Metropolitana a Piacenza

[S-Bahn]

Se è una linea che vale la pena istituire lascia perdere per un momento il bifilare. Con un po' di mezzi Euro5 la puoi istituire domani mattina, tecnicamente parlando, con IDENTICA valenza trasportistica.
Ma qui mi sembra si parlasse di binari, e del "plus" che offrono rispetto alla gomma.

[Coccodrillo]

Una filovia circolare non avrebbe molto senso, o almeno, io preferirei linee portanti diametrali. Di certo non il macello attuale (voluto dal sindaco, che trovava brutto avere troppi autobus in centro).

Mappe di Google Maps: basta premere Print Screen (Stamp) e incollare in Paint.

[tojo]

Se è una linea che vale la pena istituire lascia perdere per un momento il bifilare. Con un po' di mezzi Euro5 la puoi istituire domani mattina, tecnicamente parlando, con IDENTICA valenza trasportistica.
Ma qui mi sembra si parlasse di binari, e del "plus" che offrono rispetto alla gomma.

No beh, certo, ma infatti io, nel mio primo post in questa discussione, premettevo che mi sembrava necessario, in primis, una razionalizzazione del sistema di pulman, e poi tutto il resto.

[friedrichstrasse]

Se è una linea che vale la pena istituire lascia perdere per un momento il bifilare. Con un po' di mezzi Euro5 la puoi istituire domani mattina, tecnicamente parlando, con IDENTICA valenza trasportistica.
Ma qui mi sembra si parlasse di binari, e del "plus" che offrono rispetto alla gomma.

Anche il bifilare, come sai, offre qualcosa di più rispetto alla gomma: una certa forza di inerzia rispetto alla tendenza delle amministrazioni di degradare le reti di trasporto verso il modello del mezzo a chiamata.

Una filovia circolare non avrebbe molto senso, o almeno, io preferirei linee portanti diametrali.

Per Piacenza sì, vista la struttura "rotonda" della città.

[S-Bahn]

Anche il bifilare, come sai, offre qualcosa di più rispetto alla gomma:..

Lo so, ed è praticamente l'unico motivo per cui sostengo il filobus, ma mi sto convincendo che si tratta di un tentativo un po' velleitario e che il gioco non vale la candela.
Se vuoi fare una linea, perchè ti interessa la sua funzione, allora falla subito con i bus.

Il filobus funziona per come dici tu se le amministrazioni sono serie sul TPL (ma quando mai?) e se c'è continuità amministrativa e attenzione per gli spostamenti della linea. Allora qui funziona bene il concetto di filobus che ho in mente: solo elettrico col minimo di batterie per cavarsela sotto gli isolatori. Allora ti costringe ad essere serio ed è nettamente più economico e affidabile dei bimodali.

Ma non è così, tant'è che si ritiene indispensabile oggi che un filobus possa funzionare in marcia autonoma col suo motore termico. Ma se 3 volte su 4 deve andare a diesel, allora meglio un bus che costa un terzo e funziona meglio.
Oppure se c'è molta attenzione alle emissioni si sceglie un ibrido, tecnologia ormai matura e che mi dicono sta prendendo alla grande negli USA, e buona notte al bifilare.

Scusate il quasi OT, ma c'entrava abbastanza.

[avc]

secondo me con una città non così grossa è meglio fare una bella tranvia

[tojo]

Ribadisco le mie convinzioni in materia: prima di tutto, mettere mano alle linee di autobus, rendendole più razionali; in secundis, potenziare le attuali linee ferroviarie che convergono su Piacenza (Voghera, Parma e Cremona), trasformandole nell'equivalente emiliano delle S, con fermate in tutte le stazioni e loro sostanziale "metropolitanizzazione"; infine, se proprio fosse necessario, una bella linea tranviaria che attraversi il centro storico e le zone a traffico limitato (anche in un'ottica turistica: il tram è sempre un bello spettacolo! ).

[friedrichstrasse]

1) Perché mai le linee convergenti su Piacenza devono trasformarsi in linee S, a parte che la lettera S va di moda? Non è meglio ispirarsi a dignitosissime ferrovie regionali cadenzate, come quelle che esistono fra Lecco, Bergamo e Brescia, con frequenze orarie e magari nella punta semiorarie?

2) Perché mai impiantare navette tramviarie, a caso, in un'ottica turistica ? Per andare da dove a dove?

[tojo]

1) Ammetto di non essere un esperto e forse uso termini a sproposito: dico "tipo linee S" per dire ciò che hai detto tu, ovvero linee regionali un po' più "vitali" e con più corse, in modo da fornire una reale alternativa alla macchina.

2) Ho detto che io impianterei una linea tranviaria solo ed esclusivamente ove miglioramento dei bus e dei treni non fosse sufficiente, l'aspetto turistico era solamente di complemento.

[Federico_2]

Chissà quando RL vorrà cadenzare le linee Piacenza-Voghera e soprattutto la mitica Piacenza-Cremona

[S-Bahn]

friedrichstrasse ha teoricamente ragione sul fatto che la lettera S è di moda e che S sta per Suburbano, e quindi il suburbano presuppone un vasto urbanizzato da hinterland di una metropoli.

Fin qui la teoria, ma le linee suburbane o celeri stanno diventando una realtà di riferimento anche per aree caratterizzate da città medie o piccole, non necessariamente connesse a metropoli.
Certamente le S del Ticino, ma ancora di più le S di Zugo, non sono certo un sistema per una metropoli.

A parte questo, a me interessa poco che una linea si chiami S o meno. Mi interessa che abbia servizi dignitosi, candenzati a base oraria o semioraria, che si interfacci intelligentemente nei nodi e che abbia un arco di servizio accettabile.
Se poi il termine S serve per fare marketing e vendere un prodotto risvegliando l'attenzione delpubblico e dei politici, innescando un processo quanto più possibile virtuoso, allora non mi scandalizzo e va bene il termine S anche applicato, a sproposito, alla più rurale delle linee...

[GT3.2]

A parte questo, a me interessa poco che una linea si chiami S o meno. Mi interessa che abbia servizi dignitosi, candenzati a base oraria o semioraria, che si interfacci intelligentemente nei nodi e che abbia un arco di servizio accettabile.

Tutto giustissimo, Un altro passaggio che vedrei bene in una S-izzazione delle linee regionali dei capoluoghi lombardi o emiliani è l'introduzione di nuove fermate. Non so se è il caso di Piacenza, ma ad esempio nel nodo di Bergamo esistono tre grandi poli attrattori (Fiera, nuovo Ospedale e università) più numerosi centri urbani di dimensioni interessanti (Curno, Mozzo, Presezzo, Carrobbio, senza contare Arcene, Levate e Stezzano che hanno appena avuto la loro fermata) a non più di 250 metri dalla ferrovia, ma privi di una fermata a servizio.

naturalmente, se l'introduzione di nuove fermate avviene su linee di interesse interpolo (ad esempio, Bergamo-Milano) qualora l'introduzione di nuove fermate fosse penalizzante per i tempi di percorrenza, bisognerebbe pensare a un minimo di differenziazione del servizio. Nel caso di Bergamo per esempio, nel caso si facessero 2-3 nuove fermate tra Bergamo e Ponte S. Pietro, si potrebbe pensare di assegnare le fermate S ai Lecco-BG e Carnate-BG (avendo quindi una S ogni 30', da rafforzare a 15' in punta) mentre i MI-BG via Carnate resterebbero diretti da Ponte a Bergamo. Nulla di particolarmente trascendentale, e gestibilissimo con una breve tratta a due binari, ma comunque un buon modo di recuperare infrastrutture molto ben posizionate ma ahimè, mai aggiornate alle mutate esigenze dei tempi

[friedrichstrasse]

Fin qui la teoria, ma le linee suburbane o celeri stanno diventando una realtà di riferimento anche per aree caratterizzate da città medie o piccole, non necessariamente connesse a metropoli.
Certamente le S del Ticino, ma ancora di più le S di Zugo, non sono certo un sistema per una metropoli.

E infatti non condivido: se si chiamassero R1, R2, R3 non sarebbe certo da sfigati .

Per Bergamo, la potenziata Ponte San Pietro - Bergamo - Seriate potrebbe avere ogni diritto di chiamarsi S. Le altre linee (BG -LC, BG - CR, BG - BS) certamente no, anche se avessero orari cadenzati e nodi di coincidenza.

O vogliamo un sistema come quello della vecchia Reichsbahn, dove S-Bahn significava: "questa linea non fa proprio così schifo come il resto della rete"?

Qui una foto della "S-Bahn Halle-Buna-Leuna", dove i treni venivano effettuati solo in corrispondenza dei turni delle fabbriche.

[tojo]

Tanto per rispondere a GT3.2, a Piacenza esisterebbero eccome quartieri (nel capoluogo) e paesi che potrebbero beneficiare dalla "S-izzazione" del servizio ferroviario regionale.

Allego una bella mappa di potenziali fermate urbane ed extra-urbane.

[tojo]

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