Ciclisti a Milano

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Re: Ciclisti a Milano

Postby S-Bahn » Tue 09 June 2020; 8:48

Tutto vero, anche se continuo a ritenere fondamentale una propensione del "consumatore", ma in Italia si è rinunciato a combattere il degrado. Troppa sbatta, troppi troppi vincoli formali e non sostanziali, e poi non è politicamente corretto.

Comunque ciò che dici è in netto contrasto con la teoria di Skeggia.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
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Re: Ciclisti a Milano

Postby skeggia65 » Tue 09 June 2020; 12:29

Premesso che non ho visto il servizio televisivo su Padova, ricorda che la TV ti fa vedere ciò che vogliono farti vedere.
Oppure abbiamo già dimenticato i servizi di striscia sui tram di Milano che passano col rosso?
Riguardo alle questioni etniche, ribadisco: il mercato della droga può essere in mano a clan nigeriani.
Ciò non fa di ogni Nigeriano uno spacciatore.
Viceversa, all'estero avrebbero ragione a definirci "pizzamafiamandolino".
O vogliamo dimenticare le etichette che avevano tutti gli Italiani negli USA nella prima metà del secolo scorso, per colpa di pochi delinquenti?
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Re: Ciclisti a Milano

Postby Lucio Chiappetti » Tue 09 June 2020; 13:45

Non so se postarlo qui o nel thread sui bus notturni. Secondo il Corriere di Milano di oggi pare che l'apertura della ciclabile di corso Buenos Aires abbia comportato la soppressione di "3 fermate su 6" del bus sostitutivo del metro.
“It seemed to me,' said Wonko the Sane, 'that any civilization that had so far lost its head as to need to include a set of detailed instructions for use in a package of toothpicks, was no longer a civilization in which I could live and stay sane.”
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Re: Ciclisti a Milano

Postby trambvs » Tue 09 June 2020; 15:26

mah...
credo che negli orari della sotitutiva possano tranquillamente coesistere in sicurezza ciclabile e fermate
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Re: Ciclisti a Milano

Postby MMMM » Tue 09 June 2020; 15:50

skeggia65 wrote:Premesso che non ho visto il servizio televisivo su Padova, ricorda che la TV ti fa vedere ciò che vogliono farti vedere.
Oppure abbiamo già dimenticato i servizi di striscia sui tram di Milano che passano col rosso?
Riguardo alle questioni etniche, ribadisco: il mercato della droga può essere in mano a clan nigeriani.
Ciò non fa di ogni Nigeriano uno spacciatore.
Viceversa, all'estero avrebbero ragione a definirci "pizzamafiamandolino".
O vogliamo dimenticare le etichette che avevano tutti gli Italiani negli USA nella prima metà del secolo scorso, per colpa di pochi delinquenti?


Resta il mio invito a farti un giro a Padova.
Battute varie e scherzi a parte all' Estero ci vedono male per questo ed altri motivi, ma sanno anche apprezzarci per alcune peculiarità che ogni popolo ha. Alcuni giornali esteri sarebbe anche ora si aggiornassero riguardo i lati negativi dell'Italia, e magari analizzassero un po' questioni internazionali che mettono l'Italia alle strette dinnanzi a certe scelte.
Sappiamo distinguere e non prendere per oro colato ciò che la TV propone, ma la situazione di Padova (e di molte altre città del nord) è peggiore di quella descritta da Striscia. Ora sono più di 10 anni che vedo a Padova negli stessi luoghi gli stessi spacciatori con tanto di sedia e comodità varie, e ad osservare con attenzione scopriresti anche in breve tempo dove tengono la merce. Se transiti in zona e per caso ti fermi vicino ad uno di questi, 30 secondi e ti ritrovi circondato da elementi simili, e ripeto non è solo la zona della Stazione.
Parlando con Nigeriani normali, sono i primi ad incriminarli e ad infastidirsi per la mancanza di azione nei confronti di questi elementi, qui abbiamo associazioni ecc.ecc.ecc.ecc. che li difendono in nome di un principio umanitario girato ad uso e consumo dei propri interessi. Con la situazione di delinquenza che abbiamo, ti ricordo il macello e le ostruzioni create quando si iniziò a parlare di teser per le forze dell'ordine. Personalmente guarderei dall'estero con schifo l' Italia per motivi simili. A livello governativo vedo poca dinamicità ad agire nei confronti dei governi di quei Paesi, che oltre a fregarsene di smistare delinquenti in giro per il Mondo, a volte alzano anche la voce. Sono 50 anni che l'Italia vede immigrazione di popoli, chi viene con buone intenzioni neanche ti accorgi della sua presenza, gli altri siamo qui a cercare di integrarli. Ridicoli davvero!
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Re: Ciclisti a Milano

Postby MMMM » Tue 09 June 2020; 15:59

S-Bahn wrote:Tutto vero, anche se continuo a ritenere fondamentale una propensione del "consumatore", ma in Italia si è rinunciato a combattere il degrado. Troppa sbatta, troppi troppi vincoli formali e non sostanziali, e poi non è politicamente corretto.

Comunque ciò che dici è in netto contrasto con la teoria di Skeggia.


Hai perfettamente ragione, 15 anni fa la droga era nel magazzino nascosto, in cui dovevi andarci con la conoscenza, in cui lo spacciatore aveva remore e paure di essere preso, costava molto di più e non in evidenza.
Oggi, hai più supermercati spersi ovunque, SE la polizia li prende oltre ad essere ridicolizzati dagli stessi, rischiano anche altro, e il 15- enne di turno debole ci finisce in mezzo, perchè l'amico ha già provato, lo stesso amico che 15 anni fa pensava ad altro.
Avendo lavorato in ambienti dove di certo se ne vede, resto impressionato dalla quantità di persone che chiede se posso procurare sostanze, giovani con arroganza, prepotenza, che poi tranquillamente si mettono anche al volante. Quando negli stessi luoghi, vengono prese persone con le mani nella marmellata, 90% sono stranieri, con una lista di precedenti di anni sempre per eventi simili o peggiori, spesso per riconoscerli basta guardarli in faccia.
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Re: Ciclisti a Milano

Postby S-Bahn » Tue 09 June 2020; 18:41

skeggia65 wrote:Riguardo alle questioni etniche, ribadisco: il mercato della droga può essere in mano a clan nigeriani.
Ciò non fa di ogni Nigeriano uno spacciatore.
Certamente no, ho amici nigeriani, tra l'altro.
skeggia65 wrote:...vogliamo dimenticare le etichette che avevano tutti gli Italiani negli USA nella prima metà del secolo scorso, per colpa di pochi delinquenti?
Ecco, senza voler generalizzare, siamo proprio sicuri che sempre in ogni circostanza e per ogni gruppo, etnico o no che sia, i delinquenti (o anche solo chi tiene comportamenti irregolari, senza andare nel codice penale) debbano sempre per forza essere una minoranza esigua o invece, per qualche ragione, un certo comportamento possa diventare più diffuso?

Ma la qustione vera non è questa. La questione che pone MMMM è sul fatto che su una serie di reati si è deciso di rinunciare ad intervenire.
Alcune modalità di delinquere sembrano essere diventate onorate e intoccabili professioni, quella descritta in particolare, e con tutta evidenza nella rinuncia a reprimere gli illeciti c'entra una ulteriore difficoltà ingenerata dalla condizione di chi svolge queste attività, spesso di irregolari e senza domicilio e identità certi.
Sono troppi, troppo difficili da trattare, non si sa dove metterli, non verranno mai rimpatriati, ergo si gira la testa dall'altra parte e si fa qualche intervento di maquillage quando in troppi si lamentano e al massimo si sposta il problema da una piazza all'altra.

Non è forse così?
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Re: Ciclisti a Milano

Postby MMMM » Tue 09 June 2020; 19:09

Quando dico che ho stima assoluta di te, questo intendo.
Tra l'altro a parte scelte politiche, sociali, economiche, personali, simpatie o tutto quello che si voglia mettere, continuo a non capire come sia possibile per parte della popolazione non rendersi conto che questa storia dell'immigrazione va scardinata. Ci gira attorno tanto sporco, che si infiltra ovunque.
Quale divinità deve scendere per spiegare a 4 asini che 1000 Euro spesi qui ad aiutare chi sta al cellulare dalla mattina alla sera, sono nulla rispetto a 200 ben spesi in un Paese che può effettivamente avere bisogno di aiuto, mandando persone competenti (non finti volontari), con missioni ben definite e magari che ogni tanto invece di dire stupidaggini in TV, portino un resoconto di ciò che è stato fatto? non parlo solo in senso economico, ma di risultati reali di miglioramento delle condizioni di vita delle persone nate in posti meno fortunati. Vorrei vedere quale centro di accoglienza è capace di avvicinarsi a queste funzioni. E per chiudere, già siamo nei guai, con milioni di poveri (nemmeno minimamente considerati), quante altre persone da aiutare dobbiamo accogliere? E' corretto che miei conoscenti che già vivevano in una situazione di lavoro precaria, siano da mesi senza stipendio e cassa integrazione nemmeno prevista per loro, mentre chi sbarca da nessuna guerra viene trattato diversamente? Soldi non ce ne sono ma per chi si sono sempre stanziati si continuano a stanziare senza ritegno (Aziende italiane comprese, una su tutte)
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Re: Ciclisti a Milano

Postby e623 » Tue 09 June 2020; 21:10

fra74 wrote:Non spariamole grosse. Il principio di presunzione di non colpevolezza (in Italia si usa questo termine, articolo 27 della costituzione) si applica agli imputati, e dimostrarne la colpevolezza non spetta certo ad una persona che esprime una opinione.


Quindi se al bar dici "i rom sono tutti ladri" non sei razzista?
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Re: Ciclisti a Milano

Postby .mau. » Wed 10 June 2020; 11:47

Lucio Chiappetti wrote:Non so se postarlo qui o nel thread sui bus notturni. Secondo il Corriere di Milano di oggi pare che l'apertura della ciclabile di corso Buenos Aires abbia comportato la soppressione di "3 fermate su 6" del bus sostitutivo del metro.


Non mi è chiaro. Le "6 fermate" sarebbero Porta Venezia, Lima e Loreto nei due sensi?
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Re: Ciclisti a Milano

Postby S-Bahn » Wed 10 June 2020; 11:56

Concordo con trambus sull'argommento. All'ora della sostitutiva ci sono pochi bus e soprattutto pochi ciclisti, possono convivere benissimo senza problemi. E' solo una menata formale perché in tutte le fermate di autobus dove non c'è pista ciclabile, ma i ciclisti ci sono, mi spiegate cosa cambia di sostanziale?
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Re: Ciclisti a Milano

Postby .mau. » Wed 10 June 2020; 12:01

.mau. wrote:Non mi è chiaro. Le "6 fermate" sarebbero Porta Venezia, Lima e Loreto nei due sensi?


sì, lo sono, ho letto l'articolo. Basta far fermare il bus in mezzo alla strada, così si rallenta il traffico notturno :-)
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Re: Ciclisti a Milano

Postby trambvs » Wed 10 June 2020; 12:11

l'articolo
come al solito nessuno si scandalizza però se alle altre fermate la gente deve scendere tra le auto in sosta (regolare?)
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Re: Ciclisti a Milano

Postby S-Bahn » Wed 10 June 2020; 19:51

"impensabile far salire e scendere le persone... Troppo pericoloso".
In realtà è una questione teorica perché lo stesso conflitto reale avviene in centinaia di fermate, e in ore ben più trafficate, ma non c'è una corsia formalmente dedicata alle biciclette
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Re: Ciclisti a Milano

Postby GLM » Wed 10 June 2020; 23:09

motivo per il quale le biciclette (o gli scooter, o le auto), da codice della strada, devono fermarsi e attendere che tutte le operazioni di fermata vengano effettuale da parte del bus/tram. Viceversa, se c'è una pista tracciata e senza attraversamenti pedonali, la precedenza ce l'hanno le biciclette e un eventuale investimento di un passeggero che scende dal bus da parte di una bicicletta avrebbe come minimo un concorso di colpa.
Non sono previste fermate intermedie
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