by O 303 » Thu 13 October 2011; 21:28
Bello Bello, mi intrigano molto i sistemi di recupero dell'energia!
Ma bisogna parlare di recupero vero, cioè dell'utilizzo di quel "di più" di energia che è sviluppato da un sistema, non di quell'energia che serve a mettere in moto il sistema stesso !!!
A Stoccolma, è vero, si utilizza l'energia termica prodotta da una stazione per riscaldare un edificio, ma non è solo l'energia termica che deriva dal movimento e dalle perdite termiche dei motori dei treni. Sembra banale, ma la maggior parte di questa energia è... umana! Gli esseri umani sono elementi in movimento a 36° circa, tanti di questi elementi, in movimento, creano l'agitazione termica occorrente. Quindi, a tal proposito posso dire che l'articolo è abbastanza impreciso (come peraltro già altri avevano detto).
Non è facile recuperare l'energia che va perduta da un sistema, parliamo anche della frenatura e del potenziale recupero dell'energia cinetica... Quanti sanno che cos'è il peso frenato? Penso che in un forum come questo dovrebbero essere abbastanza. Ma, per chi non lo sapesse, mi permetto di ricordare che il peso frenato è minore del peso reale (calcolato dalla massa). Il peso frenato, giusto chiamarlo peso perchè è una forza, è la forza frenante che agisce sul singolo rotabile. Questo accade perchè una catena di veicoli deve sempre rimanere in trazione, ovvero, in compressione (con elementi motrici in spinta anzichè in traino) per evitare la formazione di forze di tipo impulsivo nelle giunture, ancor più brutalmente parlando, per non rompere i ganci! Ne consegue che la motrice, sia in traino sia in spinta, frena di meno. E la frenata è progressiva, fino all'ultimo vagone (il primo in caso di spinta) che è quello che frena di più di tutti. Il risultato è che mettere in linea l'energia di un convoglio al massimo può equivalere a rimettere in linea, attraverso il pantografo, il 90% dell'energia cinetica della sola motrice. Certo, meglio che niente, ...ma conviene? Sarà forse per questo che non si fa?
Ora però voglio anche spezzare una lancia nei confronti di chi pensa e si scervella per tentare il recupero di almeno una parte di queste enormi quantità di energia in gioco, enormi perchè parliamo di tutti i convogli che ogni giorno girano per le varie Nazioni... Il lavoro fisico effettuato lungo un percorso chiuso è nullo. Significa che se io faccio un treno Milano - Ventimiglia e poi lo faccio ritornare a Milano, il lavoro fisico che ha compiuto durante questo percorso è zero. Quindi l'energia che io ho consumato per questa tratta sarebbe andata a scaldare il nostro già troppo caldo pianeta nella stragrande maggioranza della sua parte. È ovvio domandarsi in che modo recuperarne almeno una parte.
Che ne dite?
Non è lo spreco che danneggia l'economia, ma l'accumulo eccessivo!