skeggia65 wrote:Riguardo alle questioni etniche, ribadisco: il mercato della droga può essere in mano a clan nigeriani.
Ciò non fa di ogni Nigeriano uno spacciatore.
Certamente no, ho amici nigeriani, tra l'altro.
skeggia65 wrote:...vogliamo dimenticare le etichette che avevano tutti gli Italiani negli USA nella prima metà del secolo scorso, per colpa di pochi delinquenti?
Ecco, senza voler generalizzare, siamo proprio sicuri che sempre in ogni circostanza e per ogni gruppo, etnico o no che sia, i delinquenti (o anche solo chi tiene comportamenti irregolari, senza andare nel codice penale) debbano sempre per forza essere una minoranza esigua o invece, per qualche ragione, un certo comportamento possa diventare più diffuso?
Ma la qustione vera non è questa. La questione che pone MMMM è sul fatto che su una serie di reati si è deciso di rinunciare ad intervenire.
Alcune modalità di delinquere sembrano essere diventate onorate e intoccabili professioni, quella descritta in particolare, e con tutta evidenza nella rinuncia a reprimere gli illeciti c'entra una ulteriore difficoltà ingenerata dalla condizione di chi svolge queste attività, spesso di irregolari e senza domicilio e identità certi.
Sono troppi, troppo difficili da trattare, non si sa dove metterli, non verranno mai rimpatriati, ergo si gira la testa dall'altra parte e si fa qualche intervento di maquillage quando in troppi si lamentano e al massimo si sposta il problema da una piazza all'altra.
Non è forse così?