Autolinee Passera - privatizzazione del TPL

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Negli anni a cavallo della seconda Guerra mondiale mi hanno raccontato che la famiglia Passera possiedeva una grande azienda di "corriere ed auto di piazza". Non credo che quest'azienda esista ancora, (tra appassionati e storici di questo forum c'è qualcuno che ne sa di più?), tuttavia ho dato alla discussione questo titolo per darle un po' di forza polemica.

Veniamo al dunque:

Passera, presto grandi operatori nel trasporto pubblico locale

Alla Mobility Conference di Milano il Ministro dello Sviluppo Economico mira a una privatizzazione del settore del trasporto pubblico locale.

Favorire la nascita di grandi operatori di mercato. Questo l'obiettivo pronunciato da Corrado Passera per quanto concerne il settore del trasporto pubblico locale. La volontà del suo dicastero e del Governo è stata espressa dal Ministro dello Sviluppo Economico nel corso del suo intervento alla Mobility Conference appena conclusa a Milano.

Passera, premettendo di non essere convinto dell'esistenza di una entità 'pubblico-cattivo' in contrapposizione ad una 'privato-buono', ha sottolineato come attualmente il settore del trasporto pubblico locale italiano sia contraddistinto da una moltitudine di soggetti e operatori con una annessa "abnorme diffusione della proprietà pubblica e di aziende locali". L'intento, perciò, è quello di favorire, con incentivi e strumenti legislativi, la privatizzazione di questo settore per arrivare a "consolidare in bacini razionali dal punto di vista dimensionale operatori che possano poi giocarsela con le procedure di mercato''.

Tutto ciò si dovrebbe concretizzare con la messa in gara, da parte delle Regioni o Province, di questi servizi predisposti finora sempre da questi Enti locali: "E' un tema che tocca tutti gli italiani e perciò porremo molta attenzione", ha chiosato il ministro dello Sviluppo Economico.

Alle parole ed agli intenti di Passera ha subito risposto piccato Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Federazione della Sinistra: "Mentre gli italiani sono appiedati per una nevicata e a pochi mesi di distanza - ha dichiarato Ferrero attraverso un comunicato stampa - da un referendum che ha sancito la proprietà pubblica delle aziende locali, Passera invece di preoccuparsi di far funzionare i trasporti ci dice che "faremo di tutto perché possano nascere grandi operatori di mercato delle aziende locali", superando "l'abnorme diffusione delle proprietà pubbliche di aziende locali". Mentre distrugge i diritti dei lavoratori, questo governo già pensa a come svendere anche il patrimonio pubblico italiano ai suoi amici banchieri e imprenditori".

Da http://www.manageronline.it/articoli/vedi/5625/passera-presto-grandi-operatori-nel-trasporto-pubblico-locale/.

Ecco, io penso che il TPL, in quanto monopolio naturale, http://it.wikipedia.org/wiki/Monopolio_naturale, dovrebbe restare pubblico. Ma mi piacerebbe sentire cosa ne pensate qui.
Intanto dichiaro di non conoscere bene la materia. Infatti volevo chiedere, come funziona ora? So che già ora i servizi di TPL vengono "appaltati" dagli enti locali alle aziende di trasporto pubblico locale, e che queste aziende sempre più operano con logiche privatistiche, vedi ATM.

Ciao e grazie!

[teo]

Esiste ancora se si parla di questa:
http://www.autoservizi-passera.it/

['28]

No, non credo sia la stessa cosa, perché qui: http://www.autoservizipassera.com/l-azienda si dice che è stata fondata nel 1962. Invece quello che mi raccontavano era di molto prima. E non so neanche se l'azienda si chiamava Autolinee Passera o aveva un nome che non c'entrava nulla.
Comunque questa storia è del tutto marginale, rispetto a quello di cui volevo discutere.
Altre domande che mi vengono in mente:
Come vengono remunerate le soscietà di servizio pubblico, come vengono controllate dal'ente pubblico?
Ciao

[GLM]

io non ci vedo la novità, comunque: i servizi della provincia di milano (e MB) sono stati tutti messi a gara, e le aziende si sono, in alcuni casi, in ATI proprio per accedere al mercato. quindi qual è la pensata allo studio?

[Simo210FT]

Negli anni a cavallo della seconda Guerra mondiale mi hanno raccontato che la famiglia Passera possiedeva una grande azienda di "corriere ed auto di piazza". Non credo che quest'azienda esista ancora, (tra appassionati e storici di questo forum c'è qualcuno che ne sa di più?), tuttavia ho dato alla discussione questo titolo per darle un po' di forza polemica.

Beh...i Passera erano i proprietari della Autovie Sud Milano - Società Italiana Linee Automobilistiche... ma per certo non sono gli stessi (fortunatamente)

[Slussen]

Passera, premettendo di non essere convinto dell'esistenza di una entità 'pubblico-cattivo' in contrapposizione ad una 'privato-buono', ha sottolineato come attualmente il settore del trasporto pubblico locale italiano sia contraddistinto da una moltitudine di soggetti e operatori con una annessa "abnorme diffusione della proprietà pubblica e di aziende locali". L'intento, perciò, è quello di favorire, con incentivi e strumenti legislativi, la privatizzazione di questo settore per arrivare a "consolidare in bacini razionali dal punto di vista dimensionale operatori che possano poi giocarsela con le procedure di mercato''.

http://www.manageronline.it/articoli/ve ... co-locale/

['28]

E adesso di chi è la SILA?

[danny1984]

In mano a un curatore fallimentare dal 16/10/2010...
...sempre che non abbia già finito e liquidato la società

[Simo210FT]

Ma va... non hanno neanche fatto ancora il passaggio di proprietà dei mezzi Sila->Pmt!

Comunque perdonatemi e fine
(se qualcuno ha altro è da postarsi nell'apposito topic)

['28]

Sì, l'ho letto un po' l'apposito topic. Poi sono andato su internet e ho trovato alcuni atti in cui ho letto i nomi dei Passera come dirigenti della SILA, e beh... mi son chiesto: ma Corrado Passera, quando sostiene una privatizzazione del TPL, non pensa alla magra figura che ha fatto la sua famiglia?

Poi ho anche girato un po' sul forum per cercare qualche info in più su come avvengono ora gli affidamenti ai privati dei vari servizi pubblici, e come sono regolati gli affidamenti nella privincia di Milano, che ha fatto i bandi ed ha affidato il TPL a varie aziende secondo alcuni lotti. Solo che vuoi per la vastità del tema, vuoi perché già qui pare che tutti lo sappiano e ne parlano come se fosse un fatto acclarato, non ci ho cappito molto.

Quindi come funzionano gli appalti in questo settore? Come viene scelto il vincitore? Come viene retribuito? Con un fisso o con una percentuale sui biglietti? Come viene controllata l'efficenza del servizio? la sicurezza dei mezzi?

E' una cosa che mi interessa molto, e io sono l'utente più storico dal contributo più scarso (iscritto nel 2006, 136 messaggi), quindi... fatemi sapere!

[fra74]

Sicuro dei rapporti di parentela? A me non risultano...

Passera ha interessi molto più (o meno) occulti in altri ambiti per quanto riguarda i trasporti

['28]

Suo nonno aveva una società di "corriere ed auto di piazza", stando a quel che mi raccontava la nonna. Poi se questa società sia diventata la SILA o sia semplicemente sparita e questo sia un caso di omonimia non te lo saprei giurare. Ma vari indizi mi lasciano ampiamente convinto.

[Simo210FT]

Vi assicuro che questo è solo un caso di omonimia... per fortuna.

[ing]

Passera è di Como, dove l'azienda dominante nei trasporti è stata per 70 anni la STECAV, che però non faceva riferimento a nessun Passera.
Passera è il proprietario dell'Hotel Villa Flori sulla strada per Cernobbio ed ha le mani in pasta -da quanto mi dicono- soprattutto nel settore immobiliare.

Ma passiamo alla frase della settimana:

Ecco, io penso che il TPL, in quanto monopolio naturale, dovrebbe restare pubblico

Dubito che il TPL possa considerarsi un monopolio naturale. Probabilmente i soli monopoli naturali sono quelli legati alla costruzione e gestione di infrastrutture (strade, ferrovie, condotte, cavi, elettrodotti...) Sicuramente non lo sono le aziende che forniscono servizi utilizzando quelle infrastrutture.

C'è stata addirittura un'epoca in cui diverse aziende di trasporto tramviarie coesistevano sullo stesso territorio (SRTO e ATAG, STEL e SAO) e non certo con una logica di integrazione.

Che cosa significa, poi, "pubblico" o "logihe privatistiche"? ATM o ATAC o Trenitalia sono di proprietà pubblica, ma sono aziende di diritto privato e come privati agiscono. Valgano come esempi l'atteggiamento ben poco "pubblico" di Trenitalia nella fase di rinnovo dei CdS con le varie regioni oppure il tanto chiacchierato reinvestimento degli utili di ATM sul mercato finanziario come una qualunque delle tante società che mettono avanti la rendita finanziaria alla missione industriale. E siamo sicuri che non siano per primi gli enti a porre alle aziende obiettivi che cozzano con la loro funzione collettiva?

[anonimo]

rispondo un po' alle domande:

La proprietà di SILA era imparentata con l'attuale ministro.

Non solo Milano è andato a gara, già altri servizi (pavia, cremona, una parte di varese, lecco, bergamo, ecc...) in generale con un miglioramento degli standar di servizio.

il monopolio nelle aziende di servizi TPL hanno portato a sfaceli negli anni (costi altissimi per la collettività, tariffe bassissime che non coprivano nemmeno il 30 % dei costi (come invece prevederebbe la normativa), servizio scadente). tutto questo ha portato ad un sistema attuale assolutamente disomogeneo in cui una stessa azienda prende per effettuare un servizio precedentemente assegnato a concessione ad un'azienda pubblica quasi il doppio rispetto ad altri servizi (sempre da lei svolti) su sottoreti da sempre gestite da aziende private. finchè non si arriverà ad un sistema di costi standard che apra davvero al mercato e all'efficientamento del sistema TPL saremo sempre ad insegguire aziende private in fallimento e aziende pubbliche che fallirebbero ancor prima se non vi fosse l'intervento di papà pantalone (ovviamente con soldi nostri...).