Riaprire i Navigli

[Carlomm73]

Sarebbe un'ottima cosa, per tutta una serie di motivi.

[skeggia65]

E una pessima per altri motivi.
Sicuramente non si avrebbe lo stesso "contesto" che appare in molte foto d'epoca: in molti casi gli edifici che facevano da contorno ai navigli non esistono più (basta guardare cos'era e cos'è oggi via Santa Sofia).
Ricostruire i canali con lo stesso aspetto di allora sarebbe un falso spudorato al pari della costruzione di un castello sforzesco.
Quello che le foto non dicono (perché prive di odore) sono le condizioni igieniche dei canali.
Certo, sarebbe bello: se i canali fossero progettati in modo da non avere assolutamente ristagni, se la gente non li conciasse peggio che dei letamai, avremmo una città più "caratteristica", la circolazione automobilistica sarebbe "espulsa" da diversi contesti, si riscoprirebbe che i piedi sono fatti anche per camminare.
Edit: se qualcuno fantasticasse di bateaux mouches, se lo scordi: dato il calibro dei canali, al massimo si potrebbe far girare una versione "passeggeri"c dei mototopo veneziani.

[sangrinad]

Vorrei riportare in vita questo argomento...
Sin da bambino...

Le questioni poste sono principalmente due 1) come si abbia potuto far un simile scempio 2) come porvi rimedio.
Sono relazionate, è chiaro.
1) ha come causa principale la mancanza di senso estetico e di senso politico dei lombardi. Non discutiamone oltre, ma ricordiamo che Lombardia ha dato i natali a quello sgorbio genetico di A.Manzoni e, piú grave, al fascismo, protagonista culturale della copertura dei navigli.
2) Oltre a trattare come cale i fascisti che rimangono e insegnare l'estetica in modo piú convincente, si potrebbe cominciare a riaprire S.Marco soltanto, alimentata come fontana, in modo da garantire sufficiente ricambio.
...
Le obiezioni sul fatto che il contesto ha cambiato sono del tutto prive di fondamento: anche i canali sarebbero una opera nuova.

[EuroCity]

Un esempio riuscito di riapertura di un canale urbano e relativo spostamento all'esterno del precedente traffico veicolare:

http://www.urbanmediaspace.dk/en/river/facts

http://www.urbanmediaspace.dk/aaen/billeder

... a Århus, in Danimarca.

Quindi, anche nella civilissima ed ecologica (almeno così si dice) Danimarca, nella prima metà del secolo scorso ricoprivano i canali, ed oltre che per presunti motivi igienici anche forse in nome di un falso modernismo o "progresso" o robe del genere.

Per fortuna, il progetto di riapertura del "naviglio" cittadino sembra ben riuscito.

Certo, poi non è esattamente la situazione di Milano, che è più complessa...

[indaco1]

Riaprire i navigi esattamente dove erano prima e' impossibile salvo brevi tratti.

Si puo' invece recuperare molto bene quelli che ci sono o addirittura farne di nuovi. La filologia non e' una religione.

E nuovi edifici in stile che si sposi bene con lo stile vecchia milano possono essere fatti, all'estero queste operazioni sono all'ordine del giorno.

Un buon esempio e' l'alzaia del Naviglio Grande tra la stazione di Porta Genova e Cassala.

Adesso c'e' un parcheggio che usano per la fiera di Senigallia, fondamentalmente e' una zona degradata. Li il naviglio c'e', ma e' sprecato.

In giro per la rete ci sono progetti per farci una nuova Darsena.

Anche senza arrivare a questo io ipotizzerei edifici bassi in stile, con negozietti ed esercizi, allargando e pedonalizzando l'alzaia. Magari una piccola darsena, o un allargamento o una piccola rete di canali (basta il perimetro di un isolato) se si decide di usare tutto il parcheggio.

Poi aggiungerei 2 o 3 ponti pedonali carini, in modo di poter sfruttare i mezzi pubblici e collegarsi al parco sull'altra riva.

Insomma, con una ricucitura urbana "illuminata" recuperi tutta una zona di naviglio oggi degradata, in un punto servitissimo e semicentrale, con stazione ferroviaria, stazione MM2 e altri mezzi pubblici, senza soluzione di continuita' con il distretto dei Navigli gia' oggi esistente.

Insomma, e' inutile pensare di fare altri corsi d'acqua quanto c'e' un intero tratto di Naviglio ancora esistente che e' tenuto da schifo.

Ovviamente non escludo di recuperare anche deibrevi tratti storici. Tra questi il primo e' ovviamente il bellissimo tratto del ponte delle Gabelle, sarebbe bello e possibile anche fare una ampia fontana sopraelevata in piazza S.Marco dove prima c'era il tombone, con cascatella che richiami una antica conca in direzione nord est (opposta alla direzione storica di scorrimento dell'acqua). Essendo fuori terra, con muretti sufficienti per contenere una spanna d'acqua, puo' riprodurre visivamente quello che c'era prima senza bisogno di disfare il parcheggio e le altre infrastrutture sotterranee. Magari si puo' anche utilizzare e intubare in qualche modo l'acqua della Martesana stessa che li e' ancora abbondante, sottoterra.

[S-Bahn]

E una pessima per altri motivi.
Quello che le foto non dicono (perché prive di odore) sono le condizioni igieniche dei canali.

Pur essendo affascinate pensare ad una Milano con tanti canali e poche auto, condivido il giudizio generale di skeggia. Non sono però così d'accordo sul problema igienico.
Il rischio vero è quello dell'inciviltà di chi ci butta di tutto ma sulla qualità dell'acqua problemi veri non ce ne sono. Viene dal Ticino(navigli Grande e Pavese) o dall'Adda (Martesana). Non dico che sia acqua potabile ma siamo a livelli di qualità almeno dignitosi, basta evitare i canli chiusi da un lato, senza acqua in movimento.

[JA+]

Comunque non sarebbe diverso dalle situazioni dei canali attualmente esistenti (per esempio Villoresi e Martesana), dove è vero che c'è dentro di tutto (l'unico modo per risolvere il problema è pulire periodicamente), però quando scorre l'acqua non ci si accorge di niente, anzi si ha una sensazione di benessere. Inoltre questi canali attraversano diversi centri urbani, quindi problemi non ce ne sono (naturalmente l'acqua non deve ristagnare).

[EuroCity]

A Pavia, purtroppo, a volte l'acqua è molto sporca nel tratto finale (od iniziale: dipende dal punto di vista) del Naviglio Pavese, verso il Ticino; poi, le sponde sono anche poco curate: potrebbe essere molto meglio anche lì.

[Dave79]

Beh, io che ho partecipato alla conferenza posso dirvi che almeno a parole la questione è più semplice di quanto non ci si aspetti.

L'associazione che ha organizzato il convegno e che sta portando avanti il progetto è composta da architetti, urbanisiti, ingenieri idraulici ed esperti di trasporti (molti dei quali lavorano al politecnico) che stanno collaborando tra loro, a titolo assolutamente gratuito, spinti esclusivamente dall'amore verso la loro città.

Non si parla di riaprire tutto il sistema dei navigli ma di ripristinare una buona parte della cerchia interna collegando la martesana alla darsena. Gli esperti assicurano che dal punto di vista idraulico la cosa sia assolutamente fattibile e che tramite la riattivazione delle vecchie conche e la creazione di due nuove conche sarebbe anche garantita assolutamente la navigabilità.

Altra cosa che gli organizzatori hanno tenuto a precisare è che non si tratterebbe di costruire un falso storico (cosa per cui io personalmente non avrei nulla in contrario, in altre città lo si è fatto con ottimi risultati) ma di costruire qualcosa di nuovo che ben inserito nella nuovo contesto della città attuale permetterebbe di ridarle quel suo tipico aspetto di città d'acqua che l'ha caratterizzata per secoli.

La cosa che mi ha colpito in particolare è che, secondo il loro studi, questo progetto costerebbe poco più o poco meno di quanto costerà la realizzazione della via d'acqua per Expo, un opera assolutamente inutile e senza senso di cui non si sentiva assolutamente la necessità e che si sarebbe potuta benissimo evitare.

Altra cosa sorprendente è che questo progetto, come effetto collaterale, risolverebbe il problema delle esondazioni del Seveso in zona Niguarda rendendo di fatto inutile la realizzazione di un nuovo scolmatore.

La cosa che mi lascia ben sperare è che per la prima volta nella storia da quando i navigli sono stati chiusi, l'amministrazione comunale pare non essere assolutamente ostile all'idea (al contrtrario di TUTTE le precedenti) ed anzi ha inserito nel PGT il persorso della fossa interna prevista dal progetto dell'associazione, ha stanziato inoltre una cifra per la stesura di un progetto di fattibilità ufficiale il cui incarico è stato dato proprio al politecnico.

[Astro]

Hmmm, mi risulta che (sotterraneamente) la Martesana sia gia' collegata alla Darsena. Qualche mappa che descriva le intenzioni dell'intervento e' recuperabile? Giusto per capire dove hanno intenzione di far passare le conche e dove vogliono far confluire lo scolmo del Seveso.

[fra74]

A me invece risulta che la Martesana confluisca con il Seveso e si scarichi nel Redefossi

[jumbo]

Sotto Via Melchiorre Gioia scorre acqua, infatti durante i lavori di Garibaldi-Repubblica hanno dovuto chiudere per un periodo la strada perchè durante i lavori avevano sfondato la soletta di copertura della Martesana.

[Dave79]

Hmmm, mi risulta che (sotterraneamente) la Martesana sia gia' collegata alla Darsena. Qualche mappa che descriva le intenzioni dell'intervento e' recuperabile? Giusto per capire dove hanno intenzione di far passare le conche e dove vogliono far confluire lo scolmo del Seveso.

No no!! E l'Olona ad essere collegato alla Darsena.

La martesana, dopo essersi infilata sotto Melchiorre Gioia, prosegue tombinata sotto la via stessa, raccoglie le acque del Seveso prima di Viale Lunigiana e prosegue ancora lungo il suo vecchio tracciato (coperto negli anni 60') fino all'incrocio con Viale Monte Grappa.

A questo punto, invece di proseguire verso via San Marco come un tempo, le acque si gettano nel canale Redefossi che prosegue sempre tombinato lungo il tracciato dei bastioni fino a Porta Romana (una volta era parte della fossa (esterna) che circondava la città proprio lungo le mura spagnole).

Da Porta Romana il canale Redefossi svolta sotto corso Lodi, una volta uscito dalla città segue il tracciato della Via Emilia fino a gettarsi nel Lambro. Non ci passo da moltissimo ma credo che verso San Donato Milanese ci siano ancora alcuni tratti scoperti.

Il progetto prevede di separare le acque inquinatissime del Seveso, che proseguirebbero tombinate lungo l'attuale persorso, da quelle pulite della Martesana che invece tornerebbero a scorrere all'aperto lungo buona parte dell'antico tracciato: via M. Gioia, Via San Marco e il suo vecchio laghetto, via Fatebenefratelli, Via Senato, Via San Damiano, Via Visconti D.M., Via Sforza, via Santa Sofia, Via de Amicis, Via Conca del Naviglio ed infine nella Darsena.

Lungo il vecchio percorso il naviglio avrebbe una sezione minore di quello storico, per consentire l'accesso ai civici sulla sponda lato centro è neccessario infatti la creazione di una alzaia, in ogni caso i progettisti assicurano che sarebbe largo abbastanza per consentire la navigabilità.

Il canale Redefossi, privato della acque della martesana, sarebbe a quel punto in grado di smaltire le acque del seveso anche in caso di fortissime pioggie facendo dimenticare per sempre le esondazioni cittadine.

Purtroppo nel sito del progetto manca una spiegazione dettagliata di questo aspetto ma nella conferenza è stata spiegata molto bene

[Astro]

Ok, mi sbagliavo. Me l'avevano raccontata in modo errato.
Comunque, questo articolo solleva dubbi sul progetto del Poli.

[fra74]

E il progetto come pensa di smaltire la maggior portata di acqua che avrebbe la Darsena? O ci pensiamo dopo aver trasformato in una palude piazza XXIV Maggio?

E prima di rispondere che basta diminuire la portata del naviglio grande ricordo che ci sarebbero un po' di aziende agricole che di quell'acqua hanno bisogno...

Vabbè dopo che ho scoperto che c'è di mezzo Boatti non mi stupisco...