In altri casi ancora è vero che la capitale corrisponde alla città più grande ma non sempre è stato così. Prendo il caso dell'Ohio. La capitale è Columbus, che è in posizione centrale ed ora è nettamente la città più grande dello stato, ma in passato no. Negli Anni '30 del XX secolo aveva circa 300.000 abitanti, praticamente gli stessi di città industriali come Toledo ed Akron (ebbene Akron non è solo la città natale di un noto giocatore di basket
), molti meno di Cincinnati che ora ha 300.000 abitanti scarsi ma che era arrivata ad un picco di 500.000 abitanti negli anni '50 e che aveva una delle più grandi reti tramviarie negli USA, con tanto di spettacolari piani inclinati per portare i tram nella parte alta della città e che tentò pure di costruire una metropolitana, fallendo, ma di cui rimangono parecchi tunnel. E nettamente meno di Cleveland che sempre tra anni 30 e 50 aveva superato i 900.000 abitanti ed ora fatica a raggiungerne 400.000.
Si trattava però di due città prettamente industriali, Cleveland soprattutto tristemente famosa per l'inquinamento del suo fiume il Cuyahoga che prese più volte fuoco
e a cui è dedicata pure una canzone. Come quasi tutte le città della cosidetta Rust Belt hanno sentito in maniera pesantissima la crisi dell'industria e si sono spopolate (come del resto successo a Chicago e Detroit per esempio).
Columbus invece, anche grazie alla presenza della Ohio State University, che è una delle più grandi università statali negli USA, ha saputo differenziarsi, puntando sulla ricerca scientifica, sul terziario (ha sede a Columbus una delle principali compagnie assicurative degli USA), sulla moda, i fast-food (Wendy's ecc.) che le hanno permesso di superare la crisi industriale e pure la crisi del 2007 con relativi pochi problemi tant'è che è una città in continua crescita (50.000 abitanti in più negli ultimi 4 anni, ormai più di 850.000). Sarebbe anche ora che si dotasse di una rete su ferro perché le stime sono di un raddoppio della popolazione nei prossimi 25-30 anni
“There is a greater darkness than the one we fight. It is the darkness of the soul that has lost its way. [...] Greater than the death of flesh is the death of hope, the death of dreams.”