Caro amico brianzolo, ognuno ha le proprie passioni, quella proprietaria del sito è un'associazione culturale regolarmente registrata, i cui soci producono ricerche e partecipano a conferenze spesso riportate nei quotidiani cartacei.
Inoltre è
totalmente autofinanziataMi viene da sorridere pensando a chi defininendo "fantasioso" e "spazzatura" un sito culturale, allo stesso tempo è un "appassionato" di trasporti a milano (??!)
Adesso chiudo qui questa spiacevole discussione perchè quello delle ferrovie non è proprio il mio campo, soprattutto se è ferraglia post 1861
Comitati Due Siciliep.s ho letto su questo thread il post di un tizio che indicava l'arretratezza anche nel campo ferroviario del regno delle due sicilie nel periodo pre-unitario, solo perchè al nord c'erano più km di strade ferrate costruite.
Premettendo che le Due Sicilie avevano costruito la prima linea ferroviaria d'Italia e la terza d'europa, le prime locomotive ferroviarie e il primo tunnel ferroviario d'Italia, il più grande stabilimento ferroviario d'Italia(Pietrarsa) in cui lavoravano 2000 operai e dal quale uscirono delle locomotive che furono vendute pure agli stati del nord.
Con un'analisi un pò più approfondita non sarebbe stato difficile capire che gli investimenti ferroviari nelle Due Sicilie non potevano sostituire quelli marittimi in quanto per il trasporto di merci e persone, era più vantaggioso sempre il trasporto marittimo, sopratutto in un paese circondato dal mare.
Forse qualcuno ha pensato che bisognava fare la ferrovia Napoli-Palermo, ma fino ai primi del 900 ed anche dopo, tutti andavano ancora per mare!
E' chiaro che non si poteva allagare la pianura padana per collegare con una nave Milano a Torino e quindi si preferì investire sulle ferrovie...
Guarda caso le ferrovie del nord collegavano tutte le città interne, mica le coste....
Non avendo praticamente una marina, appariva chiaro che gli stati del nord effettuavano i loro investimenti nelle ferrovie, peraltro facilitati dall'orografia del terreno della pianura padana e dalla gestione allegra del debito pubblico piemontese, di cui oggi ancora paghiamo gli interessi.
brianzolo wrote:ammetterai che quel sito è quantomeno fantasioso