jumbo wrote:Peccato che la proprietà di Trenitalia sia lo Stato, i cui "proprietari" siamo noi...
Questa idea che gira per cui a un'azienda privata per finta ci si debba inchinare tutti per davvero è il caso che smetta di circolare. Troppo comodo dirsi "azienda privata" per fare quello che si vuole dimenticandosi le finalità per cui queste aziende sono state create e dimenticandosi da dove vengono le risorse che hanno permesso di crearle e che permettono loro di prosperare.
Fra74 wrote: Trovo bizzarro che giustamente si sia contrari a non sfasciare la rete regionale mandando servizi qua e la però poi lo si proponga per la rete AV/LP
Non trovo bizzarro perchè non si propone, almeno non io, di sfasciare niente. Visto che i treni che non ci stanno per congestione solo quelli della LP che si vanno aggiungendo ora mi sembra ragionevole capire dove sistemare nel breve, in attesa di soluzioni di lungo periodo, soprattutto questi. E non è sfasciare, visto che non si propone di toglierli ma di sistemare quelli aggiunti che non ci stanno in Centrale o comunque un equivalente numero secondo una scelta possibilmente razionale.
Quindi Fra', cosa faresti tu in alternativa nel breve?
Lucio wrote:Non conosco la situazione di Berlino attuale
Semplicemente a Berlino c'è un backbone che attraversa in senso est-ovest tutta la città, con due binari per la LP e due binari per le S, più connessioni S meno forti ma non imporanti nord-sud, e infine un anello completo di S attorno alla città. Questo, intendo il backbon a 4 binari, assicura relazioni passanti, distribuzione urbana e perfetta corrispondenza LP/S.
Trullo wrote:La soluzione radicale sarebbe un secondo passante che unisca Garibaldi a una Centrale sotterranea, proseguendo dopo Centrale da un lato verso Greco e dall'altro verso Lambrate
Alla fine sempre qui si ritorna. E' un'opera impegativa, ma non di enorme sviluppo chilometrico, in particolare il tratto più critico (Centrale-Garibaldi) è la bellezza di un chilometro e mezzo, santo cielo! Ma possibile che Milano con la più altra concentrazione di traffico L e S d'Italia (e in continua crescita) non possa meritarsi una seria sistemazione dell'assetto ferroviario, dove le carenze di capacità e connessione si sentono da Zurigo a Napoli e da Torino (per ora) a Venezia?