oramai nota dove tutti i conducenti si lamentano, Atm si rivolge al Comune, che scarica il Barile alla sua Polizia locale, la quale poi giudica che non e possibile aumentare i tempi semaforici di quell' incrocio perchè......1000 scuse trovate!!!!!!
Se poi tocchiamo i Tram, l'argomento e piuttosto incandescente:
Binario Scivoloso che costringe a ridurre la velocità, ed aumentare gli spazi di frenatura.
Curve ed incroci Tranviari da affrontare a velocità max di 30 km/h
Distanza obbligatoria da Mantenere al Veicolo Aziendale che precede: 30 m , fuori dalla cerchia 29/30 e 5 m. all' interno della cerchia.
Fermate vietate in 2° posizione (ovvero accodati a quello davanti)
Graduati Atm che sorvegliano costantemente il personale segnalando alla Direzione chi comette infrazioni.
Tram come la mitica K35 Chiamata la Carrello, che non dispone di nessun sistema di Frenatura di Emergenza" non dovrebbero nemmeno Circolare" invecie circola e per fortuna hanno limitato la Velocità!!
le condizioni e la Viabilità in 80 Anni si sono notevolmente Trasformate, nessuno ha pensato di evolvere in passato.

A causa del Traffico molte volte capita di saltare l'intervallo previsto nell' orario di lavoro.
Tale intervallo e Frutto di un accordo sindacale a livello aziendale, rispettando più o meno le norme vigenti del c.d.s.
Un intervallo saltato vuol dire Farsi almeno dalle 6 h e 40 minuti alle 7 h e 25 seduto su un Autobus,o tram o filovia.
E chiaro che le corse vengono Limitate per tutta questa serie di Motivi compreso il Traffico, gli Automobilisti maleducati che se ne fregano dei mezzi pubblici, l'utenza che quasi costantemente utilizza maggiormente e quasi solo esclusivamente la sola 1° porta davanti sia per salire che per scendere,facendo così perdere tempo al mezzo.
Ripeto ancora il Guasto al veicolo, La mancanza di sedi Riservate ai mezzi pubblici.
L'autista mi sembra anche giusto che quando ha terminato il suo orario di lavoro, ha anche una famiglia ed una vita privata che lo aspetta.
Se si tratta di un eccezionalità va bene prolungare anche di 2 ore il proprio turno di lavoro.
Ma qui si tratta di ordinaria Amministrazione.
Non crediamo che a Napoli o a Roma oppure a Palermo ,Bari e a Catania ec ecc. sia meglio!!!
Ditemi pure che esistono i Lavativi, ok sono d'accordo, ma sono una piccola minoranza, e visto che ci sono vuol dire che chi sta sopra di loro non sorveglia a Sufficienza. Compresa la Regione;La Provincia; Il Comune; ed IL Ministero dei Trasporti.
Cerchiamo di vedere con un occhio Migliore chi ci porta a spasso sani e salvi tutti i giorni.
E cominciamo a Capire i Problemi di fondo che Davvero esistono

ciao a Tutti Un Tranviere.
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby S-Bahn » Mon 10 January 2011; 15:12

1000 motivi, quasi tutti veri e in buona parte sistemabili ma il risultato è uno solo:
salta il servizio per l'utenza, che non è l'obiettivo di tutto l'ambaradan, ma un fastidioso accessorio.
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby trambvs » Mon 10 January 2011; 15:54

Concordo e solidarizzo con buona parte del messaggio di Drago, del resto su vari temi trattati abbiamo disquisito a lungo anche qui, personalmente un piccolo appunto:
drago wrote:l'utenza pretende sempre di più

A me basterebbe arrivare al lavoro in tempi ragionevoli, cosa che peraltro non sembrava una chimera pochi anni fa; per molti versi le ragioni sono imputabili alla magica coppia ATM-Comune, ma a volte i tranvieri ci mettono del loro. :?
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Re: Rientri in deposito o limitazioni improvvise

Postby Jack_A » Mon 10 January 2011; 17:09

Sento di potermi associare a tutte le lamentele di Drago riguardo alle cattive condizioni di lavoro del personale e al menefreghismo di azienda e comune.

Ciò non toglie che nessuna di queste ragioni può giustificare il comportamento di chi provoca volutamente un disservizio.

Non ho parlato di chi applica i rallentamenti o la distanza di sicurezza. Questi sono provvedimenti irrazionali dell'azienda ed il conducente è giusto che li rispetti, per quanto irrazionali.

Non ho parlato di chi rallenta per non beccare un rosso di un semaforo troppo corto. E' giusto che che i conducenti rispettino il CdS (ma è altrettanto giusto che vigili e graduati sanzionino chi non lo fa).

I casi che ho segnalato (e ripeto, non sono pochi) riguardano persone che volutamente provocano un ritardo; la loro malafede è dimostrata dal fatto che, come ho scritto, appena ricevuto l'ok alla limitazione dalla centrale operativa, da lumache si trasformano in piloti di F1.

Faccio un esempio vero: linea 1, 40 minuti (quaranta!) per fare, praticamente a passo d'uomo, Greco-Montenapoleone M3 poco prima di mezzanotte, con binario asciutto, temperature ben sopra lo zero e strade assolutamente deserte. A Montenapoleone M3 ok della centrale operativa per limitare a Duomo e, improvvisamente, da lì tutta manetta, addirittura percorrendo in velocità ed in trazione la stretta curva tra via Santa Margherita e Via Grossi. Visto poi tornare dopo l'inversione con la stessa guida supersportiva, anche sugli scambi. Dove erano finiti la prudenza ed il rispetto dei regolamenti?

Ho citato un caso, ma ne potrei citare molti altri, con date, località e numero di vettura. All'ATM ho segnalato tutto, senza ricevere nessuna risposta. A titolo informativo posso dirvi che la linea 1 sembra primeggiare in queste strane limitazioni, soprattutto in Settembrini/Vitruvio.

Quindi, per favore, smettiamola di difendere l'indifendibile. Se un conducente applica i regolamenti ed in conseguenza di ciò sfora di orario e deve limitare, non sarò io a biasimarlo. Semplicemente non è colpa sua, ed è giusto che torni a casa dalla sua famiglia ad un'ora decente.

Ma se con conducente provoca volutamente un disservizio non è mai scusabile e meriterebbe pesanti sanzioni.
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