Servizio regionale veloce Parma-Piacenza-Milano Passante

[tojo]

Visto che spesso e volentieri dalle mie parti salta fuori l'idea della "metropolitana leggera", che unisca Piacenza alle vere metropolitane di Milano, ho pensato a questa idea fantasiosa.

Un servizio gestito da FER (Ferrovie Emiliano Romagnole) che espleti, a cadenza oraria, il seguente servizio: Parma-tutte-Piacenza-Lodi-Milano Passante-Milano Bovisa.

Secondo voi sarebbe fattibile, senza squassare i servizi già esistenti?

[friedrichstrasse]

Per carità

Ma ti diverte proprio così tanto sfasciare tutto il sistema e concentrarti solo sulle necessità di Piacenza?

[tojo]

Ciascuno pensa alle necessità di casa sua: è il federalismo, bellezza!

[Trullo]

Quoto Friedrichstrasse da altro topic

Ma sarebbe tanto difficile avere dei diretti a frequenza oraria con fermata a Lodi, Piacenza, Fiorenzuola, Fidenza, Parma, Reggio e Modena?
Più dei regionali a frequenza oraria (semioraria in punta) con fermata a Lodi-tutte-Piacenza?

Aggiungo che
- anche i diretti potrebbero, almeno in punta, essere semiorari
- ovviamente deve esistere qualche forma di servizio locale anche in terra emilana con dei piacenza-tutte-bologna, se necessario da spezzare dove serve

Sull'infattibilità di quanto proposto da Tojo, nel passante è opportuno che vada materiale tipicamente suburbano, cioè non velocissimo ma con ottime accelerazioni (TSR)
Mentre i diretti è meglio abbiano materiale più veloce ma non necessariamente con grando accelerazioni (visto che si fermeranno ogni 20-30 km e non ogni 2-3 come i suburbani)

[friedrichstrasse]

Ciascuno pensa alle necessità di casa sua: è il federalismo, bellezza!

Lo so che sei liberale, ma permetti che delle tue necessità, poste in questo modo, non me ne può fregare di meno. È il liberalismo

PS. Non prendertela, sto scherzando, ma chi di liberalismo ferisce, di liberalismo perisce

[sangrinad]

E io che pensavo che gli Emiliani erano tutti comunisti

[tojo]

A Piacenza siamo tutti baciapile.

[sangrinad]

Oh Signour
Hai riferimenti esatti sul documento per favore?

[tojo]

E' un manifesto di fine anni '40/inizio '50, che circola da anni in Rete, ma altro non so dirti.

[ETR460]

Ce l'ha appeso anche il bar di fianco al negozio di Madre, anche se il proprietario non è che sia proprio di destra, anzi...

[EuroCity]

Un altro breve OT...

Ecco un manifesto più antico, che ho visto recentemente su una chiesa di Sansepolcro (AR):



Eh, davvero molto affarista (oltre che anticomunista in modo così follemente retrogrado), la Chiesa di altri tempi - mah...

Tornando più in tema, come sapete una volta era previsto far entrare nel Passante anche i regionali, limitandosi comunque ai confini della Lombardia (quindi, non oltre Piacenza, in questo caso): cioè, in sostanza, dei regionali simili ai suburbani, e non degli interregionali (come invece sarebbe prolungando fino a Parma, od oltre).

[Trullo]

@Sangrinad
E' un documento serissimo, che riporta la scomunica ai comunisti

Si tratta di un decreto della Congregazione del Sant'Uffizio pubblicato il 1º luglio 1949: con esso la Chiesa cattolica prendeva esplicitamente le distanze dall'ideologia comunista. Secondo il diritto canonico, non si tratta, formalmente, di una scomunica data dalla Santa Sede di propria iniziativa, ma della dichiarazione ufficiale che i cristiani che professano, difendono e propagano la dottrina comunista si trovano ipso facto in situazione di scomunica, perché aderendo ad una filosofia materialistica e anticristiana sono diventati apostati.

Non è chiaro se tale scomunica sia ancora in vigore. Non risulta sia mai stata esplicitamente revocata, secondo wikipedia in italiano risulta implicitamente revocata il 27 novembre 1983, data di entrata in vigore del nuovo Codice di diritto canonico, che non la menziona (ma nella pagina di discussione della voce stessa si avanzano dubbi al riguardo)

Interessante questo contributo, dove due sacerdoti considerano di fatto decaduto il decreto, e incomparabile la situazione di sessant'anni fa a quella odierna

http://www.diodopointernet.it/page.asp?pageID=1541

[EuroCity]

E pensare che Gesù Cristo era quasi un comunista (sebbene non statal-burocratico-militarista, come l'ex blocco sovietico)...

[Trullo]

Il secondo capitolo degli atti degli apostoli descrive una società, quella realizzata dai primi cristiani, per alcuni aspetti comunista ("Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.")

[jumbo]

nel 1949 si era in un clima "leggermente" diverso da quello di oggi, e in quegli anni dopo la guerra nel famoso triangolo rosso, non lontano da piacenza, ma non solo, si erano registrati numerosi episodi di violenza da parte di ex-partigiani comunisti contro persone che la pensavano diversamente da loro, anche cristiani e appartenenti al clero.
è così strano che la chiesa abbia puntualizzato una cosa che peraltro era sotto gli occhi di tutti, cioè che chi commette o avalla violenza politica è fuori dalla chiesa?