by S-Bahn » Sun 11 April 2010; 19:02
E' una installazione storica. La prima volta che l'ho visto avevo poco più di 3 anni (quindi non oltre il 1960). Allora non avevamo l'auto, come anche la maggior parte delle famiglie italiane, e si andava in vacanza in treno, tipicamente in Valtellina o in Liguria.
Ho ricordi del percorso casa-stazione con le biciclette dei genitori e con la valigia di fibra sul manubrio (cosa da film di Don Camillo) e l'arrivo al deposito biciclette, che allora ovviamente funzionava anche nei festivi.
Fino a non molti anni fa il deposito si riempiva sui due piani. Poi dopo qualche aumento di tariffe l'utenza si è dimezzata, anche se non è poca.
De viaggi d'infanzia la cosa che più ricordo sono le stazioncine della linea, tutte presenziate, pulite e ben curate, con l'annuncio vocale (era il DM o il CT) che ripeteva due volte a viva voce senza microfono il nome della stazione "Berbenno, stazione di Berbenno".
A ben pensarci e senza tecnologia si faceva ogni volta il lavoro che fa oggi l'oboe, solo che l'oboe funziona una volta su dieci...
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel