Non importa la funzione della preferenzale, conta un presunto "diritto" ad occuparla, oppure conta il tempo che si risparmia facendo i furbi.
L'aveavamo già detto, lo ripeto ancora ma non ci starei sopra. Che senso ha che le auto dei disabili entrino nelle preferenziali, non quando è l'unico modo per raggingere una destinazione, ma quando stanno a fianco di una corsia di marcia normale?
Nessun senso, solo l'affermazione distorta (con la responsabilità principale del legislatore) di un presunto diritto.