by EuroCity » Sat 28 October 2006; 14:10
Meno male, quindi, che si sono limitati a due corsie nella tratta nord: speriamo che il traffico non aumenti ulteriormente - anche se a Pavia sembra di essere quasi peggio che a Milano, in città, come probabilmente anche a Monza ed in altre città medie, lombarde e non. Almeno, da voi avete una vera zona pedonale in centro storico, se non erro: chi l'ha fatta fare andrebbe messo ad esempio di (relativo, non esageriamo) genio della politica, se non altro nel contesto italiano! Ma forse erano tempi migliori: anni '70-'80, forse?
Oggi, invece di fare piste ciclabili e zone pedonali, creano ulteriori posti per le automobili: ma che senso ha?!? Si capisce benissimo che c'è il problema di batter cassa da parte dei comuni, ma, diavolo, se si è ridotti così, non sarebbe ora di affrontare i problemi alla radice, una buona volta? Purtroppo, pare che il mondo politico non ammetta (ri)pensamenti del genere, schiavo com'è dell'inarrestabile degenerare dello status quo, almeno a quanto pare...
Un punto critico che forse poteva essere fatto meglio è l'attraversamento dell'ex Parco Visconteo, detto "della Vernavola" (un torrente che origina dal Lambro), dove tra l'altro si svolse la famosa battaglia di Pavia (in cui perse anche la vita il Monsieur de La Palisse): al posto dell'interramento della superstrada, hanno scelto la via più breve delle barriere antirumore, con dei ponti verdi artificiali accanto. Comunque, a parte questo, interessante il fatto che nel medio evo ed epoche correlate le città "provinciali" che oggi sembrano quasi insignificanti avessero dignità molto maggiore, a livello europeo addirittura! Potenza dei liberi comuni medievali, che qualcosa di positivo - a parte le assurde discordie del tempo - forse ce l'avevano, in fin dei conti...
Tutto questo, ancora una volta, mi sembra un altro segno che la ricchezza economica è ormai del tutto impropriamente concentrata in posti che nulla hanno a che fare con il bene comune.
Vorrei tanto che le cose stessero diversamente, ma non mi pare, purtroppo: il "pubblico" è ormai ridotto quasi alla miseria (non si fa quasi nulla di buono, infatti, specialmente mancando i fondi), mentre il "privato" si fa sempre e soltanto gli affari suoi - forse, quindi, sarebbe finalmente l'ora di superare questi concetti, fondendoli insieme e trascendendoli, allo stesso tempo, in chiave solidale...?
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EuroCity on Sat 28 October 2006; 18:07, edited 1 time in total.
Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare. - Albert Einstein