Car sharing

[S-Bahn]

Appunto, magari sono 3 volte al mese da un'ora ciascuno.
Divisione di tempo insomma, ecco perchè "sharing"

[brianzolo]

visto come funzionano le cose da noi credo che questa sia la versione italiana definitiva di car sharing

http://www.trenitalia.com/cms/v/index.j ... 16f90aRCRD

beh comunque intendiamoci teoricamente non è una idiozia, solo che non la vedo particolarmente interessante/fattibile nel nostro tessuto

edit
per la cronaca queste sono tutte le località del canton ticino dove è possibile fare car sharing
Bellinzona Stazione FFS
Lugano Stazione FFS
Locarno Stazione FFS
Mendrisio Stazione FFS
Biasca Stazione FFS
Tenero Stazione FFS
Cadenazzo Stazione FFS
Chiasso Stazione FFS
Giubiasco Stazione FFS
Lugano Besso / RSI
Comano RTSI / via Centro TV

pochine no?

[MünchnerFax]

Il Tav Sharing.

[ing]

più che altro, quella cosa col Car Sharing non c'entra veramente una beneamatissima

[S-Bahn]

Non ho capiti Ing, cosa non c'entra col CarSharing

[ing]

La promozione di TI per cui chi viagga sull'AV Fast può ottenere certe tariffe con una certa ditta di NCC.

[S-Bahn]

Sì c'entra abbastanza poco... anzi una beatissima, come ha detto tu.

[S-Bahn]

Ho guardato qualche documento.
Intanto ci sono zone più dense di punti e zone vuote o quasi. La densità maggiore è dove c'è più gente, e questo è ovvio, ma soprattutto dove c'è più TPL, e questo forse non è così ovvio.

Poi dal rapporto abbonati/auto pare che un'auto in sharing sia condivisa da più di 10 abbonati, confermando l'uso percentualmente ridotto di ogni abbonato, altrimenti converrebbe l'auto in proprietà o in leasing.
Ma questo significa anche che 2400 auto in car sharing sostituiscono almeno 25000 auto di proprietà, in sosta sulle strade...

[Trullo]

La densità maggiore è dove c'è più gente, e questo è ovvio, ma soprattutto dove c'è più TPL, e questo forse non è così ovvio..

Non è così ovvio, soprattutto per noi italiani, ma è abbastanza ragionevole. Chi vive in una zona servita dal TPL ed è abituato a usarlo, e deve recarsi in una zona poco servita, poò decidere di usare il TPL da casa sua alla "fermata ben servita dal TPL" più vicina alla sua destinazione, e l'auto condivisa solo in quest'ultimo tratto. Soprattutto se è già abbonato al TPL.

[brianzolo]

l'elenco delle località del canton ticino che ho postato ieri avvalerebbe questa ipotesi.

[trambvs]

Ikea Leko: sotto il telo, un incentivo al car-sharing

Difficile pensare che sotto il telo vi fosse realmente un’utilitaria. Facile pensare che, in realtà, sfruttasse la gran cassa mediatica offerta dal giorno corrente. Come promesso, Ikea ha svelato il pubblico la vera natura del progetto Leko: incentivare il car sharing, servizio di condivisione dell’auto fra cittadini.
La presenza del Logo Wwf è chiara matrice di coscienza ambientale, ed anche un espediente per aumentare le aspettative riposte in questa campagna di viral marketing. È stata Isabelle Cremoux-Mirgalet, pr di Ikea France, a svelare l’arcano, sottolineando come un simile progetto combaci con i principi dell’azienda.

http://www.autoblog.it/post/19154/ikea- ... ar-sharing

[fra74]

Siglato oggi l’accordo che unisce flotte e parcheggi del car sharing targato Milano. Guidami e Car Sharing Italia, con 104 veicoli e 61 parcheggi daranno al capoluogo lombardo il primato nazionale per l’offerta del servizio.
L’accordo commerciale sottoscritto permetterà ai milanesi di usufruire di tutte le auto e i parcheggi convenzionati presenti sul territorio indipendentemente dalla società con cui si ha l’abbonamento.
Si tratta di un primo importante passo verso la fusione tra le due società attualmente al vaglio degli azionisti.
“La città si sta muovendo in maniera decisa verso una mobilità veramente integrata, ecologica ma anche economica - ha commentato il presidente e ad di Atm Elio Catania che ha aggiunto - la conferma ci viene proprio dall’ultimo forum sul car sharing che ha evidenziato come è crescente il numero di coloro che rinunciano all’auto propria, scegliendo l’auto condivisa insieme ai mezzi pubblici e la bicicletta ”.
"I tremila utenti milanesi del car sharing rappresentano l'avanguardia italiana di un fenomeno internazionale: nuovi cittadini di città con poche automobili, come Ginevra, Francoforte, Londra, New York - dichiara Andrea Poggio, vicedirettore generale di Legambiente -. Anche se la fusione dei due servizi porterà alla cessione completa della società di Legambiente ad Atm, continueremo anche in futuro a sostenere il car sharing, con campagne e iniziative. Perché ci crediamo."

[trambvs]

Car sharing: in Nordamerica le amministrazioni cittadine lo promuovono con convinzione

http://www.autoblog.it/post/20372/car-s ... onvinzione

[Steev]

Da quell'articolo si intuisce anche quello che, più o meno, dovrebbe essere l'obbiettivo del car sharing: una sorta di auto condominiale. Insomma, un po' come le c.d. "macchine della mamma", che vengono usate a turno un po' da tutti i membri della famiglia, ma mai per lunghi periodi di tempo.

Valevo anche aggiungere un paio di osservazioni basate sulla mia esperienza personale. La prima riguarda qualcosa che non mi sembra sia stata abbastanza sottolineato: nel costo della macchina va considerato anche il costo del parcheggio per i residenti, che non è sempre trascurabile. Nelle zone medio centrali di Milano (Navigli, P.ta Venezia ad es.) il parcheggio costituisce un notevole problema che, se sommato all'uso limitato dell'auto grazie ad un buon TP, rendono il car sharing un'opzione decisamente più conveniente dell'auto di proprietà. Per quest'ultima, infatti, si è spesso costretti a scegliere tra pagare per un posto auto o ridurne l’uso ai soli casi d'emergenza, a pena di non voler passare ore a cercare un parcheggio. Questo crea anche un circolo vizioso, già evidenziato da altri utenti: meno la uso, meno ha senso investire soldi in un posto auto; quindi queste macchine tenderanno sempre più a rimanere ferme in strada, con gli ovvi svantaggi (anche sociali) che ne derivano.

La seconda osservazione riguarda le differenze tra il car sharing e l’autonoleggio tradizionale (Avis, Hertz etc.). In astratto sono praticamente uguali, ma in concreto – per chi ha avuto modo di sperimentare entrambi – sono molto diversi. L’autonoleggio tradizionale punta ad affittare un mezzo per periodi più o meno lunghi (dalle 24 ore in su), il car sharing al contrario per periodi brevi o molto brevi (poche ore).
Questo ha un evidente riflesso sull’organizzazione: gli autonoleggi hanno tipicamente molte auto in pochi posti, non sempre comodi, e tutta l’organizzazione è piuttosto burocratica (devi parlare con un addetto, verificare documenti, compilare moduli etc.). Di fatto è impraticabile l’idea di noleggiare un auto per qualche ora, visto che i tempi aggiuntivi sono facilmente sono superiori all’effettiva durata del noleggio. Al contrario, il car sharing ha poche auto in molti posti (anche vicini) ed investe pesantemente sull’automazione di tutto il procedimento (prenotazione diretta via internet o al telefono, apertura auto tramite smart card, pagamento con RID etc.) Tutti investimenti che per un autonoleggio tradizionale non hanno economicamente gran senso.

[brianzolo]

il car sharing è una classica americanata