trasporto merci in città

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trasporto merci in città

Postby stefralusi » Sun 24 September 2006; 15:35

riprendo il discorso di un vecchio forum, pubblicando uno dei mezzi del servizio di trasporto merci svolto in inm città e provincia da ATM.
Si è calcolato che i camion e tir ,per il trasporto in città, è incidente per oltre il 13% del traffico totale, con valori d'inquinamento elevatissimi.

Già 11 grandi aziende, da circa 6 mesi, si appoggiano ad Atm per trasportare merci all’interno della città: i tir arrivano fino al deposito di viale Zara e da lì sono i «padroncini» ingaggiati dall’azienda a effettuare le consegne sul territorio, con mezzi a basso impatto ambientale. Il nuovo servizio si chiama Cityplus, una nuova iniziativa logistica che, oltre ai tradizionali servizi delle aziende di settore, mette a disposizione il software che Atm ha studiato per il radiobus. «L’obiettivo - spiega il presidente Bruno Soresina - è informatizzare i percorsi di consegna e ritiro, migliorando il carico medio dei mezzi e minimizzando i percorsi “a vuoto”. Ci guadagnano traffico e ambiente: limiteremmo il numero di tir e mezzi commerciali in città». Dopo le aziende, Atm conta di estendere il servizio ai privati, con un call center ad hoc.


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Con “CityPlus” l`Atm di Milano entra nella distribuzione urbana

Spa ad hoc per ottimizzare i flussi in entrata e uscita dalla città.

Per CityPlus, il progetto di logistica urbana recentemente avviato a Milano, a fare la differenza è il gestore. Si tratta di Atm, l`azienda di trasporto pubblico locale che, per prima in Italia, ha pensato di lanciarsi in un`iniziativa di city logistics al pari delle pubbliche amministrazioni che finora avevano intrapreso questo tipo di iniziative. Per l`Atm però si tratta di un “business reale” in quanto privo del sostegno di fondi pubblici appositamente destinati al progetto.


fonte: Il Sole 24 Ore Trasporti
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Postby skeggia65 » Mon 25 September 2006; 1:02

già, mi ricordo il vecchio forum, avevo ipotizzato qualcosa del genere.
Parlano di mezzi a basso impatto ambientale; con cosa sono alimentati?
E' previsto in futuro l'utilizzo di mezzi a batteria?
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Postby S-Bahn » Mon 25 September 2006; 13:43

Parlando seriamente basterebbe il metano. Risolve con una tecnolgia economica e disponibile la maggior parte dei problemi di inquinamento. Ha un solo difetto, i mezzi in genere hanno un'autonomia non eccezionale, ma in città fa pochissima differenza.
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Postby cantoambrosiano » Mon 25 September 2006; 21:41

Io lavoro con un furgoncino alimentato a metano
9 euro il pieno e circa 250 Km. d'autonomia
silenzioso, un toccasana per il portafoglio e nessuna differenza di prestazioni, ottimo per il trasporto merci in città
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Postby S-Bahn » Mon 25 September 2006; 22:26

Trovo conferma in quanto dicevo.
Il mezzo a metano va benissimo e ha 200-250 Km di autonomia. Perfetto in città, specie se vicino ai percorsi abituali c'è un distributore di metano.

La musica cambia sui lunghi percorsi. Per fare Milano-Napoli non bastano 3 pieni e il viaggio si trasforma in una caccia al tesoro del rifornimento. Questa estate con l'auto diesel ho consumato sullo stesso percorso solo 3/4 di pieno. Inoltre 3 pieni e un po' di metano non sono sensibilmente più economici di 3/4 di pieno di gasolio.
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Postby stefralusi » Mon 25 September 2006; 22:51

haaa.mi ricordo di quando il gasolio costava la metà della benzina ... staemop a vedere col metano...
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Postby skeggia65 » Tue 26 September 2006; 0:06

Il metano ha il vantaggio di emettere meno emissioni rispetto a benzina e gasolio, inquina dunque MENO, ma inquina lo stesso; per alcune sostanze (Anidride carbonica e ossido di azoto) è quello del corrispondente motore a benzina, superiore ai diesel. Sono nulle invece le emissioni di benzene, polveri sottili e quant'altro. Il discorso è dunque puramente ecologico.
Il consumo resta quello di un motore a benzina, superiore ai Diesel.
Un futuro a batteria eliminerebbe in toto le emissioni (o meglio, le sposterebbe dove viene prodotta l'energia elettrica per ricaricarle), ma porrebbe il problema dello smaltimento delle batterie esaurite.
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Postby stefralusi » Tue 26 September 2006; 8:27

magari con i furgoni elettrici dotati di una ampia cella solare sul tetto per la ricarica del mezzo durante il servizio o la sosta, allo scopo di prolungarne l'esercizio e ridurre l'inquinamento di una ricarica ordinaria con energia prodotta nel classico modo dagli esercenti di energia elettrica. All'incirca ciò che rfi ha fatto con i vagoni merci ferroviari per la ricarica delle batterie ausiliarie. Un 'alternativa sono lo sviluppo delle biobatterie allo studio anche alla bicocca se non erro.
Un esempio sono lo studio di cellulari ad acqua che eliminerebbero l'enorme smaltimento di batterie altamente inquinanti e velenosissime
Dopo l'esplosione di alcuni cellulari, a causa di batterie non originali e difettose che si sono surriscaldate, I ricercatori dell'University of Alberta, in Canada, hanno infatti trovato il modo di generare energia elettrica sfruttando le naturali proprietà elettrocinetiche di un liquido quando è pompato attraverso un microcanale. Questa scoperta, nata dalla collaborazione tra termodinamica e nanotecnologie, potrebbe avere numerose applicazioni e offrire una nuova sorgente di energia “pulita” alternativa a quelle eolica e solare. Gli stessi autori della ricerca sono ottimisti, anche se ammettono che per produrre elettricità su larga scala sono necessarie grandi masse d'acqua. Ma per l'immediato futuro questa tecnologia potrebbe produrre energia sufficiente ad alimentare piccoli apparecchi elettronici, come cellulari e calcolatrici, attraverso l'impiego di acqua pompata a alta pressione in una rete di milioni di microcanali paralleli.
Oppure le batterie "viventi". L'idea di trovare fonti di alimentazione alternativa per i telefonini non è del tutto nuova. I ricercatori della Saint Louis University, nel Missouri (USA) hanno messo a punto una batteria che funziona ad alcol e produce energia per più di due mesi. Si tratta di una “biopila”: alcune molecole biologiche come gli enzimi, catalizzano l'alcol generando energia. I risultati di anni di ricerca sono stati deludenti finché non è stato impiegato l'etanolo al posto del metanolo. «Il grande vantaggio di questo alcol» spiega Shelley Minteer, responsabile del progetto, «è che non è tossico come il metanolo e molto più facile da maneggiare. Inoltre, è anche più facile da reperire, sempre che si abbia più di 21 anni!».

Alla bicocca c'è un impianto di produzione di energia elettrica a celle di combustibile che non sò se abbia mai funzionato,essendo il totale stato di abbandono dalla sua realizzazione diuna decina di anni fà.
Le celle a combustibile sono una tecnologia pulita ed estremamente efficiente. Trasformano infatti alcuni combustibili, come il gas naturale o il propano, in energia elettrica molto meglio di ogni motore a scoppio. Ma fino ad ora le celle erano di dimensioni piuttosto rilevanti. La Mti MicroFuel Cell, una società creata da varie multinazionali dell'elettronica, ha creato un prototipo di cella a combustibile che potrebbe essere usata nei computer portatili e, con l'ulteriore riduzione delle dimensioni, anche nei palmari e persino nei telefoni cellulari. La microcella, grossa come un mazzo di carte, produce elettricità e acqua (circa una goccia al giorno, che se ne va con l'evaporazione). I vantaggi di una cella a combustibile di piccole dimensioni sono notevoli: le celle durano circa 10 volte di più delle attuali batterie, non hanno bisogno di ricarica, e producono più energia.
Anche se sono ancora in fase di sviluppo le potenzialità di queste microcelle sono grandissime, e sarebbero un ottima alternativa alle attuali batterie classiche e speciali.
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