I risultati del rapporto Aci-Censis su come si muovono gli italiani
Meglio a piedi che con i mezzi pubblici
Camminare è diventato il secondo mezzo di locomozione dopo l'auto e davanti a bus e metrò, evitati per scarso comfort
ROMA - In mancanza della propria auto, è la passeggiata l'alternativa alle quattro ruote preferita dagli italiani: anche per andare in ufficio e non solo per fare shopping. Camminare è diventato il secondo mezzo di locomozione in Italia (25,3% come media tra diverse fasce d'età), subito dopo l'auto (saldamente in testa, con l'86,5%) ma prima dei mezzi pubblici urbani (18,9%) o extraurbani (12%) e di moto e bici (17,7 e 17,8%). È la sorpresa maggiore contenuta nella radiografia della mobilità degli italiani raccolta nel XV rapporto annuale di Aci-Censis che sfata alcuni luoghi comuni, come quello degli italiani pigri e fisicamente inattivi.
MEGLIO A PIEDI DEI MEZZI PUBBLICI - Secondo il rapporto dunque, la media della popolazione preferisce camminare piuttosto che salire su un mezzo pubblico. Le ragioni di questo rifiuto di bus e metropolitane sono presto dette: scarso comfort dei veicoli (39,7%), collegamenti carenti (34,6%), orari delle corse incompatibili con le esigenze degli utenti (27,3%).
ECCESSO DI VELOCITÀ PER GIOVANI E OVER 55- Per il resto dall'indagine arrivano conferme di tendenze rilevate da anni e consolidate: gli italiani invecchiano anche alla guida, al punto che secondo proiezioni del Censis nel 2051 gli over 65 saranno la maggioranza al volante (17.178.541 per il 38,5%) seguiti dalla fascia anagrafica 45-65 (13.384.758 per il 29,9%). In fatto di sicurezza, il rapporto Aci-Censis rileva che la patente a punti ha agito da deterrente, facendo diminuire numero di incidenti e di feriti, ma la situazione rimane preoccupante perché le trasgressioni più gravi sono anche le meno sanzionate. Le percentuali più alte per questa infrazione si ritrovano nella fascia d'età 18-34 anni (40,6%) e 35-44 (31,7%). Ma non scherzano gli over 55: il 30,6% di loro è stato pizzicato dagli autovelox.
LAVORO PRIMA CAUSA DI SPOSTAMENTO - Fra i principali motivi degli spostamenti il lavoro resta al primo posto (65,1%) nella media delle diverse fasce d'età, subito seguito dalla seconda causa di spostamento (acquisti e spesa) che vede gli anziani al 35,5% contro il 12,7% degli under 30.
GIORNATE SENZA AUTO: 41% CONTRARI - La disponibilità degli italiani a non utilizzare per alcuni giorni della settimana l'auto privata è limitata: solo il 34,8% è pronto a scegliere altri mezzi, ma il 41% è contrario. I più disponibili a lasciare l'auto in box sono gli over 65 (43,1%), i più affezionati alla proprio auto sono nella fascia d'età 30-44 anni (43,9%).
TASSE AMBIENTALI POCO AMATE - L'automobilista italiano sembrerebbe scarsamente disposto a sacrifici per contribuire alla soluzione del problema traffico, ma anche rispetto al problema più generale della sostenibilità ambientale appare poco collaborativo. All'incirca sei automobilisti su dieci (59,7%) sono «poco» o «per nulla» d'accordo sulla tassazione di ciò che nuoce all'ambiente.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/01_Gennaio/16/aci.shtml