by skeggia65 » Thu 16 November 2017; 0:14
Che occasione per cambiarlo sarebbe stata.
Nel resto del mondo, l'Inno nazionale è una cosa seria, ascoltata in piedi, in silenzio oppure cantata in modo solenne.
Noialtri, dopo aver ignorato (nel senso che proprio nessuno lo conosceva) il Canto degli Italiani, abbiamo trasformato tale rito in una caciara da trani (da osteria per i non milanesi) all'ora in cui al più sobrio ritirerebbero quattro patenti.
Non solo mi vergogno quando un gruppo nutrito di mentecatti fischia l'inno altrui.
Mi vergogno pure dei miei connazionali che fanno pure la musica dell'inno, a suon di un idiota porompò, porompò, porompopopopopò.
Ridotto al livello dello schifo che scrive Rovazzi.
Articolo 21
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Anche se "alea iacta est": Freedrichstrasse!
Se la musica è troppo alta, tu sei troppo vecchio.
Nella vita nulla si deve temere; si deve solo comprendere. Maria Sklodowska Curie