by S-Bahn » Wed 11 June 2008; 0:29
Il discorso si sta un po' spostando dall'opera autostradale vera e propria all'interfaccia col territorio, a cominciare dalle uscite.
In realtà a mio avviso si sta molto guardando l'autostrada e per nulla quello che succederà attorno.
Ho avuto occasione di interessarmi un po' al problema anche se brevemente, ed ho capito alcune cose:
- tutti gli occhi sono puntati sull'autostrada e bene o male con le mitigazioni ne uscirà un'opera probabilmente dignitosa come livello di progettazione
- nessuno o quasi fa caso alla viabilità cosiddtta minore che verrà costruita assieme all'autostrada o conseguentemente ad essa, e che non è affatto minore. Si prevodono anche tratti a doppia carreggiata e i Km complessivi dovrebbero superare del doppio quelli dell'autostrada, e costruiti senza tanti riguardi per l'ambiente
- grazie anche a questa nuova viabilità i comuni urbanizzeranno (disordinatamente, c'è da scommetterlo) tutto il territorio coinvolto. La responsabilità maggiore sarà proprio dei comuni, magari gli stessi che chiedono gli interramenti "per ridurre l'ìmpatto", e poi saturano tutto lo spazio di centri commerciali, capannoni, villette a schiera.
Il vero quiz pedemontano sarebbe: come utilizzare gli strumenti di gestione del territorio per salvare almeno una parte dello stesso?.
Non è una risposta facile, visto che la maggior parte degli strumenti di salvaguardia sono nelle mani dei comuni che si stanno preparando all'arrembaggio sulle aree.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà
Václav Havel