Il TPL perde, e molto, indipendentemente da quanto carica. Le tariffe coprono il 35% circa delle spese, il resto è coperto da sovvenzioni regionali (che sono poi statali). Questa percentuale varia notevolmente da linea a linea, chiaramente. Le linee più profittevoli sono quelle che hanno il miglior rapporto riempimento/addetto. Una linea gestita con autobus da 12 m, magari nemmeno molto carica, ha tutte le condizioni per candidarsi a "sanguisuga dell'anno".
Questo non per sparare contro il TPL, ma contro la logica della pianificazione meramente economico-finanziaria dei servizi di TPL. Si parte già sapendo che occorre una quota di sovvenzione, si deve lavorare affinché tale quota sia la più bassa possibile, certamente. Ma pensare di ripagare il bus coi biglietti venduti è pura utopia, a meno di alzare le tariffe a livelli tali da rendere non attrattivo il servizio stesso.
La 34 sta in piedi non perché si ripaghi, ma perché svolge la sua funzione ed è "utile".
Quanto a quella linea "privata", credo (suppongo) sia pagata dalla o dalle aziende che l'hanno messa in piedi e che l'accesso sia riservato ai dipendenti di tali aziende, le quali o avranno deciso di offrire questo servizio ai dipendenti come bonus (più probabile) oppure tratterranno loro in busta paga una quota forfettaria relativa al servizio di bus (secondo me meno probabile, ma altrettanto possibile).