Da anni, si parla di due nuove fermate ferroviarie a Lodi, una ad Ovest, presso il nuovo polo universitario, l'altra a Sud, nel popoloso quartiere S. Bernardo.
Alle ultime elezioni comunali ha vinto il candidato che, nel suo programma, prometteva: costruzione di una nuova stazione ferroviaria, all'Università o a San Bernardo, per l'interscambio con la tangenziale. Scopo: lasciare la stazione attuale, centrale e mal raggiungibile (grazie alla saturazione edilizia di tutti gli spazi attuata negli ultimi 10 anni...), ai pendolari cittadini. I provinciali, che arrivano in auto, partirebbero dalla stazione esterna.
Ovviamente il sindaco non si pone il problema del servizio ferroviario e dell'esistenza delle linee S, c'è però un fondo di verità: raggiungere la stazione "centrale", da fuori, è un problema, a cui nessun pianificatore ha mai provato a metter mano.
Io ci ho pensato e, forse, una pezza si riuscirebbe a mettere: la S1 viene prolungata dalla stazione "centrale" a S. Bernardo, dove si realizza un'uscita della tangenziale con parcheggio di scambio.
Per non intralciare la linea FS a S. Bernardo, con la manovra di inversione, la tratta S Centrale-S. Bernardo viaggia su un binario singolo indipendente. Lo spazio c'è, essendosi predisposta la sede, negli anni '80, per i 4 binari.
Volendo fare le cose per bene, si potrebbe anche completare il quadruplicamento Mi-Lo, a cui mancano gli 8 km da Tavazzano a Lodi, senza ostacoli. La linea S potrebbe viaggiare a Sud della FS, eliminando ogni interferenza...