sicurezza in metropolitana

Chiacchere in libertà

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Re: sicurezza in metropolitana

Postby simix920 » Sat 24 May 2008; 13:43

Io invece queste cose le vedo fare spesso da extracomunitari...
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby Ulk » Sat 24 May 2008; 14:06

La grande maggioranza delle persone che vedo sedersi appoggiando i piedi sul sedile di fronte (o in atteggiamenti simili), sia su autobus sia su treni, sono italianissimi adolescenti strafottenti (non voglio fare di tutta l'erba un fascio ma non voglio neanche che se ne faccia per gli extracomunitari). Sabato scorso l'autista della z202, disturbato dalle maleducate urla e dai maleducati atteggiamenti di un gruppo di questi ha fermato il bus e minacciando di farli scendere li ha riportati alla calma.
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby trambvs » Sat 24 May 2008; 16:01

Tanto per intaccare qualche luogo comune: stamattina attorno alle 10 sulla 91 a un ragazzo (20/25 anni) alzandosi dal sedile per scendere alla fermata è caduto il portafogli, due maghrebini lo hanno richiamato e glielo hanno riconsegnato sulla porta...
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby janmnastami » Sat 24 May 2008; 16:07

però quello cui mi riferivo io, non ha solo appoggiato i piedi, si è proprio tolto le scarpe e li ha appoggiati, con della gente seduta accanto
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby msr.cooper » Sat 24 May 2008; 17:11

Sui treni delle Nord chi appoggia le scarpe sul sedile di fronte è generalmente italiano, tra i 15 e 25 anni, in ritorno da scuola/università.
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby friedrichstrasse » Sat 24 May 2008; 17:22

Sui treni della Milano-Lodi chi appoggia le scarpe sul sedile di fronte è generalmente straniero, così come sono stranieri la maggior parte degli accattoni e dei questuanti. Amen.
Viva il tram moderno

BASTA CENSURE!!!
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby janmnastami » Sat 24 May 2008; 21:56

sui treni bg-mi non avevo mai visto nessuno farlo prima di due giorni fa :)
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby Federico_2 » Sat 24 May 2008; 22:29

per forza, nelle ore di punta lì se uno sposta un solo dito sposta 3 o 4 viaggiatori :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
14 giugno 2009: il giorno quando i primi treni andarono con un solo agente di condotta
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby janmnastami » Sun 25 May 2008; 1:32

Federico_2 wrote:per forza, nelle ore di punta lì se uno sposta un solo dito sposta 3 o 4 viaggiatori :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


:)
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby stefralusi » Sun 25 May 2008; 4:37

friedrichstrasse wrote:Sui treni della Milano-Lodi chi appoggia le scarpe sul sedile di fronte è generalmente straniero, così come sono stranieri la maggior parte degli accattoni e dei questuanti. Amen.

ma ci mette almeno un giornale? :mrgreen: :mrgreen: ... a parte friedrichstrasse :lol: :lol:
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby stefralusi » Sun 25 May 2008; 5:02

S-Bahn wrote:Certo. Volevo solo dire che se uno vede e non interviene (avendone il tempo si capisce) non è che se è un cittadino qualunque o è un controllore si può dire menefreghista, se invece è un macchinista è scusato in partenza.

Se una persona ha una precisa mansione, e sul treno stanno facendo a botte, ti limiti a segnalare quello che stà succedendo. Ma se vedi due che ti violentano una donna la faccenda cabia. Lo stesso se sei sul vagone come passeggero e vedi dei comportamenti irregolari. Ma non dimentichiamo che ai fini assicurativi verso un lavoratore (inail) dipendente, nel caso che riporti dei danni fisici ed il tizio responsabile non è rintracciabile, passi pure per un pirla due volte perche il rischio accaduto non rientra nelle mansioni. un conto è lo spirito umanitario/sociale, un altro conto è il rischio che corri in rapporto all'accaduto. Nel mio caso, come macchinista, non mi metto a fare l'eroe col rischio di rimanere a terra e tenere bloccata una metropolitana. Già una volta, in un febbraio di alcuni anni fà, con 4 gradi sotto zero all'esterno me ne scendo al mezzanino. Per aver bloccato alle 5.40 del mattino un ladro che usciva dal bar del mezzanino di Precotto dopop un furto con scasso, mi sono sentito di quelle critiche da parte dell'azienda... :twisted:
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby Federico_2 » Sun 25 May 2008; 10:07

stefralusi wrote:ma ci mette almeno un giornale? :mrgreen: :mrgreen: ... a parte friedrichstrasse :lol: :lol:

devo ammettere che spesso prima di appoggiarci i piedi tendono a mettere il giornale o il proprio zaino
14 giugno 2009: il giorno quando i primi treni andarono con un solo agente di condotta
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby GLM » Mon 22 April 2013; 17:06

:arrow: http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 7303.shtml

ECCO COME I VIGILI DI MILANO HANNO INCASTRATO LA GANG DELLA STAZIONE DI PORTA GENOVA
I trucchi dei borseggiatori del metrò
La «guida», lo «schermo», la «fila indiana». I ladri ragazzini in azione: ben vestiti e dall'aspetto curato


Immagini della Polizia
Giacca a quadri verde, jeans neri. Il ragazzo se ne sta appoggiato alle biglietterie automatiche, si guarda intorno. Esamina: passeggeri, passanti, borse, zaini. Vittime. Lui è la «guida». Quando si muove, due ragazzine lo seguono. Milano, primi giorni di aprile, mezzanino del metrò, fermata Porta Genova. Le telecamere di sicurezza riprendono l'azione rapida e sincronizzata di questa piccola gang di borseggiatori. La tecnica: tutti in fila indiana. Il ragazzo sfila il portafogli dalla borsa di un uomo che scende le scale, lo passa alla ragazzina dietro. La terza fa da «schermo». Copre l'azione. Controlla che non ci siano forze dell'ordine, e che nessun altro passeggero si intrometta.
Tutti adolescenti. Da 13 a 20 anni. Gli adolescenti/borseggiatori della «fila indiana» saranno una ventina. Per il «lavoro» si mescolano. Un «capetto» e altri due, tre o quattro. A fine pomeriggio dello scorso 9 aprile i vigili milanesi del Nucleo tutela trasporto pubblico (Nttp) ne fermano tre. La perfezione tecnica della loro azione è anche il loro punto debole: gli investigatori della Polizia locale hanno costruito un corposo archivio di filmati, un lavoro in cui crede molto il comandante Tullio Mastrangelo, passano ore a studiare le immagini. Così hanno scoperto che il ragazzo fermato a Porta Genova, con la stessa tecnica, aveva guidato il suo gruppetto anche il 14 e il 25 marzo, poi il 5 aprile. E questi sono solo i colpi finiti nell'archivio dell'Nttp. Perché lui lavora sempre. Il suo lavoro rende bene: in tasca quella sera gli trovano 690 euro e uno smartphone; il suo complice ha altri due smartphone Samsung. Sono ragazzini romeni.

Questa è una storia dell' underground milanese, dei sottopassi e mezzanini delle linee del metrò dove passa oltre un milione di persone al giorno. È la storia dei ragazzini che confusi nella folla fanno la loro scuola di crimine, e degli uomini che cercano di impedirglielo. Molti dei borseggiatori provengono da famiglie rom: «Da una parte i minorenni hanno diritti all'accoglienza - spiega l'assessore alla Sicurezza e coesione sociale della giunta Pisapia, Marco Granelli - ma la legalità è per noi una questione di pari importanza». Domenica mattina gli investigatori dell'Nttp hanno fermato un altro gruppo che seguivano da un po', la gang delle ragazzine. Agiscono con tutt'altra tecnica, nei pochi secondi in cui i treni del metrò si fermano e ripartono. Una tiene le porte aperte; un'altra finge di inciampare e cade addosso ai passeggeri; negli attimi di distrazione la terza infila le mani nelle tasche o nelle borse. Quando il treno riparte, le ragazze sono già fuori e la vittima viene «portata via» dal metrò. È proprio in questa fase che ieri mattina, alla fermata Duomo, gli investigatori dei vigili le hanno fermate. Bosniache e croate, tre maggiorenni (una incinta), due minorenni. Bottino: 75 euro. E una caratteristica: tutte ben vestite.

I giovani borseggiatori di Milano, per l'aspetto, si confondono perfettamente con i loro coetanei. Gli agenti ne arrestano sempre più: 26 nel 2010; 66 nel 2012; 22 nei primi tre mesi del 2013. «Il nostro nucleo di vigili - aggiunge Granelli - prima veniva impegnato spesso per il controllo dei "clandestini", oggi invece si occupa in prevalenza di questi reati in metropolitana. Vogliamo rendere il trasporto pubblico sempre più accogliente e la sicurezza è un punto fondamentale». Il controllo dei vigili e della Polmetro però non può bastare. Gli investigatori predicano prevenzione con «piccoli consigli»: «Borse tenute davanti e non dietro; cellulari e portafogli nelle tasche interne delle giacche; cerniere chiuse. In caso di borseggio subìto, denunciare. E occhi aperti, intorno a sé e agli altri».

Gianni Santucci


qui un video di alcuni colpi in diretta http://www.facebook.com/video/video.php ... 7793598043
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby GLM » Sun 28 April 2013; 2:13

l'Ass. Granelli su fb

Marco Granelli
6 ore fa
Mi devo complimentare con i vigili dell'unità tutela trasporto pubblico che seguendo le indicazioni del Comandante stanno lavorando in particolare sugli scippi che avvengono nei mezzanini della metropolitana e nelle zone centrali e frequentate della città come piazza duomo, stazione centrale ed altre. Domenica scorsa hanno arresto 5 scippatori di cui due minorenni, il 25 aprile altri due. Dall'inizio dell'anno sono state 27 le persone arrestate e già nel 2012 ne erano state arrestate 66, molti di più rispetto alle 26 del 2010. Un segno della professionalità di questi agenti e ufficiali, ma anche del fatto che la scelta di utilizzare meglio quell'unità, dedicandola al contrasto delle azioni che procurano insicurezza ai cittadini anzichè al controllo dei permessi di soggiorno. A noi interessa portare più sicurezza ai cittadini e contrastare le azioni illegali, individuando i responsabili, italiani o stranieri essi siano. Questi reati di microcriminalità sono numerosi nelle città e dove c'è più gente, molto c'è ancora da fare, ma i risultati ci dicono che questa è la strada da percorrere.
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Re: sicurezza in metropolitana

Postby GLM » Tue 18 November 2014; 20:53

FURTO METROPOLITANA LINEA GIALLA MILANO, LA VITTIMA: “NON SIAMO TUTELATI DA NESSUNO!”

“Milano è una città ambiziosa – spiega la cittadina -, ma non è all’altezza delle sue aspettative: manca la sicurezza”


“Milano è una città ambiziosa, ma non è all’altezza delle sue aspettative, a volte un po’ troppo pretenziose (la vicenda Expo ne è solo una testimonianza). E’ un polo multietnico, una grande meta turistica, un po’ una piccola Londra, se vogliamo. Tuttavia, ha molto da invidiarle. Prima di tutto la sicurezza delle persone”. Inizia con questa amara (perlopiù condivisibile) disanima la lettera inviata alla nostra redazione da S.F., una cittadina milanese di origini pugliesi, ennesima incolpevole vittima della sempre più dilagante microcriminalità meneghina (Di seguito, alcuni degli ultimi colpi messi a segno nelle fermate delle metropolitana di Cairoli, Duomo, Centrale e Porta Venezia, Sant’Ambrogio e Lambrate).


BORSEGGIATA SULLA LINEA GIALLA DELLA METRO – “Ho subìto un furto con destrezza in metropolitana sulla linea gialla, durante il tragitto Duomo-Comasina. Sappiate solo che un signore molto distinto è riuscito a prendermi dalla borsa il portafogli con circa 200 euro in contanti e a uscire con rapidità dalle porte”.

- Un furto come tanti, probabilmente (nel 2013 i colpi con destrezza sono stati 25.443), e sulle cui modalità “è inutile raccontare, qui, quello che è successo. Ma forse è più utile dire quello che mi è accaduto dopo”, sottolinea la nostra interlocutrice.

- “Io e la mia amica – prosegue – ci siamo rivolte subito al gentile personale della metropolitana addetto in modo specifico a queste situazioni (scippi e furti che a quanto dicono accadono ogni giorno), il quale ovviamente non aveva visto nulla e ha consigliato di recarci presso la sede di polizia presente nella stessa metro”.


DENUNCIARE ALLA POLIZIA: UNA PICCOLA ODISSEA – Ed è stato a quel punto che per la vittima e la sua compagna di viaggio è iniziata una piccola odissea nel tentativo di denunciare l’accaduto alle autorità.

- “Abbiamo suonato più volte il campanello, ma nessuno ci ha aperto. Siamo così tornate al personale del gabbiotto che a quel punto ci ha accompagnate di persona consigliandoci però di nasconderci dietro di lui (altrimenti non ci avrebbero risposto): al ché magicamente la porta si è aperta e con grande sorpresa (mista a rabbia) abbiamo potuto notare numerosi agenti di polizia troppo impegnati per aprire”.

- “Così ho lasciato i miei dati (segnati su un foglietto volante e con una penna che non si faceva fatica a trovare) – sottolinea - e dopo ci siamo recate in questura. Qui ho dovuto spiegare che non mi sono accorta di nulla, ma che potevo dare una descrizione dettagliata della persona che ha effettuato il furto, riconosciuto anche da un’altra signora presente in metro proprio accanto alla porta”.


IN VISTA DI EXPO 2015: “NON VALE LA PENA FERMARSI TROPPO A MILANO” – Una persona che, secondo la vittima, probabilmente non sarà mai punita per il suo gesto, “divenuto per nostra abitudine un gesto ‘normale’, a tal punto che non è più riconoscibile come condannabile: ‘Accadono tutti i giorni queste cose’; ‘C’è gente che vive di questo’; ‘ Non si circola con i contanti’”.

- “Sono pugliese e ho lavorato nei quartieri più malfamati di Bari, ho vissuto a Roma per due anni prendendo per due anni la metro: questo per dire che non sono una sprovveduta – ci tiene a specificare S. F. -. So che ci sono situazioni di pericolo in ogni dove, ma so che se dopo ore di lavoro si abbassa la guardia per un attimo non siamo tutelati da nessuno: telecamere, polizia, persone come noi. Un fattore che finisce con l’aggravare la situazione vergognosa che tutta l’Italia oggi sta vivendo”.

- Lucide considerazioni che la nostra lettrice conclude con una stilettata; e la rivolge a chi, secondo lei, ha contribuito a questo dissesto sociale: “Non mi resta che consigliare ai grandi politicanti, manager, mafiosi, scusate volevo scrivere imprenditori Expo 2015 di non prendere la metro milanese e magari di non fermarsi troppo a Milano, non ne vale la pena”.

:arrow: http://www.cronacamilano.it/segnalazion ... ssuno.html
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