Centro commerciale Arese

[S-Bahn]

Stiamo a vedere. Finora questo fenomeno non è stato così evidente tra un centro commerciale e l'altro. Negli ultimi trent'anni a sparire sono stati i negozi tradizionali, ma può darsi che gli squali inizino a mangiarsi tra di loro, anche se finora non mi pare si sia visto.

[Trullo]

L'auchan di cinisello mi pare che abbia chiuso molti negozi, idem Orio Center ....

[S-Bahn]

Auchan di Cinisello se non sbaglio è in riduzione solo per poterlo rifare grosso il doppio, mi pare.
In diversi cc c'è difficoltà con i negozi, che tra l'altro hanno il problema dei costi del personale dovendo garantire molte ore di apertura, ma la difficoltà rimane per ora confinata ai negozi che hanno un turn over ben oltre il fisiologico, però il modello cc non sembra, almeno per ora, essere messo in discussione e nemmeno il trend di continuo aumento del numero e delle dimensioni degli spazi di vendita.
E' chiaro che prima o poi ci si scontra con le leggi della fisica e dell'economia, ma non si sa quanto lontano possa essere questo momento e per ora sembra che tutti stiano andando avanti a tavoletta.

[serie1928]

Auchan vorrebbe ingrandirsi rifacendo totalmente il CC, evidentemente il "concept" attuale non ha funzionato, ma il comune di Cinisello non rilascia le licenze e ci sono rumors di causa legale perchè Auchan ha tutti i diritti edificatorii (a loro detta).
Orio continua ad espandersi, ma da come ho capito, avrebbe una strategia leggermente diversa dal comune.

Se Auchan si ingrandisce, se Westfield costruisce quello che pare voglia costruire, allora sono questi tre, con Arese, gli "squali" che si "pappano" gli altri, con Auchan nel ruolo di quello tra l'incudine e il martello, con il serio rischio di arrivare con il fiato corto se non si dà una mossa.

Un ultima cosa, di cui mi sono convinto senza tema di smentita: chi va al CC in auto non lo fa per l'assenza del TPL, bensì perché è più comodo con o senza grande spesa da fare. Ammesso che ci sia veramente il potenziale per una linea di TPL pesante, allora sarebbe tutta utenza del CC guadagnata, e sarebbe il CC stesso ad averne interesse senza che debbano essere spesi soldi di tutti. È del tutto vana l'idea che ci sia un sostanzioso travaso di utenza da una modalità all'altra, è prevalentemente utenza aggiuntiva. Ergo, il traffico non diminuirebbe affatto, anzi.

[friedrichstrasse]

[Trullo]

Non concordo, specie sui lavoratori del CC se non abitano vicini
OK, magari il numero di quelli che possono arrivare in treno non è elevatissimo rispetto a quelli che arrivano in macchina, ma potrebbe essere sufficiente ad abbassare il traffico sotto la soglia critica

Quanto al tema delle possibilità di espansione dei cc, dalle mie parti è in atto da decenni una sparizione dei negozi. Trent'anni fa c'erano tipologie di negozi "di nicchia" che oggi sembrano incredibili: il vinaio, la macelleria equine, la drogheria... Oggi mancano (o sono rare) persino la macelleria "normale", il fruttivendolo e persino il negozio di abbigliamento o scarpe "generico" (non monomarca)
Tuttavia siamo penso vicini al punto in cui le capacità di erosione dei piccoli negozi sono vicine ad essere esaurite, per cui partirà, se non è già partita, la Guerra fra centri commerciali

[serie1928]

Siamo lontani dalla soglia critica, raggiunta in questi giorni solo per un evento eccezionale. Al contrario, attrarre ulteriore clientela, che si somma a quella in automobile, richiamando per imitazione altri che invece scelgono l'automobile, rischi di mandare in crisi il sistema. Ma non siamo in queste condizioni.
Per quanto riguarda i lavoratori, non glielo ha prescritto il medico di andare a lavorare a distanze "siderali" dal proprio domicilio. Se lo hanno fatto, avranno fatto i loro conti, e se non li hanno fatti, peggio per loro.

[Trullo]

Pensare che il TPL abbia una sorta di effetto moltiplicatore ("per imitazione") sul traffico automobilistico mi pare sia controintuitivo ...
Sul tema dei lavoratori mi pare non sia facilissimo trovare lavoro vicino a casa nè conveniente restare senza lavoro per cui ci si sobbarca anche percorsi non brevi, per chi lavora vicino di norma non è un problema andare in macchina, lo diventa (economicamente, come tempo e come esternalità) per percorsi lunghi, anche dal punto di vista della comodità personale (almeno in teoria, un'ora di traffico in tangenziale o cità con la necessità di mantenere sempre la massima attenzione sulla guida dovrebbe essere più pesante di un tempo paragonabile, o anche leggermente superiore, su un mezzo pubblico, purchè le condizioni di affollamento siano decenti beninteso)

[S-Bahn]

A sentire serie1928 sembrerebbe che uno può trovare il lavoro che vuole, dove vuole e allo stipendio che desidera.
La realtà è un po' diversa.

[Trullo]

Non parliamo del sud, e del forte pendolarismo per esempio fra Fasano e Bari (circa 70 km)
O delle grandi aziende, come il petrolchimico di Brindisi, la fiat di Melfi, con bacini di pendolarismo sorprendenti

[serie1928]

No, sto dicendo che chi accetta un lavoro lo accetta per tutte le condizioni che trova, e se omette di calcolare i costi che tale lavoro ha, allora ha sbagliato i calcoli. E se li ha fatti, allora gli vanno bene così.

E' "controintuitivo" Trullo? Per niente, è la natura umana, lo "Herdentreib". La gente fa quello che altri hanno già fatto, e se persone che vanno al CC grazie al TPL se ne tirano dietro altre che ci vanno perchè ci è andato lui, ma non necessariamente come ci è andato lui. Quindi se ci fosse veramente una domanda tale da giustificare la cerazione di una linea di TPL "forte", questo effetto moltiplicatore si ripercuote anche sulla modalità "auto", che invece di diminuire aumenta.
Ma tale domanda non c'è, quindi il pericolo è relativo.

[serie1928]

Non parliamo del sud, e del forte pendolarismo per esempio fra Fasano e Bari (circa 70 km)
O delle grandi aziende, come il petrolchimico di Brindisi, la fiat di Melfi, con bacini di pendolarismo sorprendenti

Perchè i costi sono trasferiti alla collettività: l'utile privato della remunerazione del proprio lavoro, gode del "danno pubblico" che tale pendolarismo produce.

[S-Bahn]

Come al solito: non si vede l'albero tra tanta foresta.
La Z121 ha solo una corsa, ma la Z122 no, ed è la linea più frequente che passa dal CC
Poi c'è anche la 560/561 che ferma in Aldo Moro/Allende che nei giorni di massima affluenza vedeva spesso 20-30 persone in attesa, pur distante dal CC ca.1 km.

Scopro che la 122 ha la fermata a 1.1 km dall'entrata del centro, quindi ci passa per modo di dire. Altro che cosa triste, è una cosa che fa veramente schifo.
Meno male che secondo voi il TPL per il cc sarebbe adeguato. Chissà se non lo fosse...

E' talmente tutto orientato al pensiero unico della sola automobie, di cui tu e Friedrchestrasse sembrate partecipare con sempre maggiore convinzione, che si sono dimenticati persino quattro rastrelliere per legare le biciclette.
http://www.ilgiorno.it/rho/centro-comme ... -1.2076224

[MMMM]

No, sto dicendo che chi accetta un lavoro lo accetta per tutte le condizioni che trova, e se omette di calcolare i costi che tale lavoro ha, allora ha sbagliato i calcoli. E se li ha fatti, allora gli vanno bene così.

Ti auguro di non ritrovarti mai in certe condizioni lavorative o di distanza lavoro casa, anche se per una settimana ti farebbe rendere conto di qual è la pessima realtà attuale.
Molto preoccupante sentire dire certe cose. La gente qui fa i conti sul filo di lana, e credo a nessuno piaccia farsi magari 1 ora di strada al mattino avere turni disumani (classici dei centri commerciali con magari 3/4 ore di pausa) e 1 ora la sera per tornare a casa. Risultato stai fuori casa un bel 12/14 ore per guadagnare un c... con relative gravi ripercussioni sulla vita famigliare e sociale.

[Trullo]