Eppure non è così. Se la velocità del vento, che in quota è elevata (di solito) è superiore a 250 Km/h, in teoria un aereo può restare "sospeso" (fermo rispetto al suolo) ed essere tutto a posto per le leggi della Fisica. Tieni conto che un Cessna stalla a 80 Km/h (meglio dire che a 80 Km/h non esiste angolo di attacco idoneo per poterlo sostenere, visto che lo stallo non dipende dalla velocità in sè), in teoria potrebbe anche andare indietro rispetto al suolo.
Voglio precisare che questo è un "esempio" molto estremo, anche perchè un Cessna non arriva a quelle altezze (un cessna a motore 4 tempi monoelica, tipo lo Skylane, che "stalla" a 80 Km/h).
Cioè, un tomtom non risolveva alcun problema.
Vero però che forse, a risolvere il problema dell'altitudine, poteva intervenire uno strumento che a bordo degli aereoplani non c'è (ma forse c'è un motivo): un sonar, un dispositivo che, trasmettendo onde verso il basso e ricevendo la parte riflessa, è in grado di calcolare l'altezza con buona precisione.
Ma, alla fine, l'errore umano è sempre quello più rilevante in questo incidente: primo perchè ci sono dei metodi per capire se sei in stallo e/o in overspeed. Se hai il buffet che vibra in modo insolito, sei livellato e hai i motori abbastanza su di potenza è molto probabile che sei in overspeed ed è meglio per il tuo bene, per quello dei passeggeri e per l'aereo che rallenti subito. Se però, pur avendo i motori al massimo, hai un assetto cabrato
di 40° (roba da partenza o anche oltre!) il tuo buffet non vibra o vibra in modo diverso dall'overspeed e il rollio del velivolo è parecchio accentuato, mi sembra che non ci siano dubbi che tu sia in stallo di brutto!!! E un A330 in stallo di brutto scende giu, uh come scende giù...
Lo stallo
non dipende dalla velocità, è sempre bene rammentarlo, dipende solo dall'angolo di attacco errato. Ciò potrebbe avere indotto in confusione i piloti. Però è altrettanto vero che esiste comunque una velocità minima per ogni configurazione geometrica diversa dalla sfera (la sfera ha portanza nulla) al di sotto della quale si è comunque in stallo. Gli aerei e ogni altro oggetto, o animale, che rientra nello scibile delle aerodine, che si muove in un fluido, quando rallenta aumenta l'angolo di attacco, non a caso. Ma questo alla fine ha un limite, aumenta che ti aumenta, man mano che riduci la velocità finisci che, comunque, il moto sulla parte alta dell'ala diventa turbolento e entri in stallo. È un limite fisico per ogni tipo di superficie e volume diverso dalla sfera, perchè per la sfera è comunque sempre nullo, per ogni velocità. Se così non fosse, tutto volerebbe, tranne le sfere: i tetti delle nostre case, le automobili e pure noi stessi, sarebbe sufficiente un alito di vento per scompigliare tutto, per qualunque peso, per qualunque profilo aerodinamico.
Quindi, ritornando alla questione dell'errore umano, la ricerca della ceck list appropriata a mio avviso ha tratto in inganno i tre piloti, i quali hanno ignorato i ripetuti allarmi di stall warning, che, nonostante la presupposta debacle dei tubi di pitot,
stavano continuando a fare il proprio dovere: suonare. I piloti si sono dovuti districare nella ricerca della ceck list anzichè fare la cosa più semplice del mondo: mettersi in assetto picchiato per recuperare immediatamente velocità, favorire un riassetto corretto dell'angolo di attacco
e sopratutto non toccare il trim!!!È andata così