by Lucio Chiappetti » Mon 17 February 2014; 16:26
Indipendentemente dalle persone ... io sarei per una incompatibilita' assoluta ed automatica tra qualsiasi posizione elettiva nel legislativo (consigliere comunale, provinciale, regionale, deputato, senatore, europarlamentare) e "governativa" nell'esecutivo (assessore, sindaco, presidente di provincia o regione, sottosegretario, viceministro, ministro, presidente del consiglio e ovviamente presidente della Repubblica). Automatica nel senso che e' sempre consentito "candidarsi" a una carica diversa, ma a un atto ben preciso di "insediamento" (prima seduta, proclamazione, giuramento) nella nuova carica si decade automaticamente dalla vecchia (con invalidazione di ogni atto fatto in seguito). Ovviamente con norme che prevedano il subentro del primo dei non-eletti.
Questo renderebbe meno appetibile la "caccia alla poltrona" e il fare il "politico di professione" e costringerebbe i politici a mettersi piu' "a rischio". Tutte cose di cui ora si tace.
Potrei fare una eccezione per cariche minori (p.es. nei piccoli consigli comunali) qualora prevista dallo statuto dell'ente e purche' non vi sia doppia indennita'.
“It seemed to me,' said Wonko the Sane, 'that any civilization that had so far lost its head as to need to include a set of detailed instructions for use in a package of toothpicks, was no longer a civilization in which I could live and stay sane.”
― Douglas Adams, So Long, and Thanks for All the Fish