Fede Politica - 5

[jumbo]

S-Bahn, la politica di Reagan come dici ha avuto effetti positivi nel breve termine, che poi vuol dire quando era in carica lui (non dimenticherei poi la politica estera con la fine della guerra fredda a cui si è trovato attivamente a collaborare).
Quando poi negli anni successivi ci sono stati i problemi che evidenzi, direi che ci poteva pensare chi era al potere in quel momento. Altrimenti potremmo far risalire a Giulio Cesare il problema del debito pubblico in Italia, per le sue grandi spese militari...

[S-Bahn]

Non voglio togliere ogni merito a Reagan e attribuirgli tutte le colpe, ma l'esplosione del debito pubblico, se non ricordo male, l'ha proprio impostata lui con un mix di riduzione delle entrate fiscale e un aumento delle spese miltari.

Diventa anche troppo comodo dire "chi veniva dopo doveva sistemare le cose ma lui è stato bravo". Sistemare le cose voleva dire fare il contrario di quello che lui ha fatto ma partendo da una situazione di debito pubblico assolutamente peggiore, quindi dov'è che è stato bravo lui e scarsi gli altri? Bravo lui nel portare ad un dissesto che gli altri sono stati scarsi a non recuperare?

Idem sulle regole di banche e finanza. Dopo che è stato consegnato loro un grande potere da un Reagan che in sostanza è stato inventanto, finanziato e mandato alla Casa Bianca per riscriscrivere le regole a loro favore, diventa colpa dei successori non avere tolto potere ad una finanza che ormai dilagava?

[jumbo]

Debito pubblico USA


Vedi tu ma visto il grafico a me pare difficile parlare di esplosione del debito sotto Reagan. C'è certamente un contributo importante (e come fanno notare i grafici, con congresso spaccato), ma si vede che addirittura il grosso è dopo Clinton.

[S-Bahn]

...Con Bush che ha continuato la politica reganiana.
Non è, come dicevo, tutta colpa di Reagan, ovviamente, ma ha impostato le cose in modo da favorire la crescita successiva del debito.

[fra74]

Magari ricordarsi che una buona parte della crisi dei subprime è frutto della politica della casa di Clinton che ha spinto milioni di famiglie a contrarre mutui che non potevano permettersi forzando gli istituti di credito a contrarli altrimenti avrebbero subito penalizzazioni nel rating non farebbe male

[S-Bahn]

Sì, c'è anche questo, poi aggravato da qualche giro finanziario di troppo.

[jumbo]

a vedere il grafico, più che con Bush con Obama, poi bisogna capire dove finisce l'uno e inizia l'altro.

[S-Bahn]

Obama, non che mi stia simpatico, ma si è trovato con metà banche sull'orlo del fallimento, la Chrysler pure. E' al secondo mandato che ha meno scusanti.

[Trullo]

Negli USA con Reagan ... un certo sviluppo dell'economia nel breve termine

Poichè la statistica è quella scienza per la quale se io mangio un pollo e tu sei digiuno abbiamo mangiato mezzo pollo a testa, i dati sullo "sviluppo dell'economia" andrebbero anche valutati alla luce delle disuguaglianze sociali, che di norma crescono durante i governi "iperliberisti" come quelli di Reagan e Thatcher per cui chi stava già bene sta meglio ma aumenta il numero di poveri

[midlander]

Debito pubblico USA

Vedi tu ma visto il grafico a me pare difficile parlare di esplosione del debito sotto Reagan. C'è certamente un contributo importante (e come fanno notare i grafici, con congresso spaccato), ma si vede che addirittura il grosso è dopo Clinton.

raga, vi ricordo che negli anni '80 il finanziamento del debito si pagava in noccioline. solo craxy è riuscito a aumentare il debito pubblico in quel periodo. non credo francamente sia possibile paragonare periodi così diversi.

quanto a obama, di sicuro non è l'ecce homo che sembrava alle sue elezioni, ma si trova in un contesto storico oggettivamente difficile. fino al 2000 il debito usa si finanziava esportando dollari inteso nel senso di pezzi di carta. Il dollaro era una valuta forte quindi le banche internazionali ne facevano incetta per tenerli come riserva. Ora tra l'euro, la cina in crescita etc questo effetto è finito, anzi sta presentando il conto.

[fra74]

Trullo: in effetti la politica della casa di Clinton cui accennavo prima che ha ridotto centinaia di migliaia di persone sul lastrico ed innescato la crisi più lunga degli ultimi cento anni ha sicuramente contribuito a ridurre le disuguaglianze sociali vero?

[S-Bahn]

No, ma è il risultato di un fallimento, probabilmente per avere spinto troppo nella direzione (in sé giusta) della proprietà della prima casa, non è invece il risultto di una scelta programmatica per favorire la parte più abbiente della società.
Nelle conseguenze può anche essere peggio ed è il tipico caso in cui un obiettivo si tramuta nel suo contrario, ma, ripeto, non è frutto della scelta di aumentare la disparità tra le classi sociali.

[max90]

Di Grillo che invece rompe il silenzio elettorale nessuno dice niente?
Peraltro dicendo che chi non lo vota è un colluso, il che ricorda molto quando "qualcuno" disse che chi dava il voto alla sinistra era un coglione. Meglio coglione che colluso, beninteso.

[gabri mi tn]

[jumbo]

sei troooppo indietro!
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